Camminarono lungo una scalinata di pietra scavata nella roccia dura del monte. La scalinata portò alla porta della miniera.
La porta era enorme fatta di pietra con delle scritte sopra e le ante distrutte su cui sopra era riconoscibile un simbolo ,sull'anta di destra,una testa di bufalo con tre corna e un artigliata sul centro. Attorno alla porta c'erano delle impalcature in legno fragile con dei drappi e panni strappati che svolazzavano al vento come foglie incastrate su un albero. Attorno c'erano frecce, lancie, elmi usurati e sporchi, spade e qualche scheletro distrutto o dissossato. I due entrarono. Caesar afferrò una torcia all'inizio della galleria di pietra, illuminò il loro percorso, la galleria era disseminata da radici,piante rampicanti e insetti coprofagi come l'insecta ossorum. Avanzarono nella fredda galleria fino ad arrivare ad una arcata che li introduceva in una specie di villaggio scavato nella roccia. Colonne gigantesche decorate sorreggevano la parete rocciosa della grande grotta. Il villaggio era disseminato di corpi scheletri in armatura e non,frecce, lancie e altri corpi non identificati. Era un cimitero. Avanzarono, Sorok era impaurito mentre Caesar pareva impavido, ma sapeva che nei suoi occhi c'era inquietudine e timore della morte.
Mentre camminarono sentirono dei rumori di passi goffi ma allo stesso tempo feroce e bestiale. Si girano. Tanti piccoli occhi gialli nell'oscurità. I due sguiainarono la spada e Sorok caricó la mano con le saette dell'anello magico. Si vecero vedere le bestie :erano uomini alcuni armati e in armatura, zombificati pieni di pistole, vermi ,gli occhi gialli senza pupilla, denti da fuori e un colorito verde palude. Ma questi zombie non erano soli sulle spalle avevano dei ragni,ragni con il corpo a goccia all'insù di un colorito nero trasparente e strisce verdi. Attaccarono e Sorok rispose con la lama tranciando gambe e teste degli umani. Caesar allontanò i primi con dei calci, bruciò altri tre con la torcia che corsero nel mezzo del gruppo illuminando la vastità dei nemici.
-" Caesar sono troppi dobbiamo andare e di corsa pure!"-disse Sorok. Caesar lo guardò e si girò per correre ma erano circondati e disse-" Sorok ho un piano"-.
Sorok caricó al massimo l'anello e diede un pugno a terra che sprigionó una carica elettrica che uccise gran parte dei nemici ma ciò ruppe l'anello in due parti. Caesar alzò lo scudo e Sorok si posizionó dietro di lui e corseró in una carica folle ma ciò funzionò e Arrivarono ad una porta piccola e scavata nella roccia, entrarono nella galleria e trovarono delle cariche esplosive usate per la miniera, non sapevano se dopotutto il tempo passato fossero funzionanti. Accesero le cariche e si rifugiarono dietro delle rocce. Un esplosione illuminò tutto e rimbombó nella miniera. L'entrata della galleria era chiusa da rocce e corpi rimasti schiacciati e i due erano salvi..per ora.
Avanzarono fino ad arrivare nella miniera vera e propria. Un buco profondissimo con una luce sotto. C'erano dei corridoi con tante porticina, impalcature di legno, ponti, carrucole, gru di legno, carrelli e picconi appoggiati al muro. La strada era in discesa in un cerchio fino ad una piccola cascata che cadeva su un porticato molto più antico. I due sentirono delle voci tre maschili e una femminile, si girarono e videro questi soldati vivi. I ragazzi erano vestiti con un'armatura ramata con un falco e armati di spada e lancia, la ragazza bionda, tratti femminili con la stessa armatura, un elmo con un pennacchio blu,armata di due spade. "-voi chi siete non mi sembrate dalla vostra armatura, chi siete -" disse la misteriosa guerriera "- siamo Sorok ,io,e Caesar della capitale Gran Solen siamo qui per compiere un atto che salverà il regno. Io sono l'erede! -" disse Sorok in risposta. -" wow ne ho sentiti di folli ma tu ragazzo li superi, tutti sanno che l'erede è stato ucciso da giovane ancora in fasce ahahaha..comunque sono Ila della città di Niro venite con noi troveremo un uscita insieme -" disse Ila.
Il gruppo si diresse verso la porta antica fino a che non sentirono rumori di rocce che cadevano,infatti alcuni sassi caddero da sopra. Tutti si armarono e gli stessi mostri di prima sbucarono dalle pareti rocciose,inoltre non erano soli ma c'erano anche delle bestie:erano i ragni attaccati ai corpi con un unica differenza al posto di una cannuccia avevano mascelle da ragno e denti aguzzi. Ingaggiarono il combattimento, combattevano come guerrieri in battaglia a campo aperto. Si vedevano corpi che cadevano nel buco,altri che risalivano. Arrivarono altri soldati in soccorso erano una decina che avvisarono di raggiungere gli altri che erano fermi davanti alla porta. Si avviarono alla porta antica quando un tremendo urlò bestiale li fermò. ...
In grosso tonfo e fracasso una bestia enorme sfondó tutto ritrovandosi sotto l'acqua gelida della cascata che bagnava interamente il suo pelo rossastro lasciando soltanto i suoi tre occhi (uno posto sulla fronte sotto un corno ) marroni come il legno di quercia. Esso ringhió e spazzó due soldati,che hanno provato ad attaccarlo, giù nel precipizio, un'altro si ritrovo spezzato a metà tra i suoi denti marci, una metà (busto) fù mangiata in un boccone l'altra cadde ai piedi dei suoi compagni.
Caesar guardò la bestia era il Turog, era alto cinque metri più di un troll,aveva il pelo rossastro come la terra rossa,delle spine che sembravano di pietre sulla schiena, la coda era come quella di un castoro ma pelosa, zampe da dinosauro possenti d lunghe braccia umanoidi fornite di artigli. Aveva il naso da porco,la fronte rugosa,un corno sopra la pelata e sotto di esso un occhio giallo,denti marci e possenti adatti a distruggere e i canini inferiori come un cinghiale ma grandi come quelli di un elefante. La cosa più spaventosa non era lui ma quello che videro quando fù illuminato :un grosso ragno come quelli dei corpi zombie, ma più grosso grande quanto una casa di argilla. Il Turog attaccò spacciando un soldato e uno afferrandolo lo spiattelló sulla parete per poi lanciarlo su un impalcatura. Corsero tutti. Erano circondati da una parte il Turog schiavizzato e dall'altra l'esercito di parassiti e parassitati. -" prendiamo le scale -" disse Ila -" perché prenderele quando puoi prendere l'ascensore? -" ribatte Sorok, i due si guardarono come per sfida, una sorta di gara per chi avesse avuto l'idea migliore e chi sopravviveva prima. Sorok si lanciò sulla carrucole arrugginita seguito da Caesar e si lanciarono, mentre gli altri scesero le scale di legno poste sotto di loro e si rifugiarono dentro un tunnel. La carrucole andava veloce finché il filo non si spezzò e precipitarono nel vuoto. Caddero su una piattaforma di legno che attutí la loro morte nel fuoco in fondo. Erano svenuti.
Caesar si riprese,aprì gli occhi vedeva offuscato come per i suoni, si alzò e vide prima Sorok lì al limite della piattaforma cigolante e poi il Turog in alto dal lato opposto che urlava e lanciava gli zombie per la foga rabbiosa. Scosse la testa era stata una brutta caduta, si rese conto del pericolo perché vide Sorok che stava scivolando con tutta la piattaforma che stava cedendo. Si gettò e afferrò la sua mano stretta, ma era troppo pesante e fù costretto ad aggrapparsi con un piccone ad un cumulo roccioso. Urlava a Sorok di svegliarsi. Sosok riprese conoscenza e la piattaforma crollò e lui era a penzoloni nel vuoto. Caesar soffriva, ma riuscì a tirare su il ragazzo. Erano salvi e si presero un paio di minuti di pausa, fatto ciò si infilarono in un cunicolo buio,camminavano a tentoni rasentando il muro fino ad arrivare in uno spiazzo dove trovarono tre soldati di Niro che li andarono in contro e gli chiesero degli altri e uno in particolare di Ila,gli risposero che avevano preso un'altra strada e che si riuniranno a presto.

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L'ultimo Monarca
FantasiSorok è un giovane ragazzo di 21 anni che vive con suo "zio" in un piccolo villaggio di pescatori a sud del regno. Ma gli viene nascosto un terribile segreto. Lui, infatti, è l'erede del regno del mezzo,del regno di Aariara,priva di un sovrano poich...