L'ultimo Monarca

CAPITOLO XVII

Sorok era da solo in mezzo al vento, in un prato verde lontano dal bosco. Camminava piano quel posto lo turbata, lo faceva sentire strano, camminava guardandosi intorno, non c'era nulla tranne che per erba ,sassi, qualche fiore rosso e un grosso promontorio sul mare. Salì quella grossa rupe con un pò di fatica e si sedette alla fine a fissare il mare azzurro che luccicava al sole come le squame di un pesce gigantesco, le onde lo rilassavano con il loro movimento e il loro rumore, si infrangevano sulle rocce sottostanti creando insieme agli uccelli marini,all fruscio dell'erba e al mare una sorta di concertino.
Sorok si alzò e si girò per tornare dagli altri, ma qualcosa  He non c'era prima gli fece cambiare idea, si rigirò e lì vide un uomo anziano che stava a rimirare il mare. Decise di avvicinarsi piano piano senza intenzioni  che potevano essere maligne. -" s...salve-" salutò titubante Sorok -" oh salve ragazzo... o forse dire salve Sorok -" disse il vecchio sulla scogliera. Sorok era rimasto di sasso, come faceva quell'uomo a sapere il suo nome, chi era quel vecchio e perché non si era fatto vedere prima. -" Co. ..Co..come scusa? Come fa a conoscere il mio nome se è la prima volta  He ci vediamo!?-" domandò Sorok impietrito -: ahahah giovane ragazzo tu mi conosci,tutti mi conoscono, siedi qui accanto a questo povero vecchio e ti racconto tutto-" rispose gentilmente il signore anziano. -" io sono colui che ha visto ere nascere e crollare e ora vede questa che finirà presto, sono colui che ha sconfitto il male ,ma che è stato esiliato dalla madre luce per la sua umanità corruttibile. Credo che avrai capito ora eh?-" disse. Sorok era confuso non sapeva cosa dire e per istinto disse di sì, ma il tipo lo guardò e poi sorrise-" so benissimo che non hai capito chi sono, ma fa nulla lo capirai presto giovane ed inesperto erede -". Sorok fù di nuovo preso dalla confusione del tipo,come sa che è l'erede di qualcosa, era una situazione inspiegabile e strana allo stesso tempo.
I due fissarono il mare piombando nel silenzio  finché Sorok non domandò -" mi scusi come fa a sapere tutto ciò io e lei non ci conosciamo nemmeno-" -" mpfff sono troppo vecchio per questo ti spiegherò tutto visto che il mio erede è stupido più di un demone martello.-" rispose il vecchio un pò stufo. La conversazione andò per le lunghe e Sorok cominciò a capire e poi svenne. Era l'imbrunire e lui si svegliò con il vecchio guerriero affianco. -: benvenuto sulla rupe dell'esiliato-" disse il vecchio. Sorok non sapeva cosa fare se essere felice oppure stupito da ciò.
Sorok fece un paio di domande sulla sua missione, ma il vecchio non lo rispondeva ma lo fissava solo. -" sembri debole e non sembri proprio un re con quell'armatura vecchia ecco tieni-" è l'armatura cambiò : una vera armatura da guerriero angelico di ferro bianco con un grifone al centro e il simbolo di una spada sulla spalliera, uno scudo da cavaliere con il grifone. -" ho visto il tatuaggio sul braccio...quello sarà molto utile insieme alla spada del monarca e a questo anello -" disse l"esiliato, una scarica elettrica uscì dalla mano dura w vissuta del vecchio e un anello si forgió nelle sue mani,l'anello era semplice di ferro bianco abbastanza largo e piatto sopra, era pieno di scariche elettriche che piano piano con la sua crescita e il suo stato d'animo diventavano più forti. -" questo è ciò che ti rappresenterà è l'anello del tuono angelico, forza dei cieli che illuminerà i buoni e fulminerá i malvagi -" finì il vecchio.
Il vecchio fece cenno che era ora di andare e Sorok acconsentì e si girò per andare, ma subito si rigirò verso il vecchio e lo vide camminare per il cielo scomparendo in un lampo che colpì il mare illuminando il cielo. Sorok era contento dei suoi doni che un vecchio barbuto e emotivamente distrutto per le azioni compiute gli aveva dato. Rientrò nel bosco dove incontrò due fauni armati di scudo e lancia che appena lo videro si inginocchiarono e lo portarono al villaggio