Visto che al telefono non mi ha risposto decido di parlargli domani a scuola.
Sto sveglia ancora mezz'ora per pensare bene come fare a chiedere scusa a Nicholas, mi vengono in mente mille idee diverse ma alla fine decido di essere semplicemente sincera con lui.
Finalmente mi sdraio e neanche dopo dieci minuti sono già crollata in un sonno profondo.
Ovviamente la sveglia suona nel momento più bello del sogno, quello che ti prende di più, il momento centrale del sogno, la mia solita sfortuna!
Dopo dieci minuti passati a lamentarmi con la sveglia, mi alzo e vado a fare una doccia veloce, poi mi trucco come tutti i giorni e mi vesto, metto un paio di leggings grigi, un maglione nero e grigio e i miei adorati ugg neri. Amo questi stivali per la loro comodità e per il pelo caldoo.
Scendo velocemente per fare colazione, saluto Olivia e logicamente mi ricorda che oggi torna a casa mio papà, che gioia! Corro a prendere il pullman, non posso sicuramente aspettarmi di vedere Nicholas fuori da casa mia, anche se una parte di me vorrebbe tanto. Logicamente appena esco di casa non vedo nessuno, mi fermo e controllo lo stesso due volte, ma niente.
Sono riuscita a salire sul pullman metto le mie cuffiette e mi godo il viaggio, appena arrivo a scuola vado subito da Ashley e Paige a salutarle, parliamo un po' fino al suono della campanella e poi ci dividiamo nelle varie aule, la prima ora ho italiano e appena entro in classe vedo Cameron già seduto, subito mi saluta e io rispondo con un semplice e freddo ciao.
-Come stai? Ho saputo che hai litigato anche con Nash ieri.- mi chiede gentilmente
-Bene, si quando tu sei andato a prendere i libri, l'ho incontrato- gli rispondo abbastanza tranquillamente.
-Ok, cosa ti ha dato di punizione il preside?- mi chiede ancora
-Sei un po' troppo curioso. Comunque non lo so devo andare dopo in presidenza- rispondo ancora cercando di rimanere calma, odio le persone che fanno troppe domande.
-Tranquilla. Comunque ti ricordo che domani dobbiamo consegnare il progetto di storia- mi ricorda.
-Si è vero, volevo dirtelo anche io. Volevo dirti se ti andava bene venire oggi a casa mia così lo finiamo- chiedo improvvisando, ovviamente me ne ero dimenticata totalmente.
-Certo, te lo ricordavi! Comunque va bene per oggi, poi scrivimi l'ora - mi risponde e comincia a ridere, ed annuisco semplicemente.
Entra in classe il professore ed inizia a spiegare, io non ho ascoltato neanche una parola, sto pensando a Nicholas, stamattina non l'ho visto, dopo lo devo cercare, mi dispiace averlo trattato così. Finalmente finiscono le due con questo professore, non ne potevo più di ascoltare la sua voce, ora abbiamo ginnastica quindi con molta molta calma cammino verso la palestra, nel frattempo mi guardo intorno per vedere se trovo Nicholas, ma di lui nessuna traccia. Appena arrivo in palestra, il professore mi accoglie e mi dice che il preside mi cerca, ma scherziamo? Mi tocca andare dalla parte opposta della scuola, l'ufficio del preside è in un angolo sperduto.
Comunque mi avvio, ci impiego un quarto d'ora, visto che mi sono fermata a quasi tutte le macchiette e in nessuna ho trovato gli oreo, come fa una scuola a non averli?
In lontananza vedo il preside in piedi appoggiato alla porta, appena mi vede si mette dritto, mi sorride e mi fa segno di entrare.
-Buongiorno signorina Smith- mi saluta gentilmente, ed io ricambio con un semplice buongiorno.
-Sa perché è qui vero?- mi chiede, ma cosa pensa che sono così stupida? O che ho problemi ? Però io mi sforzo e non gli rispondo, annuisco -Ho pensato alla punizione per lei, per due settimane, due volte a settimana, dovrà pulire la palestra dopo gli allenamenti di basket - mi dice sorridendo, fiero della sua scelta, in fondo sono solo quattro volte, pensavo peggio, io annuisco e mi alzo per andarmene ma subito il preside mi ferma.
-Ahh! Volevo dirle che se la mandano ancora una volta in presidenza rischia la sospensione. Ora può andare buona giornata - saluta sempre con il suo sorriso.
-Va bene, spero di non doverci tornare, buona giornata anche a lei- saluto cercando di mantenere il più possibile la calma ed esco dalla presidenza, visto che mancano venti minuti decido di sedermi su una panchina ed aspettare la fine della terza ora qui.
Mentre fumo una sigaretta, vedo in lontananza un ragazzo, mi sembra di conoscerlo, pian piano si avvicina e finalmente capisco che è Nicholas, quando mi vede si mette il cappuccio e allunga il passo, facendo finta di non vedermi. Io mi alzo e lo chiamo ma niente, allora allungo il passo e lo prendo per un braccio.
-Brooke mollami- subito mi ordina
-No, dobbiamo parlare, per favore - cerco di non essere troppo scontrosa se no si incazza di più. Quando sente il per favore si gira e mi fissa.
-Di cosa? - mi chiede. No così non va bene mette alla prova la mia rabbia.
-Di ieri sera. Mi dispiace davvero tanto, non volevo usarti, non lo farei mai, sai quanto tengo a te, è solo che non volevo dirti la verità, perché pensavo non mi avresti aiutata, pensavo ti sembrasse un motivo stupido. Ora mi scusi? - gli dico tranquillamente, tentando di non sembrare una bimba piccola che chiede scusa alla mamma.
-Brooke, lo sai che ti avrei aiuta! Comunque accetto le tue scuse, forse un po' è anche colpa mia mi arrabbio per così poco. Non posso essere arrabbiato con te - mi dice e finalmente sorride, mi mancava il suo sorriso, è contagioso, quindi sorrido anche io.
Subito dopo mi abbraccia, mi sembra quasi di essere tra le braccia, di mio fratello, forse perché mi sono davvero legata a lui.
Visto che abbiamo matematica andiamo in classe insieme, ci sediamo nei posti infondo, oggi non ho proprio voglia di ascoltare, subito Nicholas mi chiede che punizione mi ha dato il preside, ridendo gli spiego che per mia fortuna devo pulire la palestra per 4 giorni, lui l'anno scorso ha dovuto fare il bidello per una settimana intera, perché lo hanno trovato nel bagno delle ragazze.
-Non è giusto, ti meritavi una punizione più severa!- esclama Nicholas facendo il broncio come i bimbi, io subito lo fulmino con lo sguardo e gli do un pugno sulla spalla.
-Scusa, scusa, non uccidermi- subito esclama e scoppia a ridere ed io insieme a lui.
Entrano Paige ed Ashley e mi chiedono come è andata dal presiede gli spiego velocemente quello che mi ha detto, promettendogli che dopo a pranzo. gli avrei raccontato tutto meglio, loro annuiscono e prima di andarsene mi fanno l'occhiolino. Ma quanto sono stupide? Ma proprio per questo le adoro
STAI LEGGENDO
Bad or good girl?
RomanceLei: stronza, la più popolare della scuola , con un cuore di ghiaccio Lui: sfigato, odiato da tutti, con un cuore d'oro Due opposti. Ma non si dice che gli opposti si attraggono ? Oppure no ? Questa storia l'ho scritta io . G