11. Draken

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L'espressione assonnata di James muta in uno sguardo assassino quando i suoi occhi passano in rassegna i nostri corpi semi nudi. «Dove diavolo siete state!?» non ho tempo adesso per spiegargli. Afferra le chiavi senza aggiungere altro, le mie sensazioni mi stanno travolgendo.
«Salite in auto, ora.» la sua voce è dura e piatta. Non faccio che pensare 'poliziotto', si sta esattamente comportando da bravo agente del Dipartimento.

«CHE DIAVOLO STAVATE FACENDO LA FUORI DA SOLE!?» urla per la decima volta. Lia trema sul sedile dietro al mio mentre alzo gli occhi al cielo. Ci sta facendo la sua solita ramanzina da padre preoccupato e iper protettivo ma in fondo, me l'aspettavo. La sua Audi nera sfreccia nella notte.
Questa volta è più arrabbiato del solito. Ha chiamato due pattuglie, due uomini hanno risposto. Ci avrebbero raggiunto sul posto all'incirca dopo venti minuti.

Non ho mai preso parte a queste cose e ammetto di avere ancora un po' di adrenalina in corpo, sono elettrizzata. «Ci è venuta voglia di correre, siamo nel nostro territorio. Non pensavamo di andare incontro a una cosa simile.» alzo le mani in segno di resa. Con James c'è poco da fare quando è in queste condizioni. Mi fulmina con lo sguardo. Ahi. Non promette niente di buono. «Solay adesso devi dirmi tutto, senza tralasciare il minimo dettaglio. NEANCHE IL PIÙ INSIGNIFICANTE DEI PARTICOLARI!» odio quando mi si urla in faccia ma obbedisco.

«Stamattina sono uscita sul retro della scuola per prendere una boccata di aria, ho sentito qualcosa.» si volta verso di me improvvisamente. «Ma si è attenuata subito e non ci ho dato peso. Dopo il Lion, circa due ore fa, ci è venuta voglia di correre. Non abbiamo rischiato, siamo state sui tracciati.» più o meno.

Finalmente torna a guardare la strada. «Stava andando tutto bene fino a quando non l'ho risentita, l'ho fiutata, quella sensazione macabra. Mi ha condotta fino a qua. DOVEVO CAPIRE!» alzo di qualche ottava la voce. Non aggiunge altro. «Lia è rimasta indietro, non volevo metterla nei guai.» il suo sguardo si addolcisce.
Ma non è ancora finita. «Ho visto qualcosa, una creatura con zanne affilate e occhi viola..» ripesco l'immagine nella mia testa trasmettendogliela. James sussulta.

«..due cadaveri ai suoi piedi.» rabbrividisco, le mie mani tremano al solo ricordo delle emozioni della mia lupa. Paura, stupore, confusione. Quell'immagine mi da la nausea.

«Continua.» mormora James senza inflessione nel tono di voce. «Non so come quell'essere abbia avuto paura di me, è fuggito.» ammetto. «Ho cercato di sentire, ascoltare la foresta ma tutto era avvolto in un silenzio spettrale Fino a quando non ho provato una sensazione di pericolo immensa, sono tornata a casa a gambe levate.» raddrizzo la schiena intorpidita da quei maledetti sedili in pelle. 

Rivivere dentro la mia mente tutte quelle sensazioni compromette anche il mio stato fisico e so che James non ha ancora finito. «Non hai sentito niente!? Qualche rumore strano? Qualche picco improvviso di energia?!» domanda dopo un attimo di pace e quiete. «Rumore no, puzza si, era come..» ripescare gli odori da umana non è così semplice. «..zolfo, cenere, sangue.»

James perde il controllo dell'auto sterzando bruscamente, schiaccia il freno e per un soffio riesce a riportarci in carreggiata. Lia emette un grido che si blocca quasi subito.
«Cosa stai facendo!?» mi sta spaventando a morte ma non posso urlare contro a mio padre!
«Sei sicura Sol? Hai sentito qull'odore?!» domanda preoccupato e più bianco in volto di quanto sia di solito. «Ricordo perfettamente.» la sua espressione si incupisce ancora di più.


Non ha mai dubitato delle mie parole, forse ho sottovalutato tutta la questione. Porta la ricetrasmittente alle labbra. «Dipartimento? Qui 9183, James, voglio Ghelet al parcheggio della Hight tra meno di mezzora. Sono tornati.» sono tornati!?
«Cosa diavolo stai dicendo?» mormoro. Ripreme la ricetrasmittente. «Avvisatelo che si tratta di un draken in stadio avanzato di sviluppo.» per tutto il tempo i suoi occhi sono rimasti fissi nella notte.

OLTRE OGNI CONFINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora