Captitolo 21

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DELUSIONI

"E così io e Tecna eravamo a tanto così da prendere l'arpa d'oro, ma poi..." Stava spiegando Flora ma si interruppe e si alzò per andare a chiudere la porta, così andò a sedersi di nuovo accanto al suo amico e continuò:

"La mia trasformazione si è annullata, sono fuggita via con l'arpa ma i ruvi mi hanno tagliato la strada."

"E tu cosa hai fatto?" Chiese Brandon impaziente, Flora sottovoce rispose:

"Non devi dirlo a nessuno, ma ho combattuto, proprio come mi hai insegnato."

Brandon sorrise orgoglioso, Flora però non sembrava soddisfatta:

"No, non è una cosa buona! Avevo promesso ad Helia di non farlo mai più! E poi... a cosa è servito? Non sono riuscita a proteggere l'arpa d'oro ed ora è nelle mani di Yana." Abbassò lo sguardo, Brandon le alzò il mento costringendola a guardarlo e le disse:

"E beh? Cosa credi, che si vinca sempre? Capita di sbagliare, e capita di non soddisfare le aspettative che avevamo di noi stessi, ma non è per questo che si molla! Flora, so che tu non credi molto in te stessa, ma io, al contrario, credo molto in te e non voglio che molli né che ti abbatta per nessun motivo al mondo. Ti sei difesa da un branco di ruvi, accidenti!"

Flora sorrise guardandolo, dopo alcuni istanti però si rese conto di essergli troppo vicina così si allontanò dicendo:

"Ora che posso tornare su Linphea dovrò raggiungere il mio Charmix."

"... e qual è il timore che dovresti superare?" Chiese Brandon seguendola con lo sguardo.

"Dovrò parlare ad Helia, credo che mi toccherà deluderlo..."

"Cosa... cosa intendi dire?" Chiese ancora il suo amico che provò dentro sé una sensazione inaspettata.

"L'ho evitato per non deludere Helia ma ora non posso più nasconderlo: questa nuova magia, questa profezia, mi hanno cambiata. Non sono più la stessa Flora, e una cosa che appartiene alla nuova me è la voglia di combattere. Non mi aspetto che Helia capisca ma prendere due volte la stessa scelta mi ha fatta rendere conto di quello che sento."

"Quando intendi dirglielo?"

"Non lo so, vorrei il più tardi possibile ma devo farlo quanto prima, ho bisogno del Charmix." Rispose Flora incrociando le braccia, in quel momento qualcuno aprì la porta senza bussare.

"Flor... oh..." Aisha rimase di sasso nel vedere lo scudiero, Flora notò l'espressione della sua amica.

"A-Aisha, dimmi... vieni, entra..." Balbettò la fata, Brandon si alzò dicendo:

"Credo sia ora di andare per me... ehm... ciao, Aisha. Ciao Flora, oh, e ricorda di chiamare i tuoi, ci tenevano."

"Brandon." Salutò Aisha perplessa, Flora invece sorrise:

"Va bene, ciao Brandon, e grazie ancora."
Lui le sorrise e così lasciò la stanza accompagnato dallo sguardo severo della fata dei fluidi.
Andato via Brandon Aisha guardò Flora, la sua amica chiese:

"Cosa?"

"Beh, fino a ieri avevi paura di incrociare il suo sguardo per... insomma, per quello che è successo e ora invece vi trovo a chiacchierare come se nulla fosse! Anzi, neanche tanto... perché eravate qui da soli?!"

Flora sedette sul letto con aria un po' colpevole, forse ripensando a ciò che era successo giorni prima con il ragazzo, poi guardò la sua amica e rispose:

"Lo so ma... insomma, ci siamo chiariti alla fine."

"In che modo? Cosa vi siete detti?" Chiese Aisha, curiosa, sedendo accanto alla sua amica.

Profumo Di Un Fiore D' InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora