22. Scappa, salvati!

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James è già partito quando mi alzo dal letto, probabilmente perché il notiziario ha appena annunciato alle mie orecchie la sparizione dell'ennesima ragazza: la quarta.
Non so come il Dipartimento stia gestendo la situazione ma sicuramente stanno facendo troppo poco per impedire tutto quello che sta succedendo.

Guardo mia sorella che stranamente è meno allegra del solito. Ei che hai?
Sobbalza spaventata ma non apre nemmeno le labbra, non ci prova neanche. Lia che ti prende? Me lo vuoi dire o devo entrare nella tua testa!?

Una nota di malinconia oltrepassa i suoi occhi, mi sta nascondendo qualcosa è così chiaro. È così nervosa che potrei tagliare la tensione con un coltello. Le poso una mano sulla spalla abbracciandola. Puoi dirmelo, puoi dirmi tutto lo sai vero?

Non so se glie l'ho mai detto, ma lo penso davvero. «Stanotte io..» STANOTTE!? Sta tergiversando, non riesco ad aspettare che si inventi qualche scusa sciocca.
«Lia.» mi sto incazzando. «..okay okay..» alza le mani in segno di resa. «..te lo dico ma smettila di oppressarmi così. Mi stai davvero mettendo ansia.»

Mi accomodo di nuovo sulla seggiola a qualche passo da lei. «Ti ascolto.»
Si osserva le dita confusamente. «Stanotte ho..» deglutisce. «..stanotte ho sognato Adam ma non sembrava lui. Non so come spiegarlo.» okay non ci sto capendo un bel niente.
«Hai sognato Adam? E questo ti turba?»
«Si io..» alza gli occhi al cielo. «..aveva.. aveva gli occhi viola. Mi è saltato addosso e mi ha morsa.» sbarro gli occhi per qualche istante.

«Ti ha morsa?» due secondi e collego il tutto. «Merda.» mi scaravento su di lei. «Alzati!» è un ordine e non ammette un no come risposta. Le tolgo la maglietta strappandola ed eccolo li. DANNAZIONE. «Io lo uccido.» mi osserva confusa.

I suoi occhi si riempiono di lacrime. «Cosa..»
«No ferma, è stato infettato okay? Ti ha morsa, rischi di morire.» sto tremando dal nervoso. Vorrei andare diretta da Adam è staccargli la testa ma mia sorella potrebbe morire da un momento all'altro. «Dimmi esattamente cosa hai pensato di sognare.» perché è evidente che non si trattasse di un sogno. «Te l'ho detto, poi mi sono svegliata nel bosco e ti ho vista correre.» ammette arrossendo. Allora non era un sogno nemmno il mio.

Spalanco le labbra ma non ho molto tempo per pensarci adesso.

Il morso è infetto.

Verbena. La afferro, da quando sono stata morsa Mandy la tiene in casa a portata di tutti anche se James non sembrava esattamente d'accordo.
«Premila sulla ferita.»
«Okay.» storce il naso per la puzza.
«Guarirari okay? Ma oggi resti a casa, devi riposarti.» per la prima volta non cerca di corrompermi. «L'hai detto a James?»

Scuote la testa. «Sai che dovrò farlo, i Culligan devono saperlo e..» Adam morirà o per mano loro o per la mia. Ormai non è più un lupo. «Stasera gli parlerò.»

Capisco come si sente, il dolore che prova. «Ora riposati.» aspetto che si addormenti sul divano prima di prendere la porta e dirigermi verso la scuola.
Non faccio in tempo ad arrivare al mio armadietto che un odore familiare mi avvolge e due possenti braccia mi alzano da terra per qualche istante. «Eliah..»
«Mi sei mancata lupa.» mormora posandomi un flebile bacio sulla spalla ammaccata. «Ho saputo.»

«Fortuna che James era li.» già. «Devo parlarti.»
I suoi occhi si fanno subito bui. La campanella suona interrompendoci. «Più tardi.» mormora sorpassandomi. «Al parcheggio in pausa pranzo.» mormoro prima che superi l'angolo in fondo al corridoio. So che può sentirmi. 

Quando finiscono le lezioni sgattaiolo sul retro della scuola senza farmi vedere. Eliah è già li ad aspettarmi. Nello stesso istante in cui apro la porta che da sul parcheggio posteriore un intenso odore di zolfo mi riempie le narici. Che schifo. Ci sono tracce di quel coso ovunque, bava verde lasciata su macchine, muri e anche a terra.

OLTRE OGNI CONFINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora