Capitolo 12

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*DORIANA POV*

Uscita dallo studio c'era subito Marco ad aspettarmi con la sua Triumph nera bellissima ad aspettarmi, infilammo il casco e salimmo su. Eravamo all'incrocio prima di casa quando un auto ci venne addosso. Da lì il nero, non vidi più niente. 

Ho un mal di testa terribile e non riesco a muovere il piede. Marco, dov'è Marco? Mi svegliai di colpo e mi ritrovai in ospedale. Che è successo e perché sono qui? Girai piano la testa perché il dolore è allucinante, vidi Marco che è vicinissimo a me ma si è addormentato. Gli accarezzai la testa e si svegliò. Era pieno di graffi.

"Amore ma che è successo? Che ci facciamo qui?" gli chiesi.

"Amore non ricordi niente? Abbiamo avuto un incidente vicino casa, hai picchiato la testa e a quanto hanno detto i dottori ti sei fratturata la caviglia ma stai bene"

"Oddio Marco, amore e tu come stai?"

"Amore tranquilla, sto bene, ho solo qualche graffio"

Vidi Peter e Bea fuori dalla stanza. Lui entrò nella stanza ma lei tirò dritto.

"Peter perché Bea non è entrata? E' arrabbiata con me?"

"Ma no Dory, come potrebbe! E' andata a parlare con i dottori, adesso arriva. Piuttosto che è successo?"

"Un coglione è passato con il rosso. Siamo fortunati ad essere ancora vivi e ad essersela cavata con qualche ammaccatura. Sto stronzo andava forte e non si è nemmeno fermato ma è scappato. Per fortuna nella macchina dietro dietro di noi c'era una ragazza, che oltretutto è pure una fan, ci ha aiutato lei, ha chiamato l'ambulanza ed è venuta con noi qui. L'ho ringraziata e gli ho regalato un pass per il concerto. Era il minimo che potessi fare per sdebitarmi. Mi ha pure chiesto chi era Dory. Amore per la tua privacy ho detto che eri mia cugina" intervenne Marco.

"Tranquillo amore va bene così"

"Cavolo ve la siete scampata per il rotto della cuffia, sei almeno riuscito a leggere la targa?"

"Si me lo sono fatta scrivere dalla ragazza, ma non mi interessava tanto, avevo paura per lei: era lì per terra priva di sensi e non riuscivo a svegliarla. Per fortuna è una guerriera e grazie a Dio sta bene"

"Si a parte questo dolore lancinante alla testa e che non posso muovere la caviglia va tutto bene"

Finalmente arrivò Bea.

"Patatina mi hai fatto prendere un grosso spavento. Per fortuna i dottori mi hanno detto che domani potete uscire dall'ospedale. Oggi dovete rimanere perché vogliono tenervi sotto osservazione per 24 ore. Sai la botta l'avete presa forte"

"Dai ragazzi andate, è tardi, non vi preoccupate per noi tanto siamo qui. Dory non si può muovere, io qui da sola non la lascio, quindi domani ci trovate qui"

"Si dai Bea andiamo. Sono le 11 tra poco. Tanto vengono a dirci che dobbiamo andarcene perché l'ora delle visite è finito"

"Sisi va bene. Mi raccomando: voi due guarite presto che domani dobbiamo mangiare tutti insieme a casa"

"Va bene Bea promettiamo che io e Dory ci rimetteremo prestissimo. Buonanotte"

"Buonanotte raga"

Così andarono via e rimasi sola con Marco.

"Che me la ricanti 'Guerriero' amo?"

"Aho che semo diventati romani tutto 'nsieme?"

Cominciammo a ridere tutti e due e poi cominciò a cantare 'Guerriero' . Si sdraiò accanto a me e si addormentò abbracciato a me. E' bello anche quando dorme, sembra un angelo, un angelo con i capelli scuri e gli occhi color nutella. A volte mi chiedo come fa a stare con me, lui alto, magro bello, famoso, dolce e gentile mentre io ero alta circa 1.65 m, ero cicciottella e soprattutto ero una ragazza come le altre. Non ero famosa come lui, non ero ricca, non avevo delle gambe lunghe e snelle da mostrare. Non che mi vergognassi delle mie gambe ma non amavo mostrarle. Mi avvicinai piano piano alle sue labbra e lo bacia, non mi importava più niente del mio fisico, che non ero bella lo sapevo ma Marco mi amava così com'ero, così lo abbracciai anche io e mi addormentai.

Credo che ognuno abbia il suo modo di star beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora