15. #Sogni o realtà?

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Sono un vampiro piuttosto disturbato.

È arrivato il momento di  ammetterlo. Non posso continuare a dare la colpa alla  mia natura per il mio carattere egocentrico e da completo, perfetto,  stronzo. Certe notti non riesco nemmeno a chiudere occhio, la mia mente  vaga chissà dove. Altre invece mi sembra di addormentarmi pacificamente e  col senno di poi invece mi ritrovo a camminare per la foresta: a volte  infreddolito, altre arrabbiato, altre confuso e non capisco mai se si  tratta di sogni o della realtà. Così come accade in questo istante.

L'aria è già bella  fresca, anche se non soffro il freddo come gli umani sento le braccia  sferzate dal vento gelido. Per fortuna prima di addormentarmi ho  indossato un maglione piuttosto pesante per far fronte a queste  'complicazioni'. Mi guardo intorno cercando di capire dove sono finito.  Qualche metro più avanti riconosco un enorme cipresso. È storto, con un  enorme taglio nel tronco. «Devastato quanto me..» mormoro mentre  tocco l'albero proprio in quel punto.

Una dolorosa ferita. Chissà quanto  ha sofferto.

La foresta mi piace, gli alberi mi piacciono, mi fanno sentire a mio agio. Come se appartenessi più a loro che al mondo umano. La mia metà nascosta emerge. L'anima delle mie origini si fa sentire sempre più forte.

La mia instabilità è  dovuta al mio passato. Un passato che cerco sempre di dimenticare ma che, allo stesso tempo, ricordo fin troppo bene. Ho abbandonato da tempo la voglia di essere normale, vivo in una sorta di stato di accettazione confusa.

Ma sempre, tutto le volte in queste notti, i miei ricordi riaffiorano come lame. Odio essere metà e metà. Ho odiato ancora di più tutte le false speranze che mi portavano a crederci ogni volta. Vicini alla soluzione e poi di nuovo lontano anni luce. La verità è che nessuno si spiegherà mai cosa io sia e va bene così.

Sei il frutto di un unione speciale.

Mi viene il vomito al ricordo di quella dannata frase che James ripeteva tutte le sante volte.

Non è complicato, in realtà io sono un ibrido. Solo che questa parola a un bambino di dieci anni fa paura, ai suoi amici ancora di più e ai genitori degli altri ti rende odioso.

Tuttavia mi ritrovo ora ad esere uno dei vampiri più forti mai esistiti e la cosa ha i suoi pro e contro.

Pro numero uno: tanti mi credono un fantasma. Morto in un incendio tanto tempo fa.

Contro numero uno: pensano che io sia un abominio ma in effetti non è poi così cattiva questa definizione. La gente ha paura, i non umani hanno paura.

Pro numero due: la gente ha così paura che mi gira alla larga. Il che mi fa solo che piacere in realtà, sono piuttosto solitario.

Contro numero due: mi definiscono 'senza cuore' tecnincamente è esatto sono pur sempre un vampiro ma.. purtroppo inaspettatamente possiedo un anima e anche un cuore che non batte.

Pro numero tre: sono così forte perché non sono stato trasformato da vampiri ma sono nato dall'unione di due individui completamente diversi ma forti, adulti e ben piazzati.

Com'è possibile!?

Contro numero tre: mio padre era un vampiro anziano. Ottocentosessanta anni di storia nella sua testa. Morto per salvarmi la vita. Mia madre.. beh mia mamma era una lupa.
Super iper protettiva, attenta a tutto, quasi soffocante ma la miglior madre che un mezzo lupo mezzo vampiro potesse desiderare. Voleva solo la mia felicità.

La loro unione come nei peggiori e patetici cliché non fu ben vista. Perfino quelli che dovrei chiamare 'nonni', che tra l'altro sono ancora vivi, hanno voltato le spalle alla famiglia.
Tutto questo si riduce a una fatidica notte d'inverno.

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