Capitolo 14

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RICORDI

I ragazzi arrivarono ad Alfea dopo poco, Musa li aspettò al cancello per permettere loro di entrare, poi fece strada per l'infermeria.

"Musa, come è successo?" Chiese Helia, estremamente preoccupato, mentre raggiungevano l'infermeria.

"Non lo so. Stavamo dormendo, poi Bloom ha gridato e ci siamo svegliate tutte, e poi ho visto Flora che aveva tutto quel sangue... l'abbiamo portata subito in infermeria." Rispose la fata ripensando alla scena con un brivido.

Arrivarono fuori all'infermeria, le ragazze salutarono i loro ragazzi.
Stella andò ad abbracciare Brandon:

"Oh, Brandon, sono così in pensiero! Quando ho visto tutto quel sangue io..." Affondò il viso nel suo petto, Brandon l'abbracciò.

"Ragazze, dov'è Bloom?" Chiese Sky non vedendo la sua ragazza, Aisha rispose:

"È andata a chiamare Faragonda."

Dopo alcuni minuti infatti la preside Faragonda arrivò seguita da Bloom.

"Buonasera, preside Faragonda." Salutò Aisha, la preside ricambiò con un cenno, poi indicò la porta dell'infermeria:

"È con Ophelia?"

"Sì." Rispose Musa, la preside non disse altro ed entrò in infermeria.
Brandon, che teneva ancora Stella fra le sue braccia, chiese a Bloom:

"Allora, come è successo?"

Bloom sospirò e si sedette, Sky le andò vicino, la fata rispose:

"Stavo dormendo, mi ha chiamata e mi ha svegliata, sembrava molto allarmata e mi sono alzata per andare da lei. Credevo si trattasse di un incubo, poi però quando sono arrivata accanto a lei ho visto le sue mani sporche di sangue, la maglia del suo pigiama era tutta sporca, è stato terribile. Ho subito chiamato le altre e l'abbiamo portata qui in infermeria."
Sky l'abbracciò, poi tutti rimasero in silenzio.
Il tempo sembrava essersi fermato, Flora sembrava essere lì dentro da ore. Loro non sapevano come stesse e non potevano accedere all'infermeria.

Helia, ovviamente, era quello più in ansia di tutti. Camminava avanti e indietro per il corridoio senza fermarsi facendo innervosire anche tutti gli altri.
Le ragazze trovarono un po' di conforto nei loro ragazzi, ma uno di loro si poteva dire preoccupato tanto quanto lo specialista dai capelli corvini.

Quello che gli aveva detto Helia l'aveva ferito, ma sapeva che il suo amico aveva ragione. Quel senso di colpa l'aveva perseguitato tutto il giorno, se n'era liberato, ed ora era tornato.
Non poteva fare a meno di pensare che se Flora fosse tornata alla navicella tutto quello non sarebbe successo. E poi, se fosse stata una cosa seria? Una cosa molto seria? Non riusciva neanche a pensarci.

"Brandon, va tutto bene?" Gli chiese Stella notando che lui fissava il vuoto, lui scosse la testa e rispose:

"S-sì... sono solo preoccupato."
Stella gli sorrise e poggiò la testa sulla sua spalla.
Dopo poco la preside Faragonda uscì dall'infermeria, i ragazzi l'accerchiarono chiedendo informazioni.

"Si è ripresa?" Chiese Bloom.

"Come sta?" Chiese Aisha.

"Mi dica che sta bene." Disse Helia.

Faragonda alzò le mani per fermarli, poi disse:

"Ascoltate, Flora ora ha davvero bisogno di riposare. Il peggio è passato, ma era magia nera, ragazzi. Sentite, ora è tardi, sono sicura che domattina Flora avrà voglia di vedervi tutti, e domani voglio assolutamente sapere cosa è successo su Sakoma. Per ora possiamo stare tranquilli, a domani, ragazzi."
Faragonda si fece spazio e tornò in camera sua.
I ragazzi rimasero per un secondo senza parole, la preside aveva detto tutto e risposto a tutto senza lasciare il tempo di dire altro.

Profumo Di Un Fiore D' InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora