Capitolo~13

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Sono le dieci e mezza e sento mio papà urlare il mio nome.
-Brooke! -
-Brooke! Rispondimi!- sono talmente stanca che non ho neanche voglia di parlare, così faccio finta di dormire. Sento mio papà entrare in camera e subito dice.
-Brooke Ambra Smith! Non sono nato ieri! Lo so che non stai dormendo! Ora mi spieghi cosa ti è successo. Mi ha chiamato Olivia per dirmi che ti servivano delle stampelle.- non funziona mai! Dovrò prendere lezioni!
Alla fine apro gli occhi e rispondo alle sue domande.
-Non mi sono fatta niente di che! Solo una distorsione! Mi ha detto di usare le stampelle per due settimane e di usare il ghiaccio per sgonfiare- spiego velocemente
-Ma chi ti ha detto? Sei andata in ospedale? - chiede mio papà spalancando gli occhi
-Cosa? No! La mamma di un mio compagno di classe è una dottoressa, mi ha guardato lei la caviglia.- spiego io, senza raccontargli che prima siamo andati in ospedale
-Ah, ok! Stai attenta! Notte- sembra deluso dal fatto che non sia andata in ospedale. Mi saluta con un bacio in fronte ed io ricambio con un sorriso.

Sento la sveglia suonare e svogliatamente mi alzo dal letto, prima mi cambio e mi trucco visto che ho le stampelle almeno evito di fare di nuovo le scale, metto un paio di jeans strappati un po' ovunque, una camicia a quadri e le vans rosse.
Scendo con molta fatica le scale e vado a fare colazione.
-Olivia hai visto papà ?- le chiedo iniziando a mangiare
-Il signor Smith è nel suo ufficio- mi dice Olivia,  la ringrazio e torno a mangiare
Finalmente scende in cucina e subito gli chiedo se riesce a darmi un passaggio a scuola, faccio gli occhi dolci, funzionano sempre. Come appena detto sorride ed annuisce poi aggiunge di fare veloce.  immediatamente annuisco, prendo lo zaino e vado verso la macchina. Salgo con un po' di fatica.
Dopo 15 minuti finalmente siamo arrivati a scuola, scendo dall'auto con l'aiuto di mio papà, lo salutò e mi avvio verso l'entrata, appena Ashley e Paige mi vedono mi corrono incontro. Ci mettiamo a parlare e ci mettiamo d'accordo per oggi, alla fine dopo varie proposte decidiamo di andare a mangiare qualcosa e poi a casa di Ashley per progettare la sua festa.
Vedo Nicholas arrivare verso di noi, saluta Ashley e Paige e poi me.
-Bad girl, cosa hai combinato? - chiede lui sorridendomi e subito Paige scoppia a ridere, ed io la fulmino con lo sguardo.
-Niente di che, sono solo caduta!- gli rispondo sorridendo e nel frattempo suona la campanella, ed io sbuffo sonoramente subito tutti scoppiano a ridere.
-Voi entrate pure, io aspetto che ci sia meno gente- dico ad Ashley, Paige ed Nicholas
Ashley e Paige annuiscono e mi salutano, visto che la prima ora hanno un test.
-Io invece aspetto con te! Se vuoi ti porto io lo zaino- mi dice dolcemente Nicholas
-Non preoccuparti! - nego io. Perché nessuno vuole capire che non voglio aiuti? Vorrei essere indipendente. 
-Dai, si vede che pesa!- insiste, alla fine accetto. Forse non è questo il momento per essere scontrosa ed indipendente. Mi prende lo zaino e mi accompagna in classe, non riesco ancora bene ad usare le stampelle ed ovviamente lui mi prende in giro per questo.
Arriviamo davanti all'aula di disegno, Nicholas mi ridà lo zaino ed io lo ringrazio con un sorriso sincero.
-Comunque dopo, durante l'intervallo mi spieghi come ti sei fatta male!- mi dice sorridendo, annuisco e lo saluto ancora una volta.
La lezione passa velocemente come sempre, ora devo andare a seguire la lezione di storia, la mia materia preferita con il mio professore preferito! Ma chi prendo in giro? Odio tutto, sia storia che il professore.
Con molta fatica arrivo davanti alla mia classe, ma noto che la porta è già chiusa, questo vuol dire che il professore è già in classe, non ci credo mi rimprovererà anche oggi, ma tutta questa sfiga da dove viene?
Busso ed entro in classe e ovviamente ho tutti gli occhi puntati addosso.
-Signorina Smith! In ritardo? Non siamo al parco giochi!- mi urla il professore, ma sta scherzando? Non vede che ho le stampelle! Non può usare una buona volta il cervello?  Ora si che sono innervosita.
-Mi scusi, non vede che ho le stampelle? Ho fatto molta fatica per venire fino qua, mi scusi se volevo partecipare alla sua lezione.- gli rispondo tentando di mantenere la calma.
-Ok! Ora si vada a sedere- mi ordina, almeno non mi ha mandata dal preside. Mi vado a sedere e subito vedo Cameron che mi rivolge un sorriso. Ma tutta questa confidenza? Forse è confuso per il mio comportamento di ieri, però non è che siamo diventati amici. Forse sono io un po' troppo fredda ed esagerata? Boh. Risponderò più tardi alle mie domande.
Subito il professore ci fa iniziare i lavori di gruppo, io e Cameron subito ci mettiamo a lavorare, prima iniziamo prima finiamo. Abbiamo già scritto tre pagine, ma lui si lamenta che sono poche.
-Non è che adesso puoi scrivere un po' tu?- gli chiedo io gentilmente, lui nega con la testa. Seriamente io sto cercando di essere gentile ma lui non mi facilita per nulla.
-No, io scrivo davvero male, non capiresti niente - mi spiega
-Uffa, ok- sbuffo e continuo a scrivere
Durante le due ore Cameron fa diverse battute, ma non rido neanche ad una e quando mi fa delle domande non dico una parola, credo lui si stia preoccupando ed arrabbiando.
Sto pensando a tutt'altro, ho in mente solo la gara che ho tra due settimane, quella la posso fare, ma gli allenamenti? Non posso fare una gara senza allenamento. Dovrò trovare un modo. 
-Ma che hai? Non hai aperto bocca per tutte le due ore- mi chiede, distogliendomi dai miei pensieri.
-Non ho niente! - rispondo acida, agitando le braccia in segno di sbuffo. Sinceramente non so neanche io perché sono così scorbutica con lui, in realtà sono scorbutica con tutti, ma con lui davvero tanto.
-ok, scusa! Comunque abbiamo finito di scrivere il testo. Manca solo la presentazione.- mi spiega
-Ok, puoi venire a casa mia e la facciamo... Dammi il tuo numero che ti dico quando possiamo incontrarci- gli dico, lui annuisce, così gli passo il telefono e scrive il suo numero. Finalmente suona la campanella che segna l'intervallo.

Bad or good girl?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora