Capitolo ventiquattro

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Jacob's P.O.V.
Bussai alla porta della casa di Muriel e sua madre mi venne ad aprire.
«Come posso aiutarti?» mi domandò appena mi vide.
«Sono un amico di Muriel, sono venuto a prenderla per andare a scuola insieme.»
«Entra pure! Camera sua è la seconda porta a destra al piano di sopra.» seguii le sue istruzioni ed entrai senza bussare.
La ragazza era messa in obliquo a pancia in giù sul proprio letto con la faccia girata verso di me.
«Hey Muriel, sono le sette e venti, è ora di svegliarsi.» le bisbigliai accarezzandole i capelli.
«No, vai tu per me a scuola.» bofonchiò.
Muriel's P.O.V.
Mi girai dall'altra parte e ripresi a dormire. Non avevo capito esattamente chi fosse e non mi interessava più di tanto.
«Dai Muriel forza, il tempo scorre.» insistette la voce.
«No, dai, sono stanca.» risposi mettendomi il cuscino sulla testa.
«Ultimo avviso ragazza mia, poi passeremo all'azione.» mi ammonì.
Ignorai anche queste parole e mi misi più comoda. Non l'avessi mai fatto.
Quella persona mi prese per le caviglie e mi tirò sù mettendomi sulla propria spalla tenendomi con un braccio attorno alle cosce e una mano su una chiappa.
«Non è per toccarti il sedere, che non è niente male, ma per non farti cadere come una pera.»
Mi salì il nervoso e il mio corpo si scosse in un tremito. Mi sbilanciai in avanti e caddi a pancia in giù sul pavimento dietro di lui.
«Jacob cosa ti salta in testa, eh?! Anche se ora siamo amici e abbiamo più confidenza non significa che tu possa toccarmi e fare apprezzamenti!» gli urlai contro. Aveva una nota di spavento nella sua espressione sconvolta.
«Scusami, pensavo fossi una ragazza più aperta.» mormorò. Spalancai gli occhi alla sua affermazione.
«Una ragazza più aperta? Ma per chi mi hai preso?! Per Jordyn forse?! Beh ti sei sbagliato di grosso! Ci vediamo a scuola!» urlai mentre lo chiudevo fuori dalla porta che chiusi alle mie spalle. Mi cambiai in quattro e quattr'otto e andai a scuola di corsa, prendendomi anche una sgridata dalla prof di italiano per il ritardo.

Alla fine delle prime due ore uscii dalla mia classe e mi diressi verso il giardino. Mi sedetti ai piedi di un albero e tirai fuori il cellulare e le cuffiette. Feci partire la riproduzione casuale e scrissi a Marie per sapere come stava e raccontarle quello che era successo quella mattina. Mi disse di non prendermela troppo e io smisi di risponderle spegnendo il telefono e rimanendo ferma a guardare nel vuoto. Mi affondai le unghie nei palmi delle mani e dalle labbra mi uscì un verso frustrato.
"Una ragazza più aperta". Ecco cosa mi considerava. Una stupida ragazza pronta a dar via tutto in qualunque momento. Sospirai e chiusi gli occhi.
«Hey Muriel posso sedermi qui?» sentii una voce maschile chiedermi. Feci spallucce e mi girai per vedere chi fosse stato a parlare.
«Ciao Blake.» lui mi sorrise scrutandomi con i suoi occhi azzurri scuri.
«Che cos'hai?» mi chiese.
«Non importa.»
«A me sì che importa, quindi ora ti giri e mi narri i tuoi dilemmi.»
«Da quanto hai un vocabolario così fornito?» gli chiesi con il mio solito tono sarcastico.
«Sono una specie di genio della lampada. Comunque, i tuoi dilemmi?» mi incitò.
Mi girai verso di lui mettendomi a gambe incrociate.
«Sono arrabbiata con Jacob.»
«Perché? Cosa avrà mai fatto quella povera pecorella smarrita? Quella lacrima di stella cadente? Quella goccia di mare rimasta sullo scoglio?» domandò cercando di imitare la voce di un vecchio nonno.
«La piccola goccia di mare rimasta sullo scoglio mi ha toccato il didietro.» mi rivolse uno sguardo confuso.
«E allora? Qual è il problema?» rispose con fare ovvio.
«È proprio quello il problema! Siamo solo amici e non si deve permettere di toccarmi.»
«Oh come siete complicate voi donne! Volete contatto fisico ma se vi tocchiamo una tetta tirate giù il mondo!» ridacchiai alla sua considerazione.
«Tu sì che sei bravo a calmare le persone.»
«Lo so, è una delle mie numerose doti. Ora andiamo fanfaluca che devi studiare!» ci alzammo per poi incamminarci ognuno verso la propria classe.
#spaziospazioso
Zalfe a tutte, scusatemi il ritardo ma essendo iniziata la scuola sono stata sommersa da una caterva di compiti. Btw ora pubblico anche un'altro capitolo. Adios.
Baci vic🐞

Can a bully love? •Jacob Sartorius•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora