Capitolo~23

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Uno dei due ragazzi lo ricordo subito, è Nash, ma latro non capisco chi possa essere, allora cerco di avvicinarmi ancora un pochino, ma senza farmi notare, ma il mio tentativo fallisce miseramente, perché entrambi si accorgono e subito vengono verso di me, cerco allontanarmi ma subito mi raggiungono. Nash si mette davanti a me e l'altro ragazzi dietro.
-Guarda un po' chi si vede! La signorina Smith! Sei qui per allenarti per la gara di sabato??- mi chiede Nash, io faccio una faccia schifata, giusto per fargli capire che non ho proprio voglia di parlare con lui
-Sono cavoli miei quello che faccio qui, quindi ciao- rispondo e tento di partire ma lui mi blocca ancora
-Ma se dicessi al tuoi papino, che sei qui, anche se non dovresti per via della caviglia?- mi chiede per farmi arrabbiare e sento l'alto ragazzo ridere.
-Ma se ti facessi i cavoli tuoi una volta? - gli rispondo, so che gli dà fastidio quando una persona si prende gioco di lui.
-Carina, non prendermi in giro! Se sabato ti presenti alla gara dico a tuo papà che ti ho vista qui un po' di volte, quando non potevi- mi minaccia, sa che sono più brava di lui e che posso batterlo facilmente alla gara, per questo mi minaccia, ma dovrebbe conoscermi, dovrebbe sapere che non mi tiro indietro per così poco.
-Non mi fai paura, soprattutto chi ti ha detto che io sia qui per allenarmi per la gara di sabato? Nash smettila di fare il bambino e cresci! Comunque lo sai che sono più brava di te in questo sport, quindi fai prima a ritirati tu da tutte le gare- gli rispondo con un sorriso stampato in faccia, anche se lui non può vederlo visto che ho su il casco.
-Dolcezza, lui magari non ti batte ma io sicuramente si, quindi se non vuoi sfigurare ritirati- mi dice il ragazzo dietro di me, che nel frattempo si è tolto il casco, appena mi giro lo riconosco è Brad, si è proprio lui, il ragazzo con più problemi della scuola, non posso credere che Nash frequenti persone del genere, ma come ha fatto a conoscerlo?
-Dolcezza chiami qualcun'altra, vedremo chi vincerà - gli rispondo, subito dopo parto e torno verso casa.
Oggi l'allenamento è saltato, quindi decido di andare semplicemente a fare un giro per Londra, poi torno a casa, appena entro vado subito a farmi una doccia, poi visto che sono a casa da sola mi metto semplicemente una maglietta di mio fratello e decido di chiamarlo per parlare un po', parliamo del più e del meno, della mia caviglia, mi chiede come va con il ragazzo della partita di rugby, gli rispondo che siamo solo amici e lui si mette il cuore in pace.
-Senti Brooke! Vai in camera mia- mi dice e li perdo un battito, da quando lui è stato qui, appena ci siamo trasferiti io non sono più entrata.
-Brooke ci sei?- mi chiede risvegliandomi dai miei pensieri
-Si scusa, vado- gli rispondo e vado in camera sua, è sempre uguale, piena di poster di sciatori e di giocatori di pallacanestro, sembrerà strano che io non sia mai entrata da quando se ne è andato.
-Okey sono in camera tua- gli dico al telefono
-Apri l'armadio e dentro troverai due pacchetti regalo, prendili e dopo li aprì con calma, sono due ragli che avevo comprato ma non ti ho mai dato- mi spiega ed io non faccio altro che ringraziarlo finché non chiudiamo la chiamata.
È ora di cena così decido di iniziare a preparare qualcosa, i regali decido di aprirli più tardi con calma, ma il campanello mi distrae dai miei pensieri, vado subito verso la porta ed apro, mi trovo davanti Cameron sorridente.
-Ehi! - dico io con sorpresa, cosa ci fa lui qui ora?
-Ciao, so che sei a casa da sola e ti ho portato la cena , se vuoi posso restare a farti compagnia?- mi chiede mostrandomi i sacchetti del McDonald, io gli sorrido e lo faccio entrare.
-Grazie, non è che ora vieni tutti i giorni a farmi compagnia?- chiedo ridendo, cercando di non sembrare del tutto scocciata dalla sua visita
-Se tu vuoi, vengo anche a pranzo- mi risponde ridendo, rido con lui e ci sediamo al tavolo, iniziamo a mangiare e in meno di 15 minuti abbiamo finito tutte e tre le buste.
Lo faccio sedere sul divano ed io mi siedo in parte a lui, decidiamo di guardare un film horror, decisamente non è il mio genere preferito ma accetto lo stesso, non voglio fare la figura della fifona. Mi sdraio sul divano e Cameron si avvicina a me, in questo momento sembra lui il fifone, ma sto zitta. Siamo a metà film e per ora non c'è niente di pauroso, ora la ragazza è in cantina ed ovviamente salta la luce e ad un tratto escono da un condotto dell'aria due zombie, io urlo e credo di aver fatto un salto otto metri perché Cameron è scoppiato a ridere.
-Seriamente smettila di ridere- gli dico, raggomitolandomi su me stessa
-Scusa è che hai detto che ti andava bene di vedere il film, ma dopo ti spaventi per niente - mi risponde, io mi giro dall'altra parte per non guardarlo, allora lui mi si avvicina e mette la sua mano sulla mia spalla, io mi giro per fulminarlo con lo sguardo, ma subito inizia a parlare.
-Credo che sia ora di andare, sono già le 23:30 - mi dice e si alza, io mi alzo con lui, poi guardo le scale, sono buie, molto buie. Cavolo ho paura! Tutta colpa del film!
Cameron si avvicina alla porta e io continuo a fissarlo, lui prima di uscire mi saluta e mi chiede se sto bene.
-No... Cioè si. - rispondo io non molto sicura della mia risposta, ma sorrido lo stesso
-Brooke, stai bene ?- mi chiede ancora una volta avvicinandosi a me
-Più o meno. Non è che stanotte potresti rimane qui a dormire, chiederei ad Ashley o a Paige ma è tardi. Ma se non ...- non mi lascia finire la frase ed inizia a parlare lui
-Brooke, va bene! Ho capito hai preso paura per colpa del film- mi risponde con un sorriso strano, io nego però scoppio a ridere con lui.

Bad or good girl?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora