<<Bene ragazzi, il professore mi ha informata di una gita scolastica, che si farà questo fine settimana. Si svolgerà in Europa, Italia.. E, sapendo che a molti alunni di questa scuola piace l'Europa, o per dircela meglio, l'Italia, abbiamo deciso di portavi là. La gita durerà due settimane, e credo che verrete mandati in delle famiglie, vi informerò di altro domani, buona giornata>> La professoressa Harmon, arrivata in questa scuola da pochi anni, massimo quattro, aveva appena fatto eruzione nella nostra classe di francese, per parlarci di questa gita in europa. Teneva dei fogli gialli in mano, non so se erano così di stampa, o se erano in quel modo perché erano vecchi, ma non m'importa così tanto. Ovviamente, avrebbe fatto il giro delle classi per parlare di questa gita, come al solito.
Per dire che tutti gli alunni amano l'Italia è un po' troppo, alcuni del quarto anno, che sono andati l'anno scorso, dicono che è bella solo per la pizza.
<<Hey Nash, tu ci vai?>> La voce della mia migliore amica, Demi, mi aveva svegliato dal mio stato di trance, o almeno, dai miei pensieri. Non vi ho mai parlato di Demi, mh? L'ho conosciuta questa estate, prima che iniziasse la scuola, per sbaglio le avevo tirato un pallone in testa, e per scusarmi la sera dopo le ho offerto di venire con me a fare un giro, sempre in segno di amicizia, da lì siamo diventati inseparabili, un po' strano come incontro, ma dettagli.
Cameron quando ha saputo della nostra uscita, è andato in bestia, lui era in vacanza in Spagna con sua madre e sua sorella, ed era, come anche ora è, molto geloso. Non può vedere Demi, da come dice lui è troppo appiccicosa nei miei confronti, come una cozza, e gli dà fastidio. Ma diciamocelo, è solo geloso.
<<Umh.. Non saprei, in tal caso ti faccio sapere>> Accennai un sorriso, e lei annuì, chinandosi dal suo banco, che si trovava dietro il mio, lasciandomi un bacio sulla guancia, ritornando poi composta. Sono questi piccoli gesti che a Cam danno fastidio, lo appoggio pienamente, se lo facessero a lui io andrei in bestia, ma per mia fortuna non succedono mai cose di questo genere, o almeno, non ne sono mai successe per ora.
Con Harry, invece, non ci parliamo più, dice che Cameron mi usa solo per il sesso, che non mi ama, e tiene ancora la sua opinione del: "Lui è etero e non ti caga", così, abbiamo finito di parlarci. Continuava a ripetermelo ogni giorno, tanto che mi sono scocciato, e abbiamo chiuso, beh, meglio così a volte, no?
<<Bene ragazzi, potete andare>> Il professor McCullen smise di scrivere alla lavagna gli ultimi esercizi di matematica, e si girò verso di noi.
Mi alzai e mise le varie cose che avevo sul banco, come penne, gomme, nell'astuccio, e presi il libro insieme al quaderno, portandoli tra le braccia, stringendoli al petto.
<<Demi, vieni in mensa con me?>> Accennai un sorriso e lei annuì, continuando a sorridere a trentadue denti, aveva un sorriso bellissimo, anche lei lo era, ma mai quanto Cameron.
Ci incamminammo fuori dalla classe, e tra una battuta, uno spintone, e qualche caduta, arrivammo in mensa, per fortuna non avevamo lividi o altro, capita che c'è lì facciamo anche con i pizzicotti sulle braccia.
<<Cameron mi sta uccidendo con lo sguardo, quando capirà che non mi interessi?>> Sussurrò al mio orecchio, mentre io con lo sguardo cercavo Cameron, non tanto difficile a trovarlo, dato che era al suo solito tavolo, con i suoi soliti amici, mentre guardava entrambi. Teneva in mano una forchetta d'argento, e mentre Demi mi sussurrò quella frase all'orecchio, quella forchetta si piegò in due.
<<Emh.. Demi, meglio se vai dalle tue amiche strane, prima che Cam ti uccida, seriamente>> Ridacchiai lievemente, mentre lei mi guardò male, andando poi verso le sue amiche, dopo avermi detto un'ultima cosa.
<<Non sono strane, sono.. Okay hai ragione>> Alzò le mani in segno di resa, mentre andò verso il tavolo di quelle ragazze, ridendo sotto i baffi.
Mi sentì a disagio, non ero abituato a prendere qualche schifezza dalla mensa e andare nel tavolo di Cam, i suoi amici mi conoscevano a stento, e preferivo rimanere da solo in quel caso, anche se avevo detto a Demi di stare con me, ma avrei peggiorato le cose con Cam.
Presi un vassoio che sembra color marroncino, che era diviso in tre parti: Una era dove mettevano quella poltiglia marrone, che sembra cibo per gatti, l'altra dove mettevano "l'insalata" che sembra solo erba presa dal giardino della scuola, e infine l'ultima riguardava.. Una mela, molte volte marcia.
Pensandoci su, posai il vassoio, prima o poi sarei finito in ospedale se mangiavo quella roba. Appena mi girai per andare fuori dalla mensa, diretto alle macchinette, trovai Cameron davanti a me, ancora con lo sguardo omicida di prima.
<<Che ci facevi ancora con lei?>> Roteai gli occhi al cielo, ripetere sempre le stesse cose era ormai inutile, dato che rimaneva con le sue opinioni, aveva una testa dura.
<<Siamo amici Cam.. E sta tranquillo, gli interessa un tipo del quinto F, non io>> Lui annuì lentamente, anche se sapevo che lo faceva solo per non sbraitarmi contro, a volte la sua gelosia era talmente tanta che se la prendeva anche con me.
<<Mh.. Comunque, vieni alla gita?>> Si avvicinò di più a me, avvolgendo le braccia intorno al mio collo, fregandosene delle persone che ci guardavano, chi schifate, chi meno. Mentre altre pensavano solo: "Oh ma quello non è lo sfogato che andava dietro a Dallas?" Oppure: "Dallas gay? Questo è un sogno, lui stava con me!>> Questi sono i pensierini delle cheerleader, quelle troie che gli vanno ancora dietro, pur sapendo che è gay, e fidanzato, con me.
<<Se ci vieni tu, altrimenti no, mi annoierei senza il piccolo rompi palle affianco, per due settimane>> Ridacchiò, lasciandomi un bacio casto sulle labbra, tenendo il contatto visivo molto vicino. Avvolsi le braccia intorno ai suoi fianchi, annuendo leggermente, ricambiando quel piccolo bacio, che pur essendo stato piccolo, aveva scatenato in me qualcosa di indescrivibile, come sempre.
<<Beh.. Io ho lezione, ci vediamo domani? Sai, stasera ho la cena dai quei colleghi di mio padre, e appena esco da scuola devo andare da Aaron, abbiamo le prove per la partita e lui ha un mini campo da basket nel giardino>> Annuì, ma il mio sguardo si incupì quando sentì il nome di "Aaron", quel tipo gli va veramente dietro, come una cozza, e questo mi dava fastidio, ma almeno non si comportava come Demi.
Devo dire che avrei preferito Louis, stava con Cam, ma non era invadente come Aaron, o gli andava dietro come una dodicenne con la prima cotta, peccato che è partito.
<<Va bene.. Divertiti>> Accennai un sorriso, e lui mi ridiede un'altro bacio casto, accarezzandomi il resto della nuca con i polpastrelli delle mani, sorridendo.
<<Lo sai che amo solo te, e Aaron non è nessuno per me? Solo un'amico? Mh?>> Mi piaceva quando mi dava queste certezze, mi fido di lui, e so che non succederà niente tra loro due.
<<Si, capito, adesso vai, hai lezione, ho sbaglio?>> Lui annuì e fece cenno ai suoi amici di seguirlo fuori dalla mensa, dopo avermi stampato un bacio sulla guancia.
Sospirai e mi sedetti ad un tavolo, vuoto, ovviamente, mentre sentivo alcuni sguardi su di me, ma ormai ero abituato a ciò, essere il ragazzo di Cameron Dallas non è da tutti i giorni.
Sentì la campanella suonare, così uscì dalla mensa, e andai verso la classe di tedesco, sospirando.Ammetto che anche io ero geloso di Cam, ovviamente, ma potevo fidarmi di lui, ne sono certo.
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I love you// Cash Gallas.
FanfictionNash ama Cameron. Cameron odia Nash. Cosa può succedere tra amore e odio? E quando Cameron capirà di amare Nash? Sarà troppo tardi? //Niente omofobi. Se lo siete non leggete la storia.