Credo che ognuno abbia il suo modo di star bene

Capitolo 4

*BEATRICE POV*

Rientrai al bar. Finalmente Doriana si era decisa di parlare con Marco. Mi son seduta con loro e li feci finire di parlare.

"Eccomi ragazzi! Scusate ho appena avuto un appuntamento per un colloquio per domani mattina. Non speravo di trovare qualcuno che mi contattasse per offrirmi un lavoro. Dory vieni con me? Sai Marco spesso lei mi ha portato fortuna quando dovevo fare verifiche o interrogazioni. Magari questa volta mi prendono a lavorare seriamente e non più come stagista"

Ci mettemmo tutti e tre a ridere.

"Cerro che ti accompagno! Ma prima veniamo qua: Marco ci ha invitate a prendere qualcosa. A che ora hai l'appuntamento?"

"Alle 10. Di solito durano un ora i colloqui"

"ah ok va bene. Così posso prendere il primo treno per Pisa, che è alle 12:15"

Notai che Marco fissò sbasito Doriana. Sicuramente, sapendo com'è, si è dimenticata di dirgli che si stava trasferendo da Pisa a Milano e che ci sarebbe voluto un mese prima che le cose si fossero sistemate.

"Come mai Pisa?" Chiese Marco. Avevo intuito. Non aveva detto nulla.

"Son di Pisa io ma sto per trasferirmi a Milano. È sempre stato uno dei miei sogni" disse la mia amica, senza esitare. Non si era fatta prendere dal panico.

*DOPO UN MESE *

In questo ultimo mese ne sono successe di cose. Prima di tutto mi hanno presa a lavorare in un'azienda pubblicitaria. Sono stata ammessa alla scuola di cinema. Mi sarei trasferita insieme a Doriana, che non vedeva l'ora di dirmi una cosa davvero importante. Avevamo preso una casa insieme e appena entrai vidi Marco. Sia io sia lei avevamo il suo numero di telefono ma non capisco cosa ci faccia qua. Non che mi dispiaccia ma era solo una curiosità.

"Marcooo! Che bello rivederti! Ma cosa co fai qua?" Gli chiesi entusiasta.

"Bea! Ma come? Non hai capito che sono il vostro vicini di casa? Di sopra ci sono pure gli appartamenti di Peter e Davide" mi disse.

Come? Peter abita sopra di me? Non ci potevo credere. Il mio cuore iniziò a battere più forte.

"Che ne dite se stasera mangiamo tutti insieme: io, voi due, Peter e Davide?" Ci propose Marco.

Così accettammo l'invito senza esitare un momento.