Arrivarono in una gola circondata da monti e colline, entrambi i lati montagne. Camminarono per la strada ciottolata e davanti a loro una porta, una arco simile a quello precedente. Univa a mo di ponte i due lembi di terra sopra di esso,aveva tre archi di entrata uno grande e due piccoli, decorato con basso rilievi di scene di battaglia e creature e animali magici e non,motivi floreali e altre decorazioni simili. Alla sua destra sul promontorio c'era una piccola fortezza, un piccolo fortino con una scuderia e una casermetta,forse un piccolo per guardie e sentinelle. Sorok nel suo curiosare notò lì in cima al fortino un tipo con un arco e una specie di corno. Lo guardò attentamente fin quando la sagoma non portò il corno alla bocca. Un suono grave risuonò nella gola e dalla caserma uscirono dei soldati. Sorok sguainò la spada e avvertì gli altri del pericolo che cercavano da dove fosse arrivato quel suono. Si prepararono a combattere mettendosi schiena contro schiena e attesero con ansia il nemico. Sentirono dei rumori di sassi che cadevano dalle pareti rocciose e videro due soldati con spada corta e arco dietro la schiena. I soldati erano demoni, un viso rossastro e quattro occhi gialli con una bocca dentata di giallognoli e sudici denti. Un viso mezzo rettile e mezzo umano. Un armatura giallognola simile a bronzo dorato con,un elmo giallo con un pennacchio verde a mo di coda di cavallo. Gambali bronzei e una gonnella di cuoio rossa. Avevano uno scudo di piccole dimensioni con un simbolo: tre tacche,una sfera sotto la tacca centrale e una tacca sotto la sfera.
I demoni raddoppiarono, scendevano dalle montagna abilmente"- Ila colpiscili con le tue frecce e non farli scendere"- disse Caesar. Sorok cominciò ad attaccare uccidendo un demone, ma subito un altro alle sue spalle lo attaccò Caesar con la sua spada parò il colpo de demone salvando Sorok. Il giovane si girò velocemente e trafisse il demone. Ila intanto colpiva i demoni sulle pareti che cadevano a terra morti, da sopra le pareti rocciose degli arcieri lanciarono i loro dardi ,ila si rifugiò dietro una roccia. I demoni aumentavano, Sorok combatteva arduamente, ma venne sopraffatto, un demone lo attaccò da dietro salendogli sulla schiena mentre un altro davanti a lui li colpì con lo scudo sul torace e poi sul viso. Caesar trafisse due demoni con una sua rotazione, m venne colpito al tallone da una freccia e attaccato dai demoni. Si alzò w uccise un demone,ma uno colpì nello stomaco con lo scudo. I due avevano una spada vicino alla gola per essere giustiziati, quando dei passi pesanti non si sentirono, i sassolini lì vicino saltavano e un grido acuto come un violino e il ruggito di una tigre insieme non distrae i demoni pronti a giustiziarli. La porta venne sfondata e i pezzi caddero nella gola sparsi, colpendo le pareti. Una bestia enorme, una bestia asteriana. Era grande come una casa a due piani e mezzo dalla pelle simil rettile di un blu notte. La testa era di una lucertola mista a coccodrillo con un elmo di pietra che gli copriva gli occhi, l'elmo era collegato con delle redini ad una postazione simile a quelle degli elefanti. Una postazione ornata con ossa acuminate con uno stendardo rosso con il simbolo dello scudo nero, sopra di esse. Il "pilota"della bestia era alto circa due metri con solo spalliere in bronzo e la parte di sotto dell'armatura, il torso nudo con il simbolo demoniaco marchiato a fuoco. La bestia attaccò subito i due che cercavano di evitare gli attacchi,le manate e i pestoni. Sorok attaccò le gambe mentre Ila lo copriva dai demoni. Caesar attaccò la bestia ,la creatura cercò di affferarlo ,ma gli trafisse la mano com la spada. La bestia urlò e sputò fuoco per tutta la gola. I due corsero a riparo salvandosi mentre i demoni bruciavano. Riprese la battaglia tra i quattro. Sorok caricò l'anello con l'elettricità e toccò la spada con l'elettricità, la spada si elettrificò subito e attaccò la gamba del mostro provocando ingenti ferite. I mostro si dimenava per la rabbia a tal punto da far cadere il demone pilota che avendo le redini attaccate trascinò la bestia con se. La bestia cadde e i due salirono su di essa. Ila uscì dal riparo e corse verso di essa, ma il demone pilota la fermò dandole un pugno. Ila cadde a terra,il suo arco cadde lontano da lei e il demone prese una lancia e cercò di trafiggerla, Ila rotolò a destra avvicinadsi ad uno scudo, lo afferrò e parò un altro colpo della lancia. Sorok intanto prese una lancia dalla specie di sella e la lanciò al demone colpendolo in modo storto. Lo colpì alla spalla, il demone mugugnò, ma non successe nulla, Ila colse l'occasione per sguainare la spada e trafiggere il demone dopo aver colpito le sua gambe. Il demone era trafitto e la guardò con il suo viso mezzo caprino e con i suoi occhi gialli come i denti storti. Cadde a terra morto mentre Ila sale velocemente sulla bestia
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L'ultimo Monarca
خيال (فانتازيا)Sorok è un giovane ragazzo di 21 anni che vive con suo "zio" in un piccolo villaggio di pescatori a sud del regno. Ma gli viene nascosto un terribile segreto. Lui, infatti, è l'erede del regno del mezzo,del regno di Aariara,priva di un sovrano poich...