*DORIANA POV*
17 novembre.
Le prime tre date erano andate alla grande, ho provato sensazioni bellissime. Stasera c'è la seconda data di Milano. In questa data c'erano tutti i miei amici: Simo, Caro, Rita, Katty, Aurorina, Sara, Samu, Gio, Francy, Mire... Insomma le persone a cui volevo bene. Senza farmi riconoscere vado da loro a fare la fila fuori dal Mediolanum. Abbiamo riso come dei matti, abbiamo provato a fare i cori, uno scherzo dove Simo indicava un punto a caso del palazzetto urlando "Raga Marco" con tanto di video postato sul gruppo dell'esercito. Momenti indimenticabili! Verso le 18:30 mi avviai dentro per le prove generali.
Ore 20:05. I Bamboo entrano in scena e aprono il concerto. Mezz'ora di musica stupenda fatta con degli strumenti più improbabili: da un frullatore a immersione a dei tubi, da un cartello stradale fino ad arrivare al Babbo Natale che dice "Oh oh oh Merry Christmas" e alla chitarrina dei bambini che suona la canzone Nella vecchia fattoria. L'esercito sembra impazzire per lo show: in effetti sono veramente favolosi.
Ore 21:10. Si entra in scena. Si abbassarono le luci e si cominciò. Si parte con Ti ho voluto bene veramente, i due maxi schermi si aprono e Marco inizia a cantare. Mentre canto vedo i miei amici in prima fila che urlano come matti, cantano, ballano, ridono e piangono. Poi guardando più in la vedo Andrea, ieri per fortuna non l'ho visto. Da lì ho tirato fuori il meglio di me. Si va avanti tra Esseri umani, Non passerai, Pronto a correre, In un giorno qualunque e poi i tanto attesi inediti partendo da Sai che poi Onde e Se imparassimo. Mentre Marco canta e suona la chitarra sulle note di I got the fear si taglia il polpastrello del dito indice e iniziò a ridere.
"Sto sanguinando, non sono mica fatto di legno, qualcuno mi porti un cerotto per favore!" disse facendo ridere l'esercito.
Così mentre aspettava si mise a presentare la band, ma questo cerotto non arriva e continuando a ridere disse "Io continuo a sanguinare me lo portate un cerotto o un fazzoletto prima che muoia?"
Così finalmente Ballarin gli passa un fazzoletto e si avvolse il dito. Lo show continua alla grande poi Marco fa un discorso bellissimo all'esercito.
"Ragazzi se qualche volta mi vedete in silenzio non vi preoccupate: io sto godendo"
A quelle parole scoppia il delirio: tutti che urlano e applaudiscono. E' stato un momento meraviglioso. Arrivò il momento in cui Marco si mette in secondo piano e lascia spazio a me, Yvonne e Barbara, momento dedicato a tutte le donne. I miei amici partono con i loro cori, gli sorrido e mi fermo davanti a loro a fargli urlare Freedom. Il concerto stava per concludersi così sulle note di Io ti aspetto si scatena tutto il palazzetto, Marco invita tutti ad alzarsi in piedi e a ballare. E' uno spettacolo pazzesco. Al ritornello i due cannoni posti ai lati del palco sparano i coriandoli per aria che fluttuano cadendo tutti sulle teste dei ragazzi in parterre. Siamo giunti alla fine, parte la base di Guerriero, Marco si infila la maschera, la felpa con il cappuccio e si mette a suonare il tamburo. E' uno spettacolo fantastico, le luci, gli effetti speciali... Finito di cantare salutiamo il pubblico e scendiamo dal palco. Ma lo spettacolo non è ancora finito: mancava l'omaggio a Bob Marley così risalimmo sul palco insieme ai Bamboo e cantammo l'ultima canzone. Ringraziammo tutti, facemmo l'inchino di rito e con un po' di tristezza scendemmo dal palco. Andai in camerino, presi il giacchetto e corsi fuori a prendere i miei amici e festeggiare con loro. Gli feci conoscere tutta la band, i Bamboo, Marta, Iaia, Nico, Bea e infine Marco. Fecero un sacco di complimenti a tutti, presi le bottiglie di spumante che avevo comprato a insaputa di tutti e festeggiammo questa magica serata! Salutai imeie amici e io, Marco, Peter e Bea ci avviammo verso l'uscita.
"Ragazzi siete stati magnifici!"
"Grazie Bea, tu con la tua scenografia hai fatto un lavoro magnifico"
"Grazie Marco, come va il dito?"
"Bene, mi fa un po' male ma tutto ok"
"Amore sei stato magnifico"
"Anche tu amore sei stata fantastica"
Sento urlare il mio nome, mi guardai intorno e... Oh no lui...
"Ciao Dory, wow sei stata fenomenale"
"Ciao Andrea, sai che per diventare così brava mi sono data a Marco? Puoi confermare?"
Così intervenne Marco.
"Ah quindi sei tu quello che ha scritto che Doriana o era raccomandata o si era data a me? E sei anche tu quello che le ha messo un sacchetto di carta in faccia perché era brutta?"
"Si e mi vergogno di tutto"
"Anche di aver provato a baciarla?"
"E perché dovrei Marco? Mica è fidanzata! Lei mi ha detto di si ma non le ho creduto perché non ha voluto dirmi il nome"
"E certo che non poteva: è la mia ragazza, quindi lasciala in pace"
Andrea guardò Marco e poi guardò me.
"Ecco perché dicevi di non potermelo dire. Doriana, Marco perdonatemi"
"E' Doriana che ti deve perdonare, per me va tutto bene finché non ci provi nuovamente"
"Si Andrea sei perdonato perché io credo negli esseri umani, nell'amicizia e nell'amore che ha vinto, vince e vincerà"
"Grazie Dory"
"Dai Marco andiamo"
così andai via, salii sul van e presi il telefono. Avevo voglia i non pensare a niente così mi misi a giocare a Zombie tsunami. Salirono anche gli altri e ci avviammo verso casa. Arrivati a casa Marco mi prese in braccio e mi portò nel letto.
"Ehi amore che hai?"
"Amore vedi Andrea mi ha fatto riflettere... E ha ragione. Io non sono diventata la tua corista solo perché sono la tua ragazza e non perché me lo sia meritata"
"Amore ma cosa stai dicendo? Tu meriti questo lavoro più di qualsiasi altra persona. Ma la reazione dell'esercito quando vi ho lasciato cantare Freedom? Anche quella è dovuta al fatto che stiamo insieme? No amore perché nessuno lo sa, ti adorano, quindi smetti di dire queste cavolate e non pensare a quel coglione"
"Grazie amore ti amo"
"Ti amo anche io"
Così stanchi morti ci addormentammo.
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Credo che ognuno abbia il suo modo di star bene
FanfictionDoriana e Beatrice: una vera amicizia nata grazie alla stessa passione. La musica. Quella di Marco Mengoni. Le due vivono la loro solita vita fino a quando non gli succede qualcosa che gli cambierà per sempre il loro "trambusto" quotidiano