Erano passati tre giorni dal bosco delle lucciole, nel frattempo avevano percorso le pianure dei bufali neri, fiumi e monti fino a giungere al pantano verde. Un pantano che precedeva le paludi nere, paludi un tempo rigogliose di vita sia animali e sia umana. -" questo è il pantano verde, attenti ai fuochi possono essere molto molesti e mortali-" disse Caesar, Sorok deglutì e guardò Ila. I tre avanzarono inoltrandosi nella palude. Era composta da fiumiciattoli stagnanti e pozze d'acqua nera puzzolente e sporca, morta. Il terreno era fangoso e argilloso coperto da sterpaglia morta e canneti. L'aria era fetida e acida,cadaverica. I tre camminavano attentamente senza cadere in qualche pantano, sabbie mobili o pozze d'acqua velenose. Sorok si fermò come attratto da qualcosa e si avvicinò ad una pozza d'acqua e si inginocchiò vicino e si sporse, vide delle fiammella blu riflesse sopra l'acqua scura e delle figure riflesse accompagnavano le luci. Caesar lo vide in tempo e lo afferrò per il collo e lo gettò lontano rimproverandolo. Sorok si alzò -" non capisco. ..perché ero tanto attratto dalla lucina -" chiese Sorok -" Sorok ti ho detto stai attento ai fuochi fatui sono pericolosi e possono uccidere, non sono semplici spiritelli di fuoco che ti brucaciacchiano gli abiti o ti bruciano il cibo per scherzo, ti dominano e ti uccidono affogandoti e prelevadoti l'anima, non sono semplici spiritelli ,ma spiriti di anime marce, morte di guerrieri morti in modo vile o persone malvagie-" rispose Caesar in modo autoritario. Ila prese per braccio Sorok è camminarono fino a giungere in un boschetto morto. C'erano cinque alberi morti e secchi vicino ad un laghetto morto pieno di canne secche, c'erano disseminate altri alberi secchi con canneti, fiumiciattoli e pozze nere e salmastre. Poco più in là dei cinque alberi c'era una piccola capanna di pietra con tetto di legno marcio ricoperto di muschio. -" abbiamo camminato a lungo e presumo voi siate stanchi, ci fermeremo qui per la notte, io vado alla ricerca di qualcosa di commestibile voi due restate dentro e appena vedete delle luci chiudete gli occhi e orecchie di giorno sono deboli -" raccomandò Caesar. Caesar andò via e i due si sedettero per terra vicino ad un tavolo marcio ricoperto da ragnatele. -" ahahaha ah toglimelo subito! -" urlò Ila per una scolopendra sul braccio, Sorok la afferrò e la lanciò via da una finestrella. Ila lo guardò compiaciuta e lo baciò. Era scesa la sera e Caesar era tornato con un cinghialotto malandato -" sperate che non vi faccia male-" disse Caesar in modo ironico. I tre mangiarono e si misero a riposare. Caesar si mise a guardia della porta spergendo terra disegnando un cerchio con tre linee per protezione, forse era una protezione contro i fuochi. Sorok e Ila si addoementarono dopo una serata di amoreggi e coccole, non avevano un rapporto, ma l'amore li spingeva ad amarsi. Un rumore nella sterpaglia svegliò Ila che mosse Sorok sbegliandolo, i due si affacciarono alla finestra e videro delle figure scure e i fuochi che fluttuavano vicino ai pozzi. C'erano altre figure che si prepararono ad un attacco scoccando una freccia. Una freccia passò dalla finestra, I due la evitarono e la freccia colpì il muro cadendo. -" vecchio sveglia! Un attacco! -" gridò Sorok, Caesar si svegliò subito e sguainò la spada, Sorok prese una specie di scudo arrugginito e uscì dalla porta dietro lo scudo, a ruota Caesar e Ila alla finestra li copriva con l'arco.
Le presenze si rivelarono alla luce della luna, erano non morti, esseri putrefatti risvegliati dal male. Alcuni erano mezzi scheletrici ,alcuni gonfi, altri erano con ferite profonde e frecce sul corpo. Erano molti, ed uscivano dai pozzi e dalla terra,si lanciarono all'attacco, erano feroci e senza paura, Sorok parava i colpi a fatica con quello scudo, Caesar attaccava con fendenti e affondi uccidendo i non morti ogni tre parate di Sorok. Caesar afferrò uno scudo da terra in modo tale da lasciare combattere Sorok. Ila li copriva con arco e frecce dalla finestra, ma erano troppi, erano circondati. Combattevano ferocemente tra una parata un fendente, uno scocco e un affondo. Lì cirocndarono ancor di più Sorok è Caesar erano schiena contro schiena, Ila sfoltiva gli zombie con l'arco,ma finì le frecce e si gettò dal tetto con la sua spada nella mischia. I tre si ritrovarono circondati, a Sorok venne un idea ,usare l'anello dell'angelo. Sorok caricó l'anello e alzò il braccio al cielo dove una scarica lo colpì elettrizzandogli il braccio, caricó il colpo e diede un colpo a terra urlando, le scariche elettriche crearono un esplosione elettrica che spazzó via i non morti e le scosse si propagandarono nelle acqua elettrizzando i non morti. I tre erano liberi,ma i non morti erano infiniti. L'alba stava arrivando e il sole sorse. Gli zombie si ritirarono velocemente nelle pozze, i più lenti divennero polvere. I tre corsero nella capanna a prendere tutto e ripreso il cammino. Oltrepassarono il bosco secco e si avvicinarono ad un vero bosco fluviale. Un grande lago circondato da pantano, il lago era verde per gli alberi sopra. I tre crearono molto velocemente e in modo improvvisato una zattera e cominciarono a navigare per raggiungere il villaggio di palafitte nel mezzo della foresta. Quella parte era rigogliosa di insetti e pesci di paludi come pesci gatti reali o alligatori neri. Una botta scosse la zattera, un onda, e un pesce gatto reale emerse, era un pesce gatto con lunghi baffi, una corona rossa sulla fronte e il dorso rosso come se avesse un mantello (ecco perché reali ). Il pesce guizzò, ma dal profondo un alligatore nero abnorme prese al volo il pesce cadendo nell'acqua. L'alligatore lungo tre metri e mezzo, diverso dai due, attaccò la zattera, aveva gli occhi rossi di sangue,era corrotto dal male. Afferrò Sorok con la coda e portò in acqua. Era caduto e l'alligatore era scomparso, ma poi ricomparve a tutta velocità a bocca splancata verso di lui. Sorok afferrò la spada e la pose tra lui e le fauci. Intanto sopra Ila e Caesar cercavano di vedere cosa stesse succedendo, Ila afferrò un bastone e scosse l'acqua per distrarre l'alligatore. Delle bolle e Sorok riemerse con la spada insanguinata, Sorok era lontano da loro e rischiava di affogare a causa dell'armatura,i due si affrettarono remando per salvarlo. Lo presero in tempo e lo portarono sulla zattera, lo fecero riposare. Remando i due giunsero nella parte centrale della palude, dove le acque divennero nere e scure, in lontananza le capanne di palafitte.
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L'ultimo Monarca
FantastikSorok è un giovane ragazzo di 21 anni che vive con suo "zio" in un piccolo villaggio di pescatori a sud del regno. Ma gli viene nascosto un terribile segreto. Lui, infatti, è l'erede del regno del mezzo,del regno di Aariara,priva di un sovrano poich...