Capitolo 17

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FURTO AL PALAZZO DI ISIS

Il giorno dopo, nel pomeriggio, Flora incontrò il professor Avalon per il suo allenamento. Avalon le aveva creato dei bersagli di pietra da colpire e ad ogni colpo doveva alternare la trasformazione.

"Soffio di Primavera!" Chiamava nella sua forma butterflix, poi, ancora in volo, in un attimo passava alla forma base e gridava:

"Colpo Aghiforme!"

Non riuscì a colpire tutti i bersagli ma tornò a terra distrutta. Guardò Avalon come se si aspettasse un rimprovero ma il professore aveva un'aria soddisfatta.

"Non sono riuscita a colpirli tutti." Puntualizzò Flora, Avalon sorrise inarcando le labbra e replicò:

"Beh, non è questo il punto. Il punto è, Flora, che la tua magia si sta uniformando, e anche che qualcosa mi dice che tu sia riuscita a sciogliere il tuo rompicapo." La guardò in attesa, infatti poco dopo Flora disse:

"Sì, beh, io credo di averlo capito... ma vede, il fatto è che se accettassi questi sentimenti, se superassi questo timore, perderei delle persone a cui tengo molto."

"Io credo, se posso permettermi, che se queste persone a cui tieni molto tengono almeno la metà a te di quanto tu tieni a loro, accetteranno la cosa."

"Sì, ma vede, ci ho già provato a fargliela accettare, e abbiamo finito per litigare. Non litighiamo mai! E a causa di una mia... sciocca passione dovrei rovinare tutto?" Chiese Flora, un po' esasperata, un po' triste.

"Perché dici che è sciocca? È una tua passione... vedi, nella vita incontrerai molte persone che cercheranno di sminuirti, di farti credere che sei meno importante di quanto sia in realtà, e che cercheranno di far sembrare sciocche le cose che per te sono importanti, non essere tu stessa la prima a farlo."
Flora lo guardò senza dire niente, il professore ruppe quel contatto visivo eccessivamente colmo di emotività e disse:

"Beh, per oggi può bastare. Sei andata bene, non buttarti giù, ricorda: va bene tener conto degli errori per migliorare, ma va bene anche tener conto dei buoni risultati per semplice amor proprio."

"Va bene, a domani, professor Avalon." Salutò Flora ancora riflettendo, Avalon sorrise fra sé.

Flora percorse i corridoi ripensando alle parole del suo professore. Una parte lei avrebbe voluto gridare tutto, l'altra parte aveva troppa paura per farlo.
Tra questi pensieri raggiunse la sua camera, quando entrò non si aspettava di vedere tanta gente.

"Ragazzi, ehi, che... ci fate qui?" Chiese la fata entrando e vedendo che gli specialisti, meno Brandon, erano seduti sul divano con le ragazze, meno Stella, come fossero il pubblico di un qualche spettacolo.

"Flora! Tesoro, sei qui, finalmente!" Esclamò Stella uscendo dalla sua camera e chiudendo la porta alle sue spalle.

"Stella, ma cosa...?" Chiese ancora Flora, Stella la zittì con un gesto e disse:

"Va' subito in camera mia a cambiarti, la tua uniforme è pronta."
Dall'altra stanza si sentì:

"Posso uscire ora?!"

"Un secondo, amore mio!!" Rispose Stella alzando la voce. "Va' in camera mia, il completo è sul letto." Disse poi a Flora, lei lanciò un'occhiata ai suoi amici, Helia le sorrise, così andò in camera di Stella.

"Stella, insomma, quanto temp..." Disse Brandon girandosi, poi si interruppe vedendo Flora, "Flora, ciao."

"Ehi." Salutò la fata con un mezzo sorriso, poi indicò l'abbigliamento di Brandon, "Direi che ha fatto proprio un bel lavoro."

Profumo Di Un Fiore D' InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora