Entrati nella città una aria di festa li accolse, festoni colorati, bancarelle di cibo, utensili, prodotti tipici etc, persone indaffarate, donne che correvano per accaparrarsi il cibo migliore per la festa del raccolto. Scesero dai cavalli per evitare di investire la gente è Ila si unì a Sorok e a Caesar durante la camminata per le vie affollate. Giunsero alla piazza con una fontana e un palazzo con un orologio, era la piazza principale. Vennero accompagnati verso ulteriori mura dove una porta decorata di dorato li aprì la zona nobili.
Giunsero nel palazzo, una palazzo simile ad un castello di mattoni e con tre torri, bandiere e stendardi. Entrarono e si trovarono davanti un corridoio pieni di arredamenti di lusso, candelabri specchi ,un Lungo tappeto rosso con contorno giallo, e un paio di armature ,medievali. Avanzarono piano piano a bocca aperta dallo stupore, diversi quadri raffiguranti eroi e cavalieri ma anche donzelle e signori del regno, si trovarono in una sala aperta, era la sala da pranzo sfarzosa ed esagerata. Le guardie li portarono dal sovrano del castello, dal padrone di casa.
I tre entrarono nella sala del trono, una sala piena di candelabri, un candelabro alto appeso al soffitto,un tappeto rosso,quattro finestre che illuminavano l'area e infine il trono. Il sovrano si alzò infuriato-" Ila! Dov'è tuo fratello? ! Eh? Lo so io dov'è è morto! Complimenti -" disse avvicinandosi alla figlia. La prese e le diede uno schiaffo in volto che le fece girare la testa per la vergogna -" hey non trattarla così -" ribatte Sorok -" è mia figlia e faccio tutto quello che v...-" rispose il sovrano-" anche se è pur sempre una persona trattala con rispetto!-" interruppe Sorok. Le guardie armate di alabarda si avvicinarono a lui ,ma il sovrano li fermò dicendo -" mi piaci ragazzo sei tenace forte e rispettoso del prossimo tutto ciò che questo regno ha bisogno ahaha, scusami figlia..ero arrabbiato. -" . Successivamente li fece accompagnare nelle proprie stanze tranne Ila. Sorok sentì qualcosa del discorso riguardanti una gemma, una malattia che lo stava divorando....
Scese la sera e Sorok cominciò a curiosare per il castello fino a raggiungere il piano di sopra salendo una scala a chiocciola sulla sinistra. Dopo le scale un lungo corridoio pieno di stanze tra cui una socchiusa e dai dove usciva un vociare,-"signore....abbiamo tutto il necessario per salvarla dalla sua malattia : la gemma del profondo rosso,le ossa di un demone, piume di rakaka blu e....-" disse con voce servile un tipo strano vestito di rosso e una mantella blu-" no! Non abbiamo tutto mi manca il sangue di una vergine...e.e.e.e aimè toccherà a mia figlia sacrificarsi, è l'unica con sangue puro qui a Nora città del peccato e della prostituzione. -" disse il sovrano alzando la voce.
Sorok stava spiando tutto e rimase scioccato dal discorso,sentì un rumore dietro di lui , si girò e si voltò verso le scale ma una mano gli afferrò il braccio, era spacciato...lo avevano preso. Si girò e vide Caesar che disse di fare silenzio con il dito e si allontanarono piano piano ma vennero sgamati da una guardia e dal tipo in rosso che gli chiesero cosa stessero facendo lì alle undici di sera e i due risposero che Sorok non stava molto bene e cercavano un bagno e poi se fosse stato grave un infermeria. La guardia li accompagnò al bagno e Caesar diede a Sorok un pezzo di una radice dicendo di essere zenzero rosso (nutritivo per chi soffre di pressione bassa e allergia al pelo di animale, ma dannoso per chi ne mangia in quantità elevate tipo un "pollice",infatti crea nausea ed emicrania). Sorok lo mangiò e dopo due minuti il tempo di avvicinarsi alle porte del bagno in comune subito corse verso la prima porta e vomitò tutto nel lavandino vicino alla porta,si sedette sul pavimento con un aria di disgusto e guardò prima Caesar con faccia adirata e poi la guardia che riconobbe i sintomi e lo portò nella stanza con Caesar.
La mattina seguente Sorok si risveglió con un amaro in bocca e con Caesar che gli iniziò a spiegare un pó di cose che aveva scoperto ficcanasando nel castello-" Sorok scusa per ieri sera ma dovevo farlo sennò eravamo nei guai il sovrano è altamente instabile fisicamente ed emotivamente, infatti è malato di una strana malattia che a me non convince. Inoltre qui mi puzza, c'è qualcosa che non quadra sento odore di ostilità. -"disse.
I due andarono nella sala da pranzo dove gli aspettava la colazione. Finita Ila prese Sorok è lo invitò a fare un giro per Nora mentre Sorok fece cenno a Caesar di indagare. I due uscirono e parlarono molto del più e del meno -" è proprio festosa in questi giorni Nora, la festa del raccolto deve essere molto importante per voi non è così? -"disse Sorok -" si hai ragione ma non festeggiamo solo quello, ma anche l'anniversario di Barak-" rispose Ila -" CHI?-" domandò Sorok -" il nostro primo sovrano che uccise il demone Mastodonte e che ogni tre anni il nostro attuale sovrano cioè Ikar ovvero mio padre, compirà un sacrificio per purificare e liberarsi della maledizione inflitta a Barak -" rispose il con tono gentile
-" parlami di più di questo Barak è la prima volta che lo sento-" disse Sorok incuriosito. I due si sedettero su una panchina di pietra nel parco vicino alla piazza e Ila raccontò la leggenda -" Barak fù il fondatore della città di Nora, inizialmente come città adoperata per il comando e l'amministrazione del regno di Aariara. Barak liberò la città dominata da un terribile demone mutaforme Mastodonte che si impossessó dell'aspetto del cardinal Borgonello, lo so nome buffo eheh, i due combatterono e Barak lo sconfisse con una magia, ma il demone lo maledisse dicendo che alla nascita dell'erede lui sarebbe ritornato nella sua forma originale-"disse Ila contenta. Si era fatto pomeriggio e i due tornarono al castello e appena entrati nessuno c'era più. Erano scomparsi dal castello.
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L'ultimo Monarca
FantasySorok è un giovane ragazzo di 21 anni che vive con suo "zio" in un piccolo villaggio di pescatori a sud del regno. Ma gli viene nascosto un terribile segreto. Lui, infatti, è l'erede del regno del mezzo,del regno di Aariara,priva di un sovrano poich...