School Trip. Pt.2

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Dopo esse suonata la campanella, decido di avviarmi verso la palestra, dato che avevo lezione di educazione fisica, non andavo male, ma odiavo quella materia, preferivo matematica, piuttosto che quella, ma questi sono dettagli.

Percorsi il lungo corridoio, che portava alla palestra, non avevamo una palestra all'aperto, ma era integrata nella scuola, era molto grande e spaziosa. Le pareti erano rosse, e si poteva mettere una rete nel campo ogni tanto per fare pallavolo, ovviamente lì, si facevano le partire di basket, e le cheerleader facevano le loro coreografie, che per me, sembrano più passi per far vedere la scollatura o la gonnellina alzarsi.

Entrai nella palestra e andai a sedermi sugli spalti, di fianco ad tipo e ad una ragazza. In quella lezione non conoscevo quasi nessuno, ma non mi importava fare conoscenza, avevo i miei amici, o almeno, quei pochi amici, ma mi bastavano.

<<Bene ragazzi, oggi iniziamo con una corsa intorno al campo, per rafforzare i muscoli, e poi faremo delle flessioni, su, svelti, non ho tempo da perdere con voi>> Portò il fischietto che aveva al collo alle labbra, soffiandoci sentir, indicandoci di andare verso i camerini. Andammo verso i camerini, o almeno, gli spogliatoi, dopo esserci dato un piccolo e leggero colpo all'orecchio, per colpa di quello stupido fischietto.

Iniziai a togliermi i vestiti, dopo aver preso la canotta insieme a dei pantaloncini da basket, appena entrato nel camerino. Sentivo le chiacchiere dei ragazzi, sul fatto di me e Cameron, odiavo tutta questa attenzione, che era formata solo di critiche e di odio, ma dovevo abituarmi, Cam mi ha sempre detto di non farci caso, e di pensare solo a noi due.

Presi un respiro e presi i miei vestiti, che stavo indossando prima, uscendo dal camerino, infilandoli poi nel mio armadietto, che stava pur sempre lì.
Uscì dallo spogliatoio, ricevendo qualche pacca da alcuni alunni, o qualche occhiata dalle ragazze, aka cheerleader in calore.

<<Bene ragazzi, iniziamo>> Disse il professore, fischiando nuovamente dentro il suo amato fischietto. Mentre noi iniziammo a correre per tutto il campo, ed essendo molto grande, già al primo giro eravamo tutti stanchi, ma non potevamo farlo vedere.

Cameron's pov.
Era da mezz'ora che ormai ero in classe, avevo il professor McCullen, e stava correggendo i miei compiti, o almeno, quelli che ho copiato da Nash.

<<Sorprendete, Dallas, vedo che Grier la sta aiutando molto>> Sorrise, guardandomi un momento, sistemando poi gli occhiali, che erano caduti quasi alla fine del naso. Accennai un sorrisetto, oh caro professore non sa come quel ragazzo mi possa aiutare, ha delle tecniche davvero sorprendenti.

<<Beh.. Dallas, continua a farti dare aiuto da lui, avrai ottimi voti, e forse quest'anno, se continui così, non verrai rimandato>> Mi ridiede il compito, posando la penna sulla cattedra, facendomi cenno di andare a sedermi.

Annuì e presi il compito, tornando al mio solito banco nell'ultima fila, insieme ai miei amici. Avrei voluto far conoscere meglio Nash ai miei amici, non è sfigato, non è stupido, non è un ragazzino arrapato, come credono loro, è il mio piccolo, e ripeto mio, e di certo, non è come lo definiscono questi bambocci.

Dopo due ore di lezione, straziante, riuscì finalmente ad uscire da quella classe. Presi aria pulita, finalmente, non ne potevo più. Mi incamminai verso il mio armadietto, notando poco dopo Nash distrutto, poggiato al proprio, aveva una faccia stanca, ed era un po' sudato, così mi avvicinai, avrà fatto lezione di educazione fisica, si vedeva ad occhio nudo.

<<Amore..?>> Mi avvicinai sempre di più, e lui si voltò verso di me, accennando un lieve sorriso, gettandosi letteralmente tra le mie braccia.

<<Sono stanchissimo.. Il professore di educazione fisica mi ha fatto diventare gelatina>> Mormorò, alzando leggermente il viso verso il mio, passandosi poi una mano sul viso.

<<Uh.. Capisco, quello non ha pietà nel suo lavoro.. Ma.. Hai fatto una doccia?>> Ridacchiai, guadagnandomi uno sguardo omicida da parte sua, mentre poi ridacchiò anche lui.

<<No.. Sono troppo stanco, anche perché tra poco devo andare a casa, quindi la farò lì>> Sorrise, quel sorriso ogni volta mi uccideva, era così bello che lo avrei potuto fissare per ore, e ore.

<<Va bene.. Oggi pomeriggio ti chiamo, appena finisco con Aaron, okay?>> Sorrisi, lasciandoli un bacio a stampo, che lui ricambiò poco dopo, continuando a stringersi a me, o almeno, con la poca forza che aveva.

<<Va bene.. A dopo allora>> Si staccò leggermente, passandosi una mano nei capelli arruffati, lasciandomi un bacio sulla guancia. <<Ti amo>> Aggiunse, poco dopo, mentre si incamminava verso l'uscita.

<<Ti amo anch'io.. A dopo>> Mormorai con un sorriso in volto, quasi da ebete, o forse, lo era. Poco dopo, sentì la voce di Aaron che mi richiamò, dai miei pensieri.

<<Amico, andiamo?>> Mi tirò una pacca, andando verso l'uscita, mentre io ero rimasto un po' imbambolato.

Dopo alcuni secondi lo seguì, ed uscimmo dall'istituto, andando verso casa mia, parlando di alcune cose della squadra, o del rapporto tra me e Nash che andava a gonfie vele.

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Hii
Scusate se il capitolo è corto, il prossimo sarà molto più lungo! :3
All the love.
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