Capitolo~10

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-Ehy bad girl! Pronta ?- mi chiede Nicholas, porgendomi la mano
-Certo andiamo!- gli rispondo sorridendo
Andiamo verso la sua macchina, ma la sua squadra  viene verso di noi e ci ferma.
-Capitano, non vieni con noi a festeggiare la vittoria?- gli chiede un ragazzo e subito dopo si rivolge a me -Brooke? Giusto? Sei davvero carina- dice porgendomi la mano, con un sorriso mozzafiato. Subito Nicholas mette il suo braccio sulle mie spalle e dice
-Si , si chiama Brooke e no, non vengo con voi. Le ho promesso una pizza! Ci vediamo agli allenamenti- sorride Nicholas e mi trascina con lui.

Saliamo in macchina e subito c'è un silenzio tombale.
-Grazie, ma comunque potevo rispondergli da sola - gli dico in tono serio, in modo da fargli capire che non sto scherzando.
-Scusa , è che quello è il peggiore che abbiamo in squadra, non penso esista una ragazza con cui non ci ha provato- mi risponde gentilmente. 
Dopo un quarto d'ora arriviamo in una pizzeria, sinceramente non l'avevo mai vista, ma è davvero carina, tutto moderno, con una grande pista da ballo in centro.
Mangiamo ridendo e scherzando ed alla fine decidiamo anche di ballare , la serata passa davvero velocemente, sono contenta di avere un amico come lui.
Sono le 23:30 e Nicholas mi ha appena accompagnato a casa, dicendomi che domani mattina mi accompagna a scuola lui.
Entro in casa senza fare rumore, vado verso camera mia ma una voce mi ferma.
-Brooke Ambra Smith!- no! Quando mio papà usa il mio nome completo non promette niente di buono.
-Si può sapere dove sei stata? Ma soprattutto chi era quello? Non era Nash? Lui dove è ?- comincia a farmi domande a raffica
-Ero a vedere la partita di rugby di Nicholas, un mio amico è solo un amico. Nash ed io abbiamo rotto! È solo un bugiardo! Ma a proposito, dove è la strega ?- gli faccio questa domanda in modo da cambiare discorso, all'inizio non sembra funzionare ma poi mi risponde di aver dato un taglio a questa storia. Dalla troppa gioia gli salto letteralmente addosso e lo stringo in un abbraccio fortissimo.
-Finalmente, liberi!- urlo e sorrido, lui con me
-Ho capito che voleva solo i mie soldi! Avevi ragione, scusami per non averti ascoltato!-  sembra quasi sincero. Ne approfitto del momento per augurargli una buona notte e correre in camera mia. Mentre mi spoglio per fare una doccia veloce noto dei segni rossi sul mio polso, non posso fare altro che riflettere su quello che è successo oggi. Mi sdraio del letto e pochi minuti dopo sono già nel mondo dei sogni. 

-Brooke! -
-Brooke!-
-Santo cielo! Brooke! Svegliati! Sei in ritardo!- sento urlare. Apro gli occhi e vedo mio papà, controllo l'ora e noto di essere davvero in ritardo, corro a vestirmi, canottiera bianca, camicia a quadretti blu, jeans strappati e vans, un trucco leggero.
Corro subito in cucina per mangiare qualcosa al volo, per fortuna mi passa a prendere Nicholas, se no dovevo andare a piedi. Esco di casa e vedo già la macchina parcheggiata davanti a casa mia.
-Buongiorno! Bad girl!- mi saluta lui ridendo
-Giorno!- rispondo io allacciando la cintura
-Eri di corsa stamattina?- mi chiede sempre ridendo. Annuisco, sorridendogli timidamente.
-Si vede! Hai le scarpe slacciate e la camicia al contrario!- mi dice ridendo, solo ora mi accorgo che ha ragione
-Nicholas! Questi sono semplici dettagli!- gli rispondo tentando di essere il più seria possibile
In meno di 10 minuti siamo a scuola, io subito scendo e mi sistemo la camicia e le scarpe, saluto e ringrazio Nicholas e corro incontro ad Ahley e Paige.
Mi riempiono di domande su come è andata la partita e la cena, ed io ovviamente rispondo a tutte, raccontando anche ogni minimo dettaglio. Suona la campanella e con mia grande gioia dobbiamo andare in classe, la prima ora abbiamo storia, il professore è quello molto simpatico, molto gentile, ed educato. Ma chi prendo in giro, è quel problematico che mi ha mandato dal preside ieri.
Ci sediamo tutti ai nostri posti, noto lo sfigato guardarmi, ma io neanche mi giro, ieri non doveva venire davvero da me, per farmi da baby sitter, è proprio un sfigato!
Entra subito in classe il professore e spiega cosa dobbiamo fare.
-Buongiorno ragazzi! Per le prossime due settimane faremo un lavoro a coppie, dovete preparare un progetto, una presentazione o un modellino che parli della rivoluzione industriale. Successivamente esporlo alla classe! Il vostro compagno di banco sarà il vostro compagno del progetto. Potete iniziare ora!-spiega il professore, io subito mi giro verso lo sfigato e lui fa lo stesso aggiungendo un sorriso, che ovviamente non ricambio. Ma quanta sfiga ho? Quello mi odia davvero!  Con lo sfigato mi tocca lavorare! Preferivo una punizione del preside!
-Ragazzi! Iniziate!- urla il professore, io mi giro verso lo sfigato, faccio un respiro profondo e decido di fare la stronza con lui, ma solo un pochino. 
-A-Allora, potremmo fare un modellino o una presentazione, tu cosa preferisci?- mi chiede lui con un piccolo sorriso
-Presentazione.- rispondo semplicemente, lui annuisce ed abbassa la testa. Dopo qualche minuto di silenzio richiamo la sua attenzione chiedendogli come vuole organizzarsi.
-Va bene se ci organizziamo così: la prima settimana dividiamo le parti e scriviamo il testo che poi esporremo, poi la seconda settimana facciamo la presentazione e proviamo ad esporla! - suggerisce a bassa voce lo sfigato. Io annuisco per fargli capire che per me va bene.
Per fortuna finisce l'ora di storia, adesso ho disegno, poi ginnastica e per oggi ho finito.
L'ora di disegno passa tranquillamente come sempre. Poi corro verso la palestra visto che è dalla parte opposta, per fortuna arrivo in tempo, non ho voglia di fare altre flessioni. Ashley si è finta malata quindi è andata a casa, perciò oggi siamo solo io e Paige. Entriamo in palestra insieme a tutti gli altri.
-Oggi facciamo atletica! Più precisamente corsa con salto agli ostacoli!- spiega il professore, tutti ci mettiamo in coda ed uno ad uno facciamo la corsa.
La prima volta l'ho fatta senza problemi, ma durante la seconda prova, nel atterrare dopo un salto, ho appoggiato male il piede e ovviamente cado in terra, come un sacco di patate. Dovevo per forza fare una figura di merda davanti a tutti!
Paige non ha smesso di ridere da quando ho toccato terra e non si è neanche avvicinata per vedere come sto!
-Se finisci di ridere mi fai un favore! Comunque io vado a casa. Ciao- la saluto io scocciata.
-Scusa, dai non offenderti. Ciao, ci vediamo domani!- mi saluta e va verso la sua classe.
Io decido di andare a casa a piedi nonostante mi faccia male la caviglia.

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Spero vi piaccia.
Scusate eventuali errori.
G

Bad or good girl?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora