Capitolo diciannove

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Marie sarebbe arrivata a momenti. Rifeci il letto e misi un po' a posto la discarica che era diventata la mia stanza. Sentii il campanello, stranamente casa era molto silenziosa. Corsi ad aprire e feci entrare la ragazza che portava un enorme borsone.
Salimmo sù per la scala e tornammo nella mia stanza.
«Dobbiamo essere lá alle nove, ora sono le cinque e mezza. Dici che ce la facciamo in tre ore e mezza a preparare entrambe?» non capivo tutta quest'ansia così annuii.
«Guarda che dobbiamo lisciarmi i capelli.» spalancai gli occhi. Ci avremmo messo due ore almeno.
«Cominciamo subito allora.» la incitai. Non avevo idea di come rendere liscia il bosco che aveva sulla testa mi ci volle una spiegazione dettagliata.
«Non sono capace.» mi lamentai.
«Faccio io, tu intanto vatti a lavare che puzzi come un cammello.» rispose.
«Gentile da parte tua.» andai a farmi una doccia veloce e quando ebbi finito avvolsi con un asciugamano i miei capelli fradici.
Tornai in camera in accappatoio e notai con felicità che la ragazza aveva già reso lisci quasi metà dei propri capelli.
Mi sedetti sul letto e districai con un pettine i miei; dopodiché buttai la testa in giù e li asciugai scuotendoli. Mi pettinai di nuovo ed ero pronta.
Tirai fuori la camicia, i pantaloni neri con li strappo sul ginocchio, le Dottor Martens e gli accessori e li poggiai sulla scrivania. Mentre Marie finiva la sua ultima ciocca mi infilai una tuta.
«Bene, io sono a posto, devo solo truccarmi e vestirmi.» disse mentre ultimava la sua coda di cavallo coprendo l'elastico con i suoi capelli neri.
«Siediti qui.» disse. Titubante feci come aveva detto.
Mi stese sul viso un fondotinta del mio colore.
«Sembra che mi stia spalmando in faccia la diarrea.» dissi ridendo.
«Ferma! Così mi fai sbagliare!» urlò.
«Ti prego non trasformarmi in Kylie Jenner.» la pregai. Si limitò ad annuire e proseguì il suo lavoro.
«Quanto abbiamo?» chiesi.
«Un'ora.» rispose mentre faceva qualcosa alle mie sopracciglia con un pennellino.
«Chiudi gli occhi.» li chiusi e sentii qualcosa di molto freddo sulle palpebre. Mi vennero un po' di brividi ma non ci pensai.
Poi mi appoggiò qualcos'altro sugli occhi e mi mise il mascara sulle ciglia inferiori
«Puoi aprirli.» disse.
Sbattei le palpebre e sentii una strana sensazione. Infine mi applicò una tinta per labbra con un effetto molto naturale
«Mancano le unghie.» mi spalmò un liquido con un odore acre, sembrava smalto ma credo fosse colla. Poi sopra ci appoggiò le unghie finte nere. Erano piuttosto lunghe e opache. L'effetto non era male.
«Non toccarle, io ti faccio i capelli.» prese una specie di arriccia capelli e cominciò il suo lavoro.
«Marie come fai a saper fare tutte queste cose?»
«Normalmente le ragazze le fanno.»
«Questo vuol dire che in verità sono un ragazzo.» scherzai.
«Esattamente.» sorrisi.
«Ho finito.» concluse.
«Grazie.» mi vestii, indossai gli accessori e le scarpe.
Poi andammo davanti allo specchio.
«Oggi sì che troverai marito cara mia.» sorrisi di nuovo storcendo il naso. Mi piacevo. I capelli resi mossi arrivavano alla vita ed erano veramente perfetti. Gli occhi truccati con due linee di eyeliner  nero e le ciglia finte avevano uno sguardo che sembrava più profondo e le labbra tinte parevano magnifiche; le unghie rendevano le dita ancora più affusolate. Infine la camicia bianca infilata nei pantaloni neri a vita mediamente alta e lasciata morbida con le maniche al gomito dava un'impressione elegante ma non esagerata. La collana dorata rendeva l'outfit più provocante.
«Aspetta.» Marie mi slacciò un bottone. Arrossii.
«Così troverai anche l'amante.» avvampai e cercai di riallacciarmi ma lei me lo impedii.
«Io come sto?»
«Bene.» risposi senza guardarla. Eri troppo concentrata su di me.
«Wow.» mormorai fra me e me.
«Che sexy la amica» mi prese in giro la ragazza. Le tirai un pugno sul braccio. Presi il cellulare e lessi un ultimo messaggio della Ziegler, diceva che dovevamo portare il pigiama. Misi il mio in uno zaino e ne prestai uno a Marie. Poi misi il cellulare nella tasca posteriore dei jeans e indossai una giacca di pelle.
Che la festa abbia inizio.

#spaziospazioso
Cosa succederà alla festa😏😏?
Baci vic🐞

Can a bully love? •Jacob Sartorius•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora