40) Compere

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Angolo autrice.
Eccomi di nuovo qui , finalmente sono riuscita ad aggiornare  , ormai avevo perso le speranze per questa storia ma alla fine ho ritagliato del tempo e ho deciso di continuare , anche se ormai i lettori o i voti sono pochissimi.. Con calma riuscirò a crescere anche io con la mia storia , ma spero che quei pochi lettori che mi sono rimasti , apprezzino il fatto che io abbia aggiornato e anche il contenuto del  capitolo. . Beh non voglio annoiarvi ancora ,vi lascio alla lettura del capitolo.
Baci Viky👄👄

Dopo aver parlato con Gian, il giorno seguente uscimmo per fare tanto shopping.

《Ehi amore vieni, ho trovato questo negozio e mi sembra che abbia vestiti carini》~dissi

《Va bene amore, se ti fa piacere entriamo e diamo un'occhiata》~disse

Quel negozio era davvero il top, era pieno di vestiti stupendi e paia di scarpe, dalle ballerine ai sandali e dai sandali ai tacchi. Era un sogno questo per me, mi ero persa nel mondo delle meraviglie. Nel frattempo tra un pensiero e l'altro mi soffermati davanti a una sfilza di vestiti tutti corti e eleganti e altri casual . Ne presi un  paio e li provai, ma solo uno mi aveva conquistato. Era un vestito corto  nero e dorato in alcuni punti, aderente che risaltava le curve e con delle spalline che erano a mo' di velo che ricoprivano una scollatura a cuore. Praticamente il mio prototipo di abito per una serata.

《Ehi Gian che te ne pare di questo vestito?》~chiesi

Gian esitò prima di rispondere perché  era rimasto stupito da tanta bellezza.

《Mamma mia, non ti avevo mai visto così prima d'ora, stupenda, prendi questo abito 》~esclamò

《Così mi fai arrossire, ti ringrazio tanto amore》~dissi

Il problema erano le scarpe, ogni volta che compravo un abito , dovevo comprare delle scarpe nuove, se no non ero contenta. Per fortunq c'erano molti modelli di scarpe e guarda caso non erano tutti simili, anzi erano parecchio originali.

Però solo uno di essi, attirò la mia attenzione, un paio di tacchi neri e dorati  uguali al vestito. Così ne approfittai  per prendere quelli e finalmente finire il giro di compere.
Eravamo stanchissimi, così decidemmo di tornare al college e finalmente dormire. Ma questa volta avevo con me i miei fratelli e non mi sarei più sentita sola, avrei dormito sogni tranquilli senza aver paura di incontrare Mary di notte o chissà qualcun altro ...
Una volta arrivati, salutai Gian con un bacio e andai in camera per potermi riposare un po', per fortuna ero da sola e potevo stare tranquilla e riflettere su alcune cose ..

Da giorni avevo notato che quando ero a lezione, un ragazzo del quale non sapevo il nome, mi fissava sempre o seguiva i miei spostamenti, a volte lo avevo notato mentre si mordeva il labbro guardandomi

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Da giorni avevo notato che quando ero a lezione, un ragazzo del quale non sapevo il nome, mi fissava sempre o seguiva i miei spostamenti, a volte lo avevo notato mentre si mordeva il labbro guardandomi.. Situazione al quanto imbarazzante ma non ci feci molto caso, dato che quel periodo ero in crisi perché mi stavo preparando per gli esami. Il ragazzo in questione aveva gli occhi cervoni e capelli castani, delle labbra carnose da baciare e inoltre osservandolo meglio si poteva notare che aveva un fisico da invidiare, il solito ragazzo figo che ha molti amici e il solito ricconen, tutte quelle cose li.

🌸🌸🌸

Tra un pensiero e l'altro non accorgendomene mi appisolai e feci un sogno al quanto strano ma quasi reale; sognai me e questo ragazzo, che stavo prima pensando, insieme sulla spiaggia, soli senza nessuno che potesse interromperci o crearci fastidio, avevamo un bel panorama, un cielo stellato, il mare calmo e attorno a noi un' infinità di letti a baldacchino con molte candeline profumate, insomma la classica situazione romantica tra due innamorati. Ad un certo punto mentre eravamo stesi su questi letti, lui mi prese il viso tra le mani e mi lasciò  un bacio poco casto e iniziava a far scendere le sue mani sui miei fianchi, ma proprio mentre stava per farlo mi svegliai di scatto perché avvertii  dei rumori in stanza, chi poteva essere?

 Ad un certo punto mentre eravamo stesi su questi letti, lui mi prese il viso tra le mani e mi lasciò  un bacio poco casto e iniziava a far scendere le sue mani sui miei fianchi, ma proprio mentre stava per farlo mi svegliai di scatto perché avver...

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Ovviamente quei due cretini dei miei fratelli che ebbero la geniale idea di buttarsi su di me e darmi fastidio, insomma non potevo stare tranquilla neanche un oretta che dovevo sopportare quei due ... Per quanto fossero grandi, sembravano loro i bambini e io la loro mamma  volte, ma erano i migliori fratelli che potessi avere, le mie due guardie del corpo, i miei ragazzi preferiti. Così le loro stupidate mi fecero dimenticare il sogno e tutta l'ansia e la preoccupazione.

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