CAPITOLO VI

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"-la vostra destinazione qual'è?"-chiese Lurich
"- la città dei mercanti porta ci lì, è vicino"- rispose Sorok.
su una piccola collina dove da lì  si intravidero delle torri alte: era la città dei mercanti.
-" vi lascerò qui. Il mio territorio termina qui non posso andare oltre se capite cosa intendo. Inoltre il mio villaggio ha bisogno di un capo al più presto. Se avete bisogno di me e dei miei uomini basta chiedere. Ora andate e compiete il vostro destino "- disse Lurich facendo un occhiolino con l'occhio destro. -"  lo faremo"- disse Sorok sorridendo. Sorok e caesar salutarono il loro nuovo alleato/amico e si diressero verso le mura  della città.  Scesero dalla collina tramite un srntiero sterrato per poi immettersi in una strada principale,percorsero un paio di metri fino a giungere ad un  grosso ponte, un ponte largo e lungo che era posto sopra un affluente del fiume Aran. Sorok camminò lungo il ponte e mentre lo faceva notò uno strano ribollire e un movimento nelle profondità, avvisò Caesar che gli disse che probabilmente era una grossa carpa o un pesce rosso maggiore (una carpa di un metro di un colore rosso vivo tipica dei fiumi della pianura verde ). I due continuarono a camminare  con tono vigile e sicuro fino al grande cancello di legno. Le mura della città erano alte e decorate con merli e un paio di stendardi delle varie casate nobiliari più famose. La porta era aperta e sorvegliata da due guardie cittadine vestite con un armatura argentata,elmo poggiato sulla testa molto semplice,lancia e uno scudo con un veliero stilizzato disegnato. Entrarono nella città che era enorme, era la capitale del mercato del regno, pieno di case di mattoni con tetti di tegole rosse, alcune di uno, di due o di tre piani, alcune case erano collegate tra loro tramite piccoli ponticelli, la città era divisa in due da un grosso canale che portava al fine Aran e al grande porto fluviale della città, i due si addentrarono fino alla piazza dei cinque regni dove si snodavano le cinque strade principali : strada del nord,est,ovest, sud e centro. Le strade si aprivano su una piazza enorme con una fontana al centro raffigurante una creatura felina con la testa da delfino, attorno alla fontana bancarelle, negozi, botteghe etc.. la città e le vie principali erano disseminate di negozi,botteghe, mercanti e bancarelle, carri trainati da buoi o cavalli trasportavano merci di ogni tipo dal grano ad armi. La città era sempre viva c'erano sempre mercanti o viaggiatori che stazionavano per rifornimenti o per commercio. Nella folla un tipo strano urtò violentemente Sorok che per la spinta caddero, i due erano a terra,seduti sul pavimento ciottolato. Il tipo era misterioso, vestito con una giacca lunga di pelle nera, una cintura dove portava dei coltelli,un'armatura con una cinta a mo di marsupio, dei gambali di ferro con una bretella di cuoio che usciva fuori, la fodera della spada e un cappello tricorno da pirata del sud. -" hey! sta attento giovane distratto, non sai con chi hai a che fare"-disse il tipo con tono minaccioso. "-Sorok alzati siamo indietro con la tabella di marcia "- disse Caesar con tono autoritario e spazientito. Sorok si alzò e aiutò il tipo misterioso ad alzarsi che si presentò in modo cattivo,ma con i modi da gentiluomo -" mi chiamo Richard sono un viaggiatore  e "commerciante"dell'ovest ,ma vivo nelle terre del sud. Scusami per la botta andavo di fretta,ho da acquistare e scambiare molte cose "-disse -" io sono Sorok è anch'io vado di fretta perciò arrivederci signore"- disse in modo amichevole ,ma allo stesso tempo intimorito dall'aspetto e dal tono di voce gentile e cattivo come se volesse rapinarlo-" Sorok muoviti! Dobbiamo trovare una locanda"-disse Caesar nervosamente.
Per la piazza mercanti ambulanti girovagavano con i loro grandi zaini pieni di robe strane, per le bancarelle della piazza le grida dei mercanti si potevano udire persino dall'entrata tanto che erano forti. Donne che nei cesti avevano cibo e attrezzi, vasi e altre cose. Nelle bancarelle si vendeva di tutto, dal cibo come pesce,formaggi, carne, polli, frutta etc.. ad atrezzi come armi, zappe, reti, ma anche gioielli e altre cose da mercanti. La folla era troppa e Sorok tra spintoni e schiacciamenti perse di vista Caesar che era sparito tra essa. La folla si apriva e si richiudeva come le onde del mare e ciò permise al giovane di capire dove fosse e dove poteva essere Caesar. Sorok riuscì ad uscire da quella trappola che la folla creava e dal mercato camminando pee il quartiere dei mercanti fino a raggiungere un quartiere non molto affidabile chiamato dai visitatori: via dei coltelli,a causa delle frequenti rapine ai visitatori non ben attrezzati. In una piccola via tre ladri lo chiamarono, ma Sorok non ci fece Caso e accelerò il passo,i tre corsero verso di quello e lo strattonarono tirando la sua cappa marrone che nascondeva armatura e spada. Sorok sguainò la spada,ma uno di loro sparò un dardo dalla balestra che costrinse in giovane a non attaccare. Lo disarmarono velocemente e lo minacciarono di ucciderlo con i loro lunghi pugnali se non gli dava tutto ciò che aveva di prezioso compresa la spada. Caesar si accorse suboto di aver perso il giivane e cominciò a preoccuparsi ed entrare in panico come una Mamma che perde il figlio nel mercato, cominciò a spingere la folla attorno a lui, chiamò il suo nome più volte ad alta voce ,ma invano,non si trovava, Sorok era scomparso. Caesar corse alla piazza e osservò le cinque vie cercandolo ripercorrendole gridando il suo nome.
Intanto Sorok era ancora sotto attacco dei ladri, vestiti di cuoio con un cappuccio di liuta marrone  delle fasce e un coltello. -" hey voi! Lasciatelo o vi faccio del male, ci buco la pancia come il formaggio di caprone! -" esclamò una voce femminile. Una ragazza ,capelli biondi corti e mossi,viso tondo con un pò di lentiggini, un corpetto verde (come quelli del rinascimento ) con delle stringhe sul petto, delle spalliere di cuoio e bracciali dorati,gambali di cuoio, stivali e un grosso zaino si avvicinò alla situazione. La ragazza sguainò uno Stocco con il coprimano dorato e decorato e sfidò i ladri che si avventarono senza timore della ragazza. Uno dopo l'altro li ferì e li mise in fuga impauriti e stupiti della bravura, fatto ciò aiutò Sorok porgendogli la spada che era a terra -" ciao io sono Ilana sono una mercante ambulante della città di Tirpoli vicino alla capitale , a sud del regno, cosa ci fai qui e chi sei "-chiese la ragazza -" in tanto grazie mille. Io sono Sorok è vengo dal villaggio dei pescatori vicino alla capitale e sarei un ragazzo speciale, non posso dire altro."- rispose. Ls ragazza lo guardò incuriosita e gli disse-" sai ho sentito di un ragazzo giovane che ha sconfitto un grosso demone a Gran Solon perché ero lì. Il cosidetto erede del regno e del cavaliere angelico. Sai assomigli molto, ma non vorrei fare gaff. Ecco tieni me lo ha dato un vecchio saggio in un villaggio a nord,un poco strambo si credeva un eroe che ha sconfitto mostri e demoni ahaha. Ti servirà per eventuali rapine"-
Gli diede un anello argentato decorato con una pietra simile ad un opale con delle saette disegnate sopra e delle sfere di metallo a cornice-" Sorok eccoti. ..pant pant non ti trovavo più stai bene? Sei ferito? Qualcuno ti voleva uccidere? E chi sarebbe questa ragazzina?"- disse Caesar preoccupato e con tono affannato -" oh sono una giovane mercante vuoi un bel coltello del sud oppure una bella collana di perle? "- disse Ilana ironicamente -" ci incontreremo ancora... Dopotutto giro il mondo"- disse a Sorok arricciandosi i capelli. La mercante se ne andò  salutando con unocchiolino e i due fecero lo stesso senza occhiolino. Camminarono per il caos della città fino a giungere al fiume e quindi al porto che era enorme con tante navi di ogni tipo, da galeoni a barche del sud, mercanti e marinai che scaricavano le merci, casse,sacchi di grano, anfore di vino e acqua, marinai di ogni razza, persino  gabbie di leoni e di carcosauri e bufali neri.
I due camminarono lungo la banchina e Sorok si fermò a vedere il paesaggio che si vedeva dalla banchina: il fiume era enorme, di un colore verdastro e circondato da alberi e monti verdi. Si diramava in due braccia, il primo braccio portava alle cascate e continuava fino al lago ,mentre l'altra fino alle terre dell'est. Caesar gli prese il braccio e lo trascinò di colpo distgliendo la sua vista dal magnifico paesaggio fluviale. Giunsero alla porta ed uscirono dall'affollata città e presero un sentiero per i boschi che li portò a costeggiare il fiume. Lungo il fiume Sorok grazie alla sua curiosità noto i pesci fuggire da qualcosa molto velocemente....un onda si avvicinava rapidamente, come se volesse loro,e una cretura uscì,non si vide bene all'inizio a causa dell'acqua che aveva alzato quando è uscita all'improvviso. L'acqua cadde su di loro come pioggia,bagnandoli. Da fiume fuori uscì un serpente rosso. Il serpente era enorme lungo venti buioi di lunghezza, aveva una testa strana con delle protuberanze simili a corna ma facenti parte del corredo osseo del cranio,simile alla testa di un granchio co del e corna ai lati dei lobi e delle meningi. Il resto era come un cobra reale, delle piccola corna sulla testa e dei fili pemdevano dalla testa lungo il collo,questi fili erano sottili e fatti di cheratina molto spessa e finivano con una specie di piuma rossa con un cerchio nero simile ad un occhio. Il corpo era ruvido,con qualche vesciche blu contenente non si sa quale liquido velenoso, la coda piumatz alla fine è qualche aculeo lungo il dorso e i fianchi. Il serpente attaccò ,ma a  vuoto perché  i due riuscirono a schivarlo, il serpente insistette senza colpirli. Sguainarono le spade e  Sorok lo colpì con la sua spada sul ventre creando un taglio .
-" è Tosor il demone cobra ed è un demone guardiano, cioè demoni che fanno da guardia ed impediscono di arrivare all'arcidemone, lui sarà il primo della serie di demoni guardiani di solito sono cinque-sei a fare la guardia. Sono potenti e come tutti u demoni potenti sanno nascondersi e csmmufarsi."-disse Caesar. Sorok in quel momento non capì cosa stesse dicendo era distratto dalla serpe gigantesca nel fiume che cercava di ucciderli. La battaglia continuò a colpi su colpi , schivate, rotolata ,morsi,colpi di cosa etc ..
Il serpente attaccò, ma Sorok prontamente infilzò la sua spada nella bocca della serpe facendola agitare e dimenarsi schizzando acqua ovunque. Il serpente afferrò Sorok con la coda piumata lo scosse nelle sue spire e poi lo lanciò in aria per poi ingoiarlo in un sol boccone, fatto ciò il serpente si girò per andare via nel fiume e Caesar  era sconvolto,preoccupato e impaurito seguì il demone per lungo il fiume fino alle cascate nella speranza di salvare Sorok. Lo Attaccò un paio di volte senza esito.

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