Capitolo 16

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Gabriel passò tutta la mattinata successiva chiuso in camera, dopo una notte intera passata a ripensare a quegli attimi unici ed indimenticabili con Danielle. Grazie al wifi gratuito di cui disponeva poteva organizzare la serata perfetta. Sperava di riuscire a fare del suo meglio per regalare a Danielle qualcosa di speciale. Lei lo aveva sorpreso portandolo in quella grotta spettacolare e lui voleva la stessa cosa, lasciarla a bocca aperta. Fece mille ricerche e mille telefonate finché non trovò tutto ciò che faceva al caso suo. Non vedeva l'ora che arrivasse il momento di rivederla.

Ma c'era un problema. Gabriel non si era portato niente di davvero elegante. Aveva mille camicie ma neanche una cravatta. Voleva fare bella figura ma il suo armadio in quel momento non offriva abbastanza. Sicuramente Danielle si sarebbe presentata con qualche bel vestito e lui voleva fare altrettanto. Decise di chiedere a Francis.

- Chi è? -

- Sono di nuovo io. - Gabriel ci aveva preso gusto ad andare a trovare il suo amico in camera. Era come se vivessero nella stessa casa. Come due fratelli sempre disponibili l'uno per l'altra. Mentre bussava gli venne da pensare che quella cosa gli sarebbe mancata al ritorno dalle vacanze.

- Buongiorno Gab. Hai dormito fino ad adesso? - Francis era in boxer ed aveva i capelli scompigliati. Guardò l'orologio, era quasi mezzogiorno.

- No, veramente è dalle 9 di stamattina che organizzo la cena di stasera. Tu invece non ti sei mosso dal letto! -

- Da cosa lo capisci? - Francis si guardò abbozzando un sorriso. Prese un paio di pantaloncini ed una canottiera e se li mise.

- Ho bisogno di te. E' importante. - disse Gabriel unendo le mani come se pregasse.

- Se posso ti aiuto volentieri. Prima fammi chiamare il servizio in camera, mi serve un caffè. - senza che Gabriel avesse il tempo di rispondere, Francis era già al telefono. - Bene tra cinque minuti sono qui. Vorrei questa cosa bellissima anche al college. -

- Chiedila al rettore, poi fammi sapere che ti dice. - Gabriel si mise seduto sulla terrazza, spalle al mare, guardando Francis che in quel momento era seduto sul letto col telecomando in mano.

- Ti prego, ora ascoltami. Ho bisogno di qualcosa di elegante per stasera, almeno una cravatta. Sono passato prima dai miei, ma erano già in spiaggia e devo risolvere questa cosa adesso. -

- Fammi guardare, forse una l'ho portata. - Francis si avvicinò all'armadio e cominciò subito a rovistare. Dopo qualche minuto una cravatta nera finì in faccia a Gabriel.

- C'era bisogno? - disse ridendo.

- Ce l'hai una camicia per lo meno bianca su cui metterla? -

- Si quella si. Grazie davvero. Sei un amico! Te la riporterò intatta! -

- Come minimo ora devi dirmi cosa è successo ieri pomeriggio! Forza. - disse Francis incrociando le braccia sul petto e fingendosi arrabbiato. In quel momento bussarono alla porta ed era il servizio in camera. Francis fece cenno di aspettare ed andò a ritirare il suo caffè. - Ok, dimmi. -

- Va bene. Mi ha portato in una grotta sconosciuta a circa mezz'ora da qui. -

- E basta? Tutto il pomeriggio a guardare una grotta? - Francis inclinò la testa da un lato. Non era per niente soddisfatto. Voleva saperne di più. Nel frattempo bevve un lungo sorso di caffè.

- Va bene, va bene. Ci siamo baciati. -

- L'hai baciata sul serio questa volta? Non è fuggita di nuovo? - ora Francis stava ridendo.

- Prendimi in giro, bravo. E' stata lei a baciare me. - Francis abbassò la braccia di colpo, come se gli fossero cadute lungo i fianchi.

- Non ci credo. Davvero? -

- Te lo posso giurare. E' stato uno dei momenti più intensi della mia vita. Lei è dolce, simpatica, semplicemente incredibile. - Francis aveva raggiunto Gabriel in terrazza e si era seduto accanto a lui. Sorrideva, felicissimo per il suo amico.

- Da come ne parli, sembri innamorato. - Gabriel non disse niente, non voleva negarlo, né a Francis, né a se stesso. Ma decise di tenere per se qualsiasi commento al riguardo. Era presto per dirlo ad alta voce.

- Per ora hai saputo abbastanza. Ora devo andare che tra un po' devo raggiungere i miei per pranzo. Ci vediamo un po' nel pomeriggio. - disse Gabriel alzandosi e andando verso la porta.

- Ehi, Gab. -

- Dimmi. -

- La cravatta. - disse Francis porgendola a Gabriel. La stava dimenticando sul tavolino della terrazza.

- Grazie, Francis. Ti devo un favore. -

L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora