Finalmente dopo due ore avevamo finito di studiare, ne avevo abbastanza, fin sopra al collo. Cameron non ne voleva avere in corpo di studio, se gli chiedi che significa studiare.. Beh lui non ti risponde, è troppo pigro, anche solo per respirare.
Mi alzai dalla sedia e mi stiracchia le braccia e le gambe, chiudendo poi i libri, i miei, essendo che avevo lo zaino di scuola con me. Cameron stava ancora finendo i problemi che il professore McCullen ci aveva assegnato, non erano poi così tanti, massimo cinque o sei pagine. Erano di meno, rispetto alle ultime volte che dava sempre dieci o quindici pagine, solo del libro, poi ovviamente non contiamo quelli incompleti da completare o da fare proprio dall'inizio, essendo che qualcuno non li fa proprio.
<<Nash.. Non riesco, l'esercizio trentaquattro è.. È difficile, punto>> Sbuffò, togliendo la penna di colore blu dalle labbra, ma tenendo il tappo tra le labbra carnose e rosee. Potevo perdere ore a fissarle, o a baciarle.
<<Copialo dal mio dai, il professore non lo saprà, poi, sa anche che ti sto aiutando io, quindi penserà che sia stato tu a farlo, ma ci credo poco>> Ridacchiai divertito, ricevendomi uno sguardo omicida da parte sua, se poteva incenerirmi lo avrebbe già fatto, da tanto, credo.
<<Stupido.. Ma ti amo.. Solo per farmi copiare i tuoi compiti>> Tolse il tappo dalle labbra e lo rimise alla penna, riprendendola. Si allungò leggermente e prese il mio quaderno, aprendolo velocemente, affiancandolo al suo, iniziando a copiare.
<<Pft.. Ruffiano. Ma aspetta.. Non era solo l'esercizio trentaquattro?>> Inarcai un sopracciglio, incrociando le braccia al busto. Quello stronzo aveva usato una scusa per copiarsi gli esercizi, l'avevo detto che era pigro.
<<Shh.. Mi distrai, non è facile come credi copiare eh, potrei sbagliare qualcosa o per di più dimenticarla, e non andrebbe per niente bene, quindi stai zitto e fai quello che vuoi>> Usò un tono concentrato, mentre il suo sguardo vagava tra il mio e il suo quaderno, girando a volte le pagine, per copiare gli altri esercizi.
<<Va beh.. Vado a prendere un bicchiere d'acqua, tu continua a.. A copiare>> Roteai gli occhi al cielo e mi chinai verso di lui, lasciandogli un bacio sulla guancia, accennando un sorriso che venne subito ricambiato.
Uscì dalla stanza e chiudi la porta alle mie spalle, passando una mano nei capelli, infilando poi sia una che l'altra mano nelle tasche dei miei amati skinny neri. Scesi al piano di sotto e andai verso la cucina, conoscevo ormai quella casa a memoria, ci venivo da molti anni, se così si può dire.
<<Hey Nash!>> Sierra era seduta sul tavolo della cucina, mentre era intenta a versare il suo tea, credo alla pesca, nella sua amatissima tazza rosa, me la ricordo perché la usava sempre da piccola, non l'ha mai cambiata. Infondo, mai cambiare le vecchie cose per le nuove, se sono intatte, ovvio.
<<Hey Sierra! Come va?>> Accennai un sorriso e con tutta la confidenza che avevo, ormai, aprì l'anta del frigorifero e presi una bottiglia d'acqua che era mezza vuota, lasciando socchiusa l'anta.
<<Tutto bene, tu invece? Sei chiuso in camera con mio fratello da due ore e hai una faccia.. Come dire.. Hai presente quando le dodicenni fanno per la prima volta After?>> Rise, mettendo il contenitore del tea mezzo vuoto, sui fornelli, andando poi a risedersi, portando la tazza alle labbra, sorseggiando il tea dentro di essa.
<<Oh dio.. Sono messo così male?>> Ridacchiai aprendo un'anta della dispensa. Era di legno, un legno lavorato, mentre nella parte interna c'era del vetro trasparente. L'aprì e allungai il braccio, prendendo un bicchiere, lo poggiai sull'isola che stava in cucina e lo riempì, portandolo alle labbra carnose.
<<Oh sì, è così difficile studiare con mio fratello? O almeno.. Fargli capire qualcosa>> Ridacchiò tenendo salda la presa sul manico della tazza, accennandomi un sorriso, divertito, lei sapeva perfettamente cosa si provava nel far studiare quel pigrone al piano di sopra.
<<Molto, davvero molto, e tu lo sai, perfettamente>> Ridacchiai e appena finì di bere posai il bicchiere nel lavello, avvicinandomi poi al frigorifero. Aprì l'anta e rimisi la bottiglia al suo posto, chiudendola poi.
<<Ovvio, ma ci ho rinunciato quando ha iniziato a fare il primo superiore>> Rise e a sua volta poggiò la sua tazza di fianco al mio bicchiere, poggiandosi poi all'isola, con i gomiti poggiati su di essa e le guance sulle mani.
<<Gn, ma io non lo farò, deve capire che se non studia non avrà un lavoro quando sarà più grande>> Lei annuì accennando un sorriso, mentre io mi sedetti sulla sedia che lei aveva lasciato fuori posto, portando lo sguardo su di lei.
<<Sbaglio.. O siete in classi diverse? Insomma.. Lui ha diciassette anni tu quindici>> La sua espressione si incupì, diventando poi curiosa. La solita Sierra, Cameron ne prende da lei, ovviamente.
Mi ero dimenticato questo particolare, io e Cameron non stiamo in classe insieme, ma abbiamo lo stesso professore di matematica, ovviamente vi starete chiedendo come mai io e Cameron abbiamo gli stessi compiti pur essendo in classi diverse, e anche perché lui è due anni più grandi di me, beh, per rendere le cose più facili il professore gli ha dato i miei stessi i compiti, per aiutarlo a svolgerli con meno difficoltà. Mi ha chiesto, comunque, di aiutare Cameron con lo studio dato che sono molto bravo nella sua materia, adoro la matematica, è qualcosa di stupefacente e appassionante, o almeno per me, per gli altri è qualcosa che non servirà mai nella vita o una perdita di tempo.
<<Abbiamo lo stesso professore, e dato che sono bravo nella sua materia mi ha detto di aiutarlo>>Accennai un sorriso, e lei annuì alla mia affermazione, finché poi la porta si spalancò, rivelando il viso del mio amatissimo ma pigrissimo fidanzato.
<<Eccolo qui, il re dei pigri>> Ridacchiò Sierra, mentre lui la guardò male, mentre si avvicinava a me. Aveva uno sguardo stanco, e non aveva fatto più di tanto eh!
<<Mh.. Zitta dai sono stanco.. Amore andiamo a riposare? Sto morendo di sonno>> Forse avrà seriamente fatto qualcos'altro nel mentre che io ero qui a spettegolare con Sierra, ma ne dubito, dato che non fa mai nulla.
<<Va bene, andiamo dai>> Mi alzai dalla sedia e gli bacia la guancia, mentre eravamo entrambi sotto gli occhi di Sierra, e il suo sorrisone a trentadue denti, da come dice è molto felice per noi due.
<<A dopo rompi cazzo>> Cameron le diede un bacio sulla guancia dopo aver detto quelle parole, salendo poi al piano di sopra mentre mi tirava con sé.
Entrammo in stanza e chiuse la porta, mentre il suo sguardo piano a piano diventò più.. Sveglio, diciamo. Non era stanco, lo sapevo.
<<Adesso andiamo a noi>> Fece un sorrisetto, mentre si avvicinava a me, incrociando le braccia dietro il mio collo, avvicinandosi con il viso al mio.
<<Non eri stanco, eh?>> Ridacchiai cingendogli i fianchi, iniziando a lasciargli dei baci sulla guancia, fino ad arrivare al collo.
<<Nah.. Ero solo voglioso>> Si morse il labbro e mi spinse verso il letto, mettendosi poi a cavalcioni su di me, facendo un sorrisetto, mordendosi il labbro così carnoso.. Dio.
<<Amore, la porta>> Sussurrai. Lui si alzò roteando gli occhi al cielo e si avvicinò alla porta, facendo due giri alle serratura, voltandosi poi verso di me.
Lascio a voi l'immaginazione di ciò che successe poco dopo..
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Hii!
Credo che farò i capitolo lunghi come ho intenzione di fare anche nell'altra storia Cash, dato che ho visto che volete che capitoli siano un po' più prolungati.
Presto un'altro capitolo, all the love xx.
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I love you// Cash Gallas.
FanfictionNash ama Cameron. Cameron odia Nash. Cosa può succedere tra amore e odio? E quando Cameron capirà di amare Nash? Sarà troppo tardi? //Niente omofobi. Se lo siete non leggete la storia.