Capitolo 28

664 21 3
                                    

LA PROFEZIA

"Ehi! Ehi! Dove la state portando?!" Urlò Helia ai soldati di ghiaccio che avevano gettato lui e Brandon in una cella congelata ed ora stavano portando via Flora. I soldati non gli prestarono la minima attenzione e lo specialista fu costretto a lasciar perdere.
Si rivolse allora al suo compagno:

"Mi dici cosa diavolo ti è saltato in mente?!"

"Usciamo di qui. Andiamo a prenderla." Replicò Brandon con aria smaniosa, ma per cercare una maniera di uscire di lì, non sembrava avere le stesse preoccupazioni di Helia. Lo scudiero si avvicinò alle sbarre di ghiaccio per cercare di capire se poteva romperle.

"Credi che sia davvero così facile?! Siamo in un palazzo controllato da due streghe che hanno dalla loro parte tuo fratello e che tu hai scambiato per Flora, per la mia Flora, senza pensarci due volte!" Disse ancora Helia, alzando la voce. Brandon si girò di scatto verso di lui e gli puntò il dito contro:

"Senza pensarci due volte?! Ma chi ti credi di essere, eh?! Credi di essere l'unico capace di sentire qualcosa di vero?! Credi di essere l'unico ad avere delle emozioni e che tutti gli altri siano egoisti?!"

Helia allontanò Brandon con la mano e replicò, in maniera piuttosto calma, forse un po' sfacciata:

"No, certo che no, non credo affatto che tutti gli altri siano egoisti, credo che tu sia egoista."

"Sei fortunato, Helia, perché ora ho altro a cui pensare!" Sbottò Brandon tornando alle sbarre ma si fermò quando Helia chiese:

"Perché, altrimenti?"

Brandon si voltò verso Helia e, con un sorrisetto isterico, disse:

"Oh, non ci riuscirai, non mi farai passare per quello che tu credi che io sia! Flora sa perché ho fatto la scelta che ho fatto e tu sei l'ultima persona al mondo a cui devo delle spiegazioni!"

"Invece me le devi! Siamo intrappolati qui! La ragazza che amo è intrappolata qui a causa tua!"

"La ragazza che io amo è intrappolata qui perché la mia vita non è perfetta come la tua! Perché io devo rimettere sempre insieme i pezzi, i pezzi che non sono io a rompere, ed ora se non ti dispiace devo trovare il modo di uscire di qui perché la ragazza che amo a quest'ora sarà spaventata e tutto quello che vuole è che la porti via di qui!" Brandon guardò Helia, arrabbiato, molto arrabbiato. Arrabbiato con Helia, con Logan, con se stesso. Helia, con un atteggiamento completamente opposto a quello dello scudiero, disse:

"Non credi allora che si meriti di più?"

"Come, scusa?" Chiese Brandon, profondamente infastidito da quell'atteggiamento.

"L'hai detto tu stesso: la tua vita è un disastro, la mia è perfetta. Non credi che si meriti qualcosa di perfetto?"

Brandon sostenne lo sguardo di Helia essendo troppo orgoglioso per abbassarlo, allora disse:

"Ho un'idea, su, muoviti."

Yana si stava occupando del flusso magico che attraversava l'arpa d'oro, magia che certamente non era sua e che lei aspettava con ansia di avere.
Flora alzò lo sguardo cercando di capire meglio cosa stesse facendo la strega, ma non ci riuscì: le sue mani erano legate ad una catena di ghiaccio che non le permetteva di fare più di un passo, catena, tra l'altro, che assorbiva ogni suo tentativo di attacco.
La strega si voltò verso di lei e, con un ghigno disegnato sul volto, disse:

"Mi hai fatto penare un po', ma alla fine sono riuscita a catturarti, farfallina!"

"Sì, certo, col ricatto! Sappi che non sei affatto una bella persona!" Replicò Flora con rabbia, Yana alzò gli occhi al cielo, annoiata:

Profumo Di Un Fiore D' InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora