Capitolo~31

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-Nicholas mi fai compagnia finché non arriva mio papà, ti prego- chiedo facendogli gli occhi da cucciolo, lui ride e annuisce.
Mentre io vado nella cabina armadio a cambiarmi lui si sdraia sul letto e mette la musica e ogni tanto canticchia anche, decido di mettermi una gonna a vita alta nera, un maglioncino verde acqua e i miei adorati dottor martens neri.
Quando esco vedo Nicholas sdraiato a pancia in giù sul letto che usa il telefono e nel frattempo canta Thinking Out Loud di Ed Sheeran, rimango li ferma ad ascoltarlo è davvero molto bravo, appena finisce la canzone mi metto a battere le mani e subito Nicholas si gira e mi sorride imbarazzato.
-Non sapevo cantassi così bene, sei davvero bravo- mi complimento con lui, lui mi sorride e nega con la testa.
-Mi piace cantare ogni tanto, ma non sono così bravo- dice sorridendo, io gli sorrido in risposta.
-Come sto vestita così?- gli chiedo e faccio un giro su me stessa, lui si avvicina a me e mi stringe la vita.
-Sei bellissima, davvero molto bella- mi dice sorridendo e si avvicina sempre più a me, ed io arretro fino a sbattere la schiena contro al muro, siamo vicinissimi, Nicholas si avvicina sempre di più, le nostre labbra sono a pochi millimetri di distanza, io sento una strana sensazione dentro di me, non credo di volere baciare Nicholas, ma non riesco a muovermi. Quando le nostre labbra si stanno per toccare Olivia bussa alla porta e subito mi avvisa che mio papà è arrivato, direi proprio che ha un tempismo perfetto. Stavolta mi ha salvata, non credo di volere baciare Nicholas, non voglio rovinare la nostra amicizia, non sono pronta per amare qualcuno, ora voglio solo divertirmi.
-Prima di andare da tuo papà volevo ringraziarti per oggi- mi dice e mi dà un bacio sull'angolo della bocca, io lo ringrazio per avermi fatto compagnia e ricambio con un bacio sulla guancia, in questo momento mi sembra l'unica cosa giusta da fare. Scendiamo dalle scale ed usciamo insieme dalla porta d'ingresso e mi ritrovo davanti al cancello mio papà appoggiato alla sua macchina.
-Ciao, papà - saluto e lo abbraccio
-Ciao, Brooke - ricambia l'abbraccio ma in modo abbastanza freddo di sicuro è arrabbiato per la storia degli allenamenti. Noto che mio papà sta fissando Nicholas aspettando che li presenti.
-Papà lui è Nicholas, un mio compagno e amico, Nicholas lui è mio papà, Trevis- li presento e loro nel frattempo si stringono la mano.
-Nicholas è stato un piacere conoscerti, una sera ci presenteremo meglio, devi scusarmi è che stasera dobbiamo parlare io e  Brooke, di cose importanti - dice mio papà mentre entra in macchina, saluto Nicholas ed entro in macchina.
Il tragitto per arrivare al ristorante lo passiamo interamente in silenzio, dopo dieci minuti finalmente arriviamo, c'è una coda di persone che aspettano che arriva fino fuori dal ristorante, noi entriamo direttamente e appena ci vede un cameriere ci viene incontro.
-Buonasera signor Smith e signorina Smith, prego seguitemi - noi salutiamo e lo seguiamo fino a che non arriviamo in una stanza tranquilla, dove ci sono davvero poche famiglie che cenano tranquillamente, una in particolare attira la mia attenzione, il ragazzo è girato di schiena ma io ho il presentimento di conoscerlo. Lascio perdere questo presentimento e mi siedo al tavolo, il cameriere che ci ha accompagnato prima arriva subito e noi ordiniamo.
Appena se ne va mio papà inizia a parlare.
-Allora ti ho portato a cena fuori così possiamo parlare tranquillamente e credo proprio tu sappia di cosa dobbiamo parlare- io annuisco semplicemente così lui continua - Sinceramente pensavo fossi abbastanza grande per capire quello che dovevi fare, se ti dicono di non sforzare la caviglia un motivo ci sarà, hai avuto fortuna perché adesso non ti fa più male e sembra guarita, ma potevi anche peggiorare le cose, potevi prendere una distorsione ancora più forte e lì si che poi dovevi stare ferma- mi dice, con tono ancora abbastanza tranquillo
-Papà hai ragione, ma sai come sono fatta, so che sabato ho la prima gara, una delle gare più importanti della stagione e dovrei stare ferma per una distorsione, non potevo permettermi di stare ferma e poi fare una gara orribile sabato- rispondo io abbastanza tranquilla
-Quando ho ricevuto quel messaggio ci sono rimasto male, non pensavo fosse serio chiunque me lo abbia scritto, perché pensavo che capissi cosa è giusto e cosa no, ma quando mi ha mandato la foto di te in moto ho capito che non scherzava. Io ho chiamato subito Clark per chiedergli spiegazioni ma lui mi ha detto che non sapeva niente, che quel messaggio e quella foto erano arrivati anche a lui poco tempo prima, quindi insieme abbiamo deciso una cosa- dice mio papà, credo di non essere mai stata così in ansia come in questo momento, potrebbero aver deciso qualsiasi cosa. Io lo guardo ma lui non parla ancora, si guarda in giro alla ricerca di qualcosa o qualcuno.
-Papà cosa avete deciso?- chiedo io innervosendomi
-Ti dico dopo cosa abbiamo deciso, non roviniamo la cena- mi dice sorridendo.
-Facciamo così io vado in bagno due minuti, così tu hai il tempo di trovare le parole giuste per dirmelo appena torno- gli dico e senza aspettare la sua risposta, mi alzo e vado verso il bagno.
Resto in bagno cinque minuti, così mio papà ha davvero il tempo per pensare a quello che deve dirmi, esco fissando il pavimento e pensando a quello che deve dirmi, sono davvero in ansia. Appena giro l'angolo vado a sbattere addosso a qualcuno e ovviamente cado in terra, come un sacco di patate.
-Ahia! Cavolo guarda dove vai- dico io abbastanza ad alta voce e afferro la mano del ragazzo contro cui mi sono scontrata per aiutarmi ad alzarmi.
-Scusa mi dispiace... Brooke?- si scusa lui, un minuto come sa il mio nome? Allora alzo subito gli occhi e guardo il ragazzo, cosa Cameron?
-Cameron?- domando io, sembrando leggermente ritardata, ma allora quel ragazzo che ho visto prima nell'entrare era lui.
-Già, scusa ancora - si scusa di nuovo, io gli sorrido e lui ricambia.
-Sinceramente vestito così non ti avevo riconosciuto- gli dico io un po' imbarazzata, mentre andiamo verso i tavoli.
-Sto meglio così?- mi chiede lui sorridendo, wow, questi vestiti nuovi gli hanno portato anche molta sicurezza in più, fino ad ieri non mi avrebbe mai fatto una domanda del genere. Sono davvero stupita
-Si, stai bene vestito così, e sembra che ti abbiano portato molta sicurezza in più. Come mai questo cambio look?- chiedo io sorridendo
-Merito di mia sorella, è arrivata poche ore fa e visto che è un po' che mi dice che mi vesto male, mi ha comperato i vestiti nuovi lei - mi dice abbastanza imbarazzato, io gli rispondo sorridendo, comunque sono d'accordo con sua sorella, prima si vestiva abbastanza male, vedremo se anche domani a scuola sarà vestito bene o tornerà a sembrare un nonnino.
-Buona cena, ci vediamo domani - mi saluta sorridendo
-Speriamo sia buona, a domani - gli rispondo ridendo
Torno al tavolo da mio papà e vedo che sono arrivati i nostri piatti ma prima di iniziare a mangiare chiedo di nuovo a mio papà quello che hanno deciso.
Finalmente si decide a dirmelo.

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Ciao.
Spero vi piaccia la storia, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate e se volete lasciate una stellina ⭐️
Grazie mille , G

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