Capitolo 7

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"LA"  NATURA

Il giorno dopo le Winx andarono a lezione normalmente anche se non vedevano l'ora di finire per recarsi da Faragonda e raccontarle tutto ciò che sapevano e che avevano scoperto.
Fortunatamente tra un esercizio, una spiegazione e qualche risata la mattinata passò velocemente e appena la campanella suonò le ragazze si diressero all'ufficio della preside.

Arrivate fuori all'ufficio di Faragonda notarono che la scrivania di Griselda era vuota: l'ispettrice era andata a pranzo; quella donna era la precisione fatta persona e quando la campana segnava coi suoi rintocchi che era ora di pranzo lei metteva giù la penna e andava, e appena si faceva di nuovo orario di lavoro non si perdeva certo in chiacchiere con gli altri colleghi ma tornava subito alla sua postazione.
Fortunatamente Faragonda era molto diversa dalla sua collega, infatti, nonostante fosse ora di pranzo, la preside era ancora nel suo ufficio ed accolse le ragazze.

"Allora," Esordì Faragonda, "suppongo che abbiamo novità."
Le ragazze guardarono Flora facendole cenno di parlare, così la ragazza disse:

"Sì, e la prima è una buona notizia: non ho una crisi di magidentità!"

Il viso della preside s'illuminò:

"Ma è... è fantastico, cara. Ma allora cosa sta succedendo? I tuoi genitori ti hanno parlato di qualche caso simile nella tua famiglia? Non... non riesco a capire..."

"Sì, beh, i miei genitori mi hanno detto che sono una fata keimerina."

"Una fata dell'inverno." Affermò Faragonda diventando di colpo seria, passandosi poi due dita sulle labbra serrate.

"Nata da Linphea. Come è possibile?"

"I miei genitori dicono che gli spiriti di Linphea hanno pronunciato una profezia su di me e che loro... sì, loro mi temevano." Disse Flora insicura sulle parole usate.

"Certo, mi sembra ovvio." Confermò invece Faragonda, le ragazze la ascoltarono con attenzione. "Hai il potere dell'inverno, Flora, Linphea ti teme. Erano secoli che non nasceva una fata keimerina, da prima che Linphea fosse quella che è adesso. Tu potresti essere la salvezza o la rovina del tuo pianeta."
Faragonda si morse le labbra, aveva probabilmente usato parole un po' troppo dure.
Flora abbassò lo sguardo non sapendo cosa dire, era piuttosto scossa.

Aisha guardò prima la sua amica e poi disse:

"Quelle creature l'hanno attaccata."

Faragonda, che guardava fuori dalla finestra per quel breve momento di silenzio, si voltò di scatto e chiese:

"Ti hanno fatto del male? Che creature erano?"

Flora alzò lo sguardo per guardare la preside e rispose, passandosi la mano sul braccio opposto:

"No, non mi hanno fatto nulla, c'era Brandon con me. Non so che tipo di creature fossero, non le ho mai viste prima, ma sono spaventose."

"In questo potrei essere d'aiuto." S'intromise Tecna con un dito alzato come se fosse stata in classe,"Io e Timmy abbiamo analizzato i campioni e abbiamo scoperto una cosa straordinaria! Le cellule delle creature erano molto instabili, come degli esseri mutaforma, il punto è però che analizzando i campioni abbiamo trovato la specie, sono dei ruvi."

"Dei ruvi su Linphea? Mi pare piuttosto strano..." Disse la preside increspando le labbra.

"Già, e i ruvi non sono una specie mutaforma, era questa la cosa straodinaria, si staranno evolvendo?" Chiese Tecna.

"Non lo so, cara, ma non mi piace..." Disse Faragonda pensosa, poi risoluta chiese:
"Allora, la profezia cosa recitava?"

Con un cenno della testa Flora richiamò alla mente le parole di suo padre e disse:
"La terra e il gelo un'ultima figlia hanno partorito, dovrà ricominciare ciò che era finito, l'artefice del male sarà sempre in agguato ma la keimerina dovrà seguire il suo fato, avrà accanto le stelle e radici ben salde, ma sulla terra gelata si spargerà sangue."
Calò il silenzio, era la prima volta che le ragazze la sentivano e non era molto incoraggiante come profezia, soprattutto per l'ultimo verso.
Faragonda rimase per un secondo a riflettere, poi disse:

Profumo Di Un Fiore D' InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora