Capitolo venticinque

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Erano passati cinque giorni da quello in cui Jacob era venuto a casa mia e avevamo litigato. Nessuno era stato abbastanza maturo da andare dall'altro a scusarsi, così non ci parlavamo né osavamo guardarci negli occhi da un bel po'. Ero seduta in classe e prendevo appunti mentre riflettevo su un nascondiglio nel quale rifugiarmi nel caso l'avessi incrociato. Passai così tutta l'ora fino al suono della campanella odiosa e acutissima che segnava l'inizio della ricreazione.
Uscii fuori come tutti gli altri e mi diressi verso Joey e Hunter che stavano parlando. Ormai mi ero riappacificata con tutto il gruppo.
«Hey ragazzi.» li salutai.
«Ciao Muriel. Che hai?» mi chiese Hunter. Aveva già capito.
«Niente.»
«Diccelo.» insistette Joey, così gli raccontai tutto. Alla fine della spiegazione i due si guardarono e, in modo totalmente inaspettato, cominciarono a urlare.
«HAI SENTITO AMICO MIO! HAI SENTITO CHE NOTIZIA?» strillò il ragazzo alla mia destra.
«MA CERTO MIO DILETTO! CHE DISGRAZIA! CHE LACUNA!» rispose quello alla sinistra col suo stesso tono.
«CASPITA CHE ESPERIENZA!» le loro voci diventavano sempre più acute.
«NON SIA MAI!» concluse Joey allungando la lettera i di mai in un acuto che avrebbe fatto un baffo a Mariah Carey.
«Avete finito voi due?» gli chiesi quando la smisero di cercare di immedesimarsi in due ragazze.
«Ehm... sì.»
«Bene.»
«Ragazzi ho fame, andiamo a mangiare, forza.» Blake arrivò da dietro e ci diede una pacca sulla spalla a ciascuno.
«C'é un momento della giornata in cui non mangi?» gli chiesi mentre camminavamo. Lui strinse gli occhi in due fessure e si grattò il mento.
«Probabilmente quando bevo.» emisi una risata sommessa e aspettai insieme agli altri due che ogni tanto si avvicinavano a qualcuno e gli urlavano in faccia: «HAI SAPUTO DELLA GRANDE LACUNA?!» per poi andarsene come se niente fosse. Quando anche il biondo ebbe finito ci avviammo verso il terzo piano ma qualcuno mi prese per il polso e mi girò.
«Muriel dobbiamo parlare.»
«Non voglio parlare con te.» diedi uno strattone e mi girai.
«Invece noi parliamo.» mi riprese.
«No, prima mi chiedi scusa, poi forse considererò la tua presenza nel mondo.»
«Oh avanti, è tutto orgoglio. Cresci e affronta la cosa da persona matura.»
«Ma chi ti credi di essere eh? Sei forse mia madre, sgridandomi e dicendomi di crescere?! Beh ti sei sbagliato caro mio.» il silenzio era calato in tutto il corridoio.
«Lo vedi? Metti il tuo orgoglio davanti alla possibilità di chiarire e fare pace!»
«Lo senti cosa dici?! Ti senti più adulto e autorevole trattandomi come la scema del villaggio?!» tutti ci guardavano malissimo e bisbigliavano.
«Non ti sto trattando come la scema del villaggio! Sto cercando di fare pace con te, ma tu me lo impedisci con il tuo essere permalosa!» spalancai gli occhi.
«Se non ti va bene come sono allora vai a rompere le palle a qualcun altro!»
«È così che la pensi?»
«È così che la penso. Ed ora scusami me ne vado, sono troppo permalosa per i tuoi gusti.» girai i tacchi e feci per andarmene.
«Beh?! Lo spettacolo è finito, andate a sferruzzare da qualche altra parte!» mi rivolsi agli altri alunni per poi entrare nella palestra.
Un gemito di frustrazione uscì dalle mie labbra per poi trasformarsi in pura rabbia.
Presi a pugni una parete finché le nocche iniziarono a sanguinare leggermente.
Appoggiai la testa al muro e iniziai a piangere; era un pianto silenzioso interrotto da grandi sospiri e scariche di tensione.
Mi sedetti sulla pila di tappetini appoggiando la schiena alla parete e mi asciugai le lacrime.
Espirai rumorosamente e poi andai in bagno per sciacquarmi le mani.
Mi guardai allo specchio. Avevo tutto il contorno degli occhi e il naso rosso, il viso rigato e i capelli spettinati come non mai. Mi diedi una sistemata ed uscii.
«Vaffanculo.» sussurrai fra me e me mentre salivo le scale.

#spaziospazioso
Non so cosa sia uscito dalla mia mente in questi capitolo ma fa niente, lol. Btw ily. Mi sento molto abbreviazioniamericane style oggi. Ily again. Tra l'altro sto anche ascoltando i Green Day. Osannatemi per questo.
Baci vic🐞

Can a bully love? •Jacob Sartorius•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora