Capitolo 6

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RIVELAZIONI

Il giorno seguente non fu che un susseguirsi di azioni abituali fino all'ora del pranzo e ci mancava poco che le ragazze non le compissero per inerzia, infatti tutte loro pensavano ad altro, ovvero a Flora e a quello che sua madre avrebbe potuto rivelarle quel pomeriggio.
Le ragazze erano tutte molto in pensiero per la loro amica e speravano che tutta quella storia potesse risolversi felicemente.

"Non dico che per Flora sarà così, ma se ne sono sentite tante!" Disse Stella camminando con Bloom e Aisha verso la sala da pranzo. Le tre erano insieme perché avevano avuto insieme lezione di storia della magia mentre il resto del gruppo aveva assistito alla lezione di pozionologia, dunque erano d'accordo sul vedersi direttamente in sala da pranzo.

"E speriamo che certe cose non tocchino a lei." Replicò Aisha.

"Infatti," aggiunse Bloom, "certe cose ti capitano più facilmente se sei tu che le cerchi. E comunque Flora sembra non dare alcun segno, ancora."

"E non lo darà, ragazze. Non può." Disse Aisha con espressione seria.

Flora, Tecna e Musa aspettavano le loro amiche sedute al loro solito tavolo. Le portate erano già a tavola ma aspettarono le loro amiche, Musa intravide i capelli rossi di Bloom, facilmente riconoscibili tra la folla, e disse indicandola:

"Eccole, sono arrivate."

Bloom, Stella e Aisha si fecero strada tra i tavoli e raggiunsero le loro amiche.

"Eccoci qui! Vi siamo mancate?" Esclamò Stella arrivando.
Musa, leggermente seccata, disse:

"In realtà qualcosa mi è mancato: il cibo. Nel mio stomaco. Vi sbrigate?"

Le amiche risero e le tre ritardatarie presero posto.

"Come va?" Chiese Aisha alle amiche ma dopo un'occhiata svelta alle altre il suo sguardo si posò su Flora. La sua voce aveva preso un'intonazione un po' troppo alta, Flora la guardò per un secondo in silezio e poi disse:

"Va bene."

"Tutto bene?"

Flora sospirò e rispose:

"Sì, tutto bene. Per tutto il giorno sono stata fermamente convinta di essere Flora, non ho congelato nessuno e sono stata in pace con la realtà che mi circonda." Le amiche la guardarono in attesa, assottigliarono gli occhi, espressioni di dubbio sui loro volti, poi Stella lentamente disse:

"Perché ti sei rivolta a te stessa in terza persona?"

Flora posò le mani sul tavolo con un sospiro:

"Ragazze, sto bene. Sto benissimo. Davvero. Non c'è bisogno che vi preoccupiate tanto. Ma vi voglio tanto bene!" Sorrise dolcemente poi.

"Anche noi te ne vogliamo." Disse Bloom poggiando la propria mano sulla sua.

"Ed ora parliamo d'altro; non voglio che questa mia condizione ci dia tutta quest'ansia."

"E va bene, e va bene, se proprio non potete farne a meno vi descriverò la mia nuova collezione autunnale!" Disse Stella con un gran sorriso, le altre guardarono Flora di bieco, lei ridacchiò.

Dopo pranzo le ragazze tornarono in camera e fecero i loro compiti, li finirono in poco tempo e si riversarono nel salottino comune. Stella usò Bloom come manichino e cominciò a cucire i primi capi della collezione che aveva descritto a pranzo; era ispirata all'autunno e quindi basata sui suoi colori tipici : il rosso, il giallo e il marrone, in tutte le loro tonalità.
Musa faceva da sottofondo con la chitarra mentre Aisha e Flora stavano realizzando un dipinto con degli acquerelli magici richiesto dalla professoressa DuFour.
Tecna non si vide per tutto il pomeriggio, infatti era in laboratorio per analizzare i campioni di terriccio con Timmy che era arrivato lì subito dopo pranzo.

Profumo Di Un Fiore D' InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora