CAPITOLO I

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."Cinque ragazzi, eredi dei cavalieri della Luce, dovranno combattere il Male. Gli eredi dovranno riportare la pace sulla terra liberando i cinque regni terreni. Con le loro armi mistiche dovranno sconfiggere  creature ultraterrene e oscure per riportare la pace nel mondo corrotto dalle forze maligne risvegliatesi da un sonno profondo.."

"-Zio! Come è andato oggi il pescato?..mmmm... abbastanza scarso vedo, oggi la tua solita fortuna non ti ha aiutato tanto eh zio? ahahaha..-"   disse scherzosamente Sorok al suo anziano zio   "- ahahaha Sorok sei sempre in vena di scherzare. Su porta a casa questi pochi pesci io intanto sistemerò la barca e questi ami. -"  gli rispose lo zio  "- certo ci vediamo a casa comincio a preparare il pranzo-"  disse il giovane mentre si incamminava sulla stradina che portava al villaggio.
Il villaggio era un piccolo villaggio di pescatori situato sulla costa vicino alla nuova  capitale del regno. Il villaggio era composto principalmente da case di argilla di uno o due piani sparsi un po lì per la baia.
Sorok camminava lungo il villaggio passandoci attraverso,  era l'ora di punta e i pescatori ritornavano anche loro con un infruttuoso pescato. Il mercato nella piazza principale era piena di bancarelle che circondavano la fontana quadrata, di ogni genere dell'alimentare  agli attrezzi per la pesca. La piazza di pietra era occupata dal mercato e dalle persone che si affrettavano a comperare le ultime cose per il pranzo. Il giovane ragazzo giunge alla sua umile dimora di argilla a due piani e lì comincia a preparare il pranzo e fatto ciò aspettò lo zio che ritardava.
"- scusa tanto, il fabbro ci ha messo parecchio per quegli ami. Spero proprio che quella bistecca di bue nero non si sia raffreddata. ..ma fa nulla me la mangerei anche congelata per la fame che ho ora.-" disse lo zio con il fiatone e le reti ancora bagnate. I due cominciarono a pranzare quando il cielo cominciò ad annuvolarsi e a tuonare. I due si affacciarono insospettiti dal repentino cambio di tempo,infatti prima il tempo era soleggiato e il mare piatto come l'olio. Sorok non aveva mai visto un tempo del genere, il vento soffiava forte, così tanto da ribaltare le barche sulla spiaggia, le nuvole formavano una spirale nel cielo ed erano di un colorito grigio e rosso sangue. Le nuvole tuonavano e scacciavano lampi blu dalle spire grigie. Lo zio appena si affacciò disse fra se e se un imprecazione e afferrò il braccio del nipote.
"- Sorok, presto vieni con me non fare domande e seguimi. Veloce!"-   disse lo zio con voce ferma anche se con uno sguardo preoccupato. Sorok lo seguì preoccupato per le strade del villaggio devastato dal forte vento fino ad una sottile  lingua di sabbia che portava ad una caverna chiusa in una scogliera con un grosso albero verde sopra. Sorok nella sua frettolosa e caotica corsa osservò il paesaggio apocalittico : il mare era gonfio e sbuffava come se stesse urlando qualcosa di incomprensibile, sbuffava ed era di un blu scuro come la notte, le forti onde si scontravano contro gli scogli della baia molto violentemente. Girò la testa e vide suo zio ricalcare di rosso un segno simile ad una spada sulla roccia piena di erba rampicante e muschio. La porta si aprì e lo zio lo afferrò per il braccio ,nuovamente,  conducendolo per una galleria nella roccia. Mentre camminavano delle fiamme si accendevano al loro passaggio e Sorok  capì che qualcosa non quadrava c'era qualcosa di strano sotto. Arrivarono ad un atrio con un incisione sulla parete che lo zio gli lesse"-   "Cinque ragazzi, eredi dei cavalieri della Luce, dovranno combattere il Male. Gli eredi dovranno riportare la pace sulla terra liberando i cinque regni terreni. Con le loro armi mistiche dovranno sconfiggere  creature ultraterrene e oscure per riportare la pace nel mondo corrotto dalle forze maligne risvegliatesi da un sonno profondo.."-.
"- bene Sorok è il momento che ti spieghi tutto. Tu...tu non sei un semplice giovane pescatore figlio di pescatore deceduto a causa di un incidente e che vive con suo zio... tu eri ,anzi sei, il figlio di un re, il re del regno di Aariara.  Tuo padre non era un povero pescatore, ma il sovrano del regno che ha combattuto contro nemici potenti  e governato in modo giusto,ma che purtroppo è stato ucciso e tradito da suo fratello soggiogato dalla sua sposa che gli ha corrotto la mente con una stregoneria da demone. Tua madre ti affidò  a me per proteggerti dalla minaccia che ha distrutto il regno con l'intento di prenderti ed eliminarti.  Ed io non sono tuo zio Niro, ma bensì il cancelliere e ambasciatore del regno ,Rhick, e ora è il tuo momento corri alla scuderia e prendi un cavallo e cavalca verso la capitale ,lì ti daranno il necessario per compiere il tuo destino.....-"  disse Rhick che venne bruscamente interrotto da un terribile lampo che colpì le acque del mare. I due uscirono di corsa e dal mare videro sbucare un enorme creatura canina con tratti da rettile. Rhick e Sorok corsero verso il villaggio fino a giungere alla loro abitazione. Arrivati lì Rhick mando il giovane alla scuderia mentre afferrava una spada nell'angolo vicino alla porta "- muoviti! La vita dell'erede del regno è più importante della vita di un povero vecchio destinato ,oramai, ad una morte vicina-" disse l'anziano cancelliere. Sorok annuì mentre gli  scendeva una lacrima dalla tristezza causata dal tragico destino a cui il  suo patrigno andava incontro. Il giovane corse verso la scuderia situata vicino al cancello del villaggio attraversando la piazza ,ma la sua corsa fu interrotta dall'irruzione della creatura demoniaca nel villaggio. Sorok la vide bene : era alta più o meno quanto una casa di tre piani e lungo sette case, aveva un corpo canino con una folta peluria verdastra e bagnata sul dorso fino a metà schiena e sul petto. Le zampe erano canine ma squamose come quella di una lucertola, la coda era canina con il pelo molto corto tranne per qualche pelo più spesso a mo di aculeo sopra. La testa era anch'essa canina ,ma era perlopiù un misto tra un cane e un coccodrillo, inoltre sembrava quasi scheletrica, quattro occhi, due grandi e due piccoli,e una bocca munita di denti aguzzi e sporgenti. Una creatura mai vista e mai scritta nei bestiari che Sorok leggeva da piccolo. La bestia lo guardò con i suoi occhi gialli pieni di ferocia e aprì la sua bocca dentista e cercò di afferrarlo,ma lo mancò distruggendo la fontana e una palazzina ad un piano, Sorok con riflessi felini evita la mortale presa e ricomincia la sua corsa verso la salvezza passando da sotto il mostro. La creatura era goffa ma molto feroce e nel suo intento distrusse quasi mezzo villaggio.
Sorok giunse alla scuderia ed i cavalli irrequieti e impauriti appena aprì il cancello scapparono tranne uno che si fece cavalcare. Il demone canino raggiunge l'eroe e divorò tre cavalli fuggitivi in un sol boccone, aveva messo all'angolo il giovane e il  sul cavallo ed era pronto a divorarlo,ma Rhick corse in suo aiuto agitando la sua spada lunga,la bestia ruggì e cercò di uccidere il nemico ma Rhick lo blocca con una magia alchemics e fa spuntare delle radici dal terreno che blocca le zampe della creatura, successivamente fa crollare delle rocce che lo intrappola. "- vai Sorok! È il momento adatto ,ci penserò io qui. Vai adesso, muoviti!!-" esclamò il cancelliere. Sorok spronò il cavallo al galoppo e guardandosi indietro uscì dal suo villaggio "nativo" ,quasi totalmente distrutto,  dove lui era cresciuto, studiato e imparato, lavorato e vissuto con  un finto zio che ha lasciato combattere inutilmente contro quella creatura mostruosa. Non appena Sorok rigirò la testa la bestia ruggì  sotto i colpi del cancelliere e Sorok cavalcò sempre più velocemente nel sentiero verso la capitale Gran Solon...

L'ultimo Monarca Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora