Capitolo~19

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-Stai bene?- gli chiedo io, è la cosa più sensata che mi è venuta in mente adesso da chiedergli. 
-Si- risponde semplicemente.
-Sinceramente non mi sarei mai aspettata di vederti picchiare uno- dico io cercando di sembrare simpatica.
-Allora ti sbagliavi, non sono lo sfigato che tutti pensano- mi risponde acidamente guardandomi negli occhi,  solo ora noto che ha un grosso livido sull'occhio sinistro, ecco perché si è fatto quel ciuffo. Mi dispiace davvero molto per Cameron, mi sembra di rivedere me stessa nell'altra scuola, con la differenza che lui ha avuto il coraggio di difendersi.
-Cameron cosa hai fatto all'occhio?- gli chiedo guardandolo.
-Ho sbattuto contro un armadietto aperto- mi risponde velocemente, ed io annuisco, gli prendo la faccia e gliela giro in modo da vedere meglio l'occhio
-Ti esce del sangue, vieni con me!- esclamo io, mi alzo e vado verso il professore, Cameron mi segue senza obbiettare.
-Professore a Cameron sanguina l'occhio, posso andare a medicarlo con il kit di pronto soccorso, negli spogliatoi ?- gli chiedo io sorridendo
-Si grazie, signorina Smith- mi ringrazia e sorride
Andiamo nello spogliatoio e prendo il kit, Cameron si siede sulla panca e io mi metto davanti a lui.
-Cameron mi faresti un favore ?- gli chiedo e lui annuisce
-Potresti alzarti in piedi, perché mi fa male la caviglia se mi metto in ginocchio- gli chiedo, lui sorride e si alza.
Comincio a disinfettarli l'occhio ma ogni tanto lui si lamenta perché brucia, ed io provo a scusarmi.
-Fatto! Ti fa male qualcosa?- chiedo io
-Un po' la spalla, ma niente di che- mi risponde
-Se vuoi te la posso guardare, ne ho prese di botte alle spalle. - gli dico io, non so perché mi sto comportando in questo modo, forse un po' mi dispiace vederlo ridotto così. Forse un po' tengo a lui.
-Come mai sei così disposta ad aiutarmi?- mi chiede sorridendo
-Semplicemente perché mi fai pena- rispondo io in tono quasi acido
-Ovvio, non è che ci tieni a me ?- chiede avvicinandosi a me
-Mmm... Non credo- rispondo allontanandomi, solo che mi cede la caviglia, cado in terra e sbatto la testa, sento un forte male.
Vedo Cameron abbassarsi e sedersi in parte a me, e subito mi dice.
-Scusa, scusa, Brooke! Come stai? Brooke mi senti?- mi chiede lui con voce preoccupata
-Sto bene, mi fa solo un po' male la testa! Mi aiuti ad alzarmi?- chiedo io gentilmente, lui annuisce, subito mi mette un braccio sotto alle ginocchia e uno dietro alla schiena e mi fa sedere sopra di lui.
-Dove ti fa male la testa?- chiede ed io gli indico il punto
-Per Fortuna non ti esce sangue- esclama sorridendo
-Già, oggi non venire a fare il progetto, non stai molto bene- gli dico io
-Senti chi parla, comunque vengo! Ma non per fare il progetto, per farmi perdonare da te! - mi dice
-Non serve non è colpa tua- rispondo in modo serio.
-Si, cavolo non dovevo venire verso di te, oppure potevo essere più veloce così ti avrei preso- mi risponde sbattendo un pugno in terra
-Ma sei stupido, non siamo messi abbastanza male? Vuoi romperti una mano? Dopo chi mi accompagna a casa?- gli domando, con un misto di rabbia e divertimento
-Scusa, la rabbia fa brutti scherzi, allora andiamo a casa?- chiede sorridendo
-No aspetta, non voglio farmi vedere, quando tutti saranno fuori dalla palestra dico al professore  che non sto bene e tu visto che sei maggiorenne puoi firmare da solo- Cameron annuisce e mi aiuta ad alzarmi
Usciamo dallo spogliatoio e il professore ci viene incontro, subito gli dico.
-Professore, non mi sento molto bene potrei tornare a casa?- chiedo
-Serve la firma di tuo padre- cavolo è vero, mi sono dimenticata di essere minorenne
-Mio padre è in Francia per lavoro, se vuole lo chiamo - il professore annuisce , chiamo mio papà e gli dico che ho un forte mal di testa e mi fa malissimo la caviglia, allora gli passo il professore e finalmente mi lascia andare a casa.

Io e Cameron ci avviamo verso la macchina, in silenzio, mi aiuta a salire e poi partiamo, il viaggio lo passiamo in silenzio, appena arriviamo mi aiuta a scendere e mi accompagna alla porta.
-Grazie mille, non serve che rimani- gli dico io per rassicurarlo
-Se c'è Olivia e le dici che hai picchiato la testa me ne vado, se no, no, metti che ti aumenta il mal di testa, o che hai le fitte, cosa fai da sola?- mi chiede, si vede che sua madre è un dottore.
Suono e nessuno risponde, allora apro la porta e Cameron mi segue.
-Olivia? Olivia sei a casa?- chiedo io ma nessuna risposta
Vado in cucina, magari è lì con la musica, ma niente, trovo una lettera, la apro
"Brooke, sarò via per qualche giorno, visto che una delle mie sorelle si sposa, me lo ha detto all'ultimo minuto, mi scuso, tuo padre sa già tutto e mi ha detto che ti chiamerà stasera.
Olivia"

-Cosa? Non ci credo non esiste una persona più sfigata di me!- esclamo frustrata
-Cosa dice? Cosa c'è scritto?- chiede Cameron, gliela passo e lui sorride
-Si vede che è destino che resti con te!- esclama sorridendo, ho mal di testa e sono talmente stanca che non obbietto .
-Ok, ma ora io mi sdraio, ho mal di testa!- lui annuisce e si siede con me sul divano accendo la tele e subito trovo un film carino da guardare, il divano ha l'angolo e io mi sdraio,  provo a chiudere gli occhi perché il mal di testa sta aumentando.

Mi sveglio, non mi ricordo neanche di essermi addormentata, il mal di testa è passato del tutto, per fortuna, quando mi giro vedo Cameron che dorme sdraiato sul divano, lo guardo per capire se sta dormendo davvero, mi avvicino a lui e guardo il suo occhio, mi sembra un livido troppo grosso, per essere colpa di un armadietto, senza neanche rendermene conto gli sto accarezzando l'occhio.
-Ehi- saluta Cameron e io subito tolgo la mano, lui me la riprende e la rimette ancora sul suo viso.
-Era rilassante - mi dice sorridendo e io non posso fare altro che sorridere di rimando, ha davvero un bel sorriso
-Ti fa ancora male la testa?- mi chiede, ed io nego
-A te fa male l'occhio? La spalla?- chiedo
-Solo la spalla- mi risponde, annuisco e mi siedo in parte a lui, prendo il mio telefono per guardare l'ora sono le 17 e trovo tre messaggi da parte di Paige e due da Ashley.

Pai❤️
Brooke, dove sei finita? Cosa ti è successo?

Puoi chiamarmi per farmi sapere dove sei?

Alle 20 siamo lì, andiamo al cinema e poi a cena insieme.

Io
Dopo ti spiego tutto, alle 20 sarò pronta.

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