25. Duro lavoro

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6.45 a.m.

Sbuffo levandomi le coperte di dosso, ancora in pigiama scendo le scale. Sento un buon profumino arrivare dalla cucina e scoprendo che sono l'ultima come al solito.
James è di pessimo umore. «Allora ti vedrai con Samuel stamattina?» annuisco. «Bene.»

Afferro le fette biscottate e riempio il piatto, prima di fare la stessa cosa con i biscotti. Mandy mi osserva confusa. «Sia mai che mi venga voglia di mangiare qualcuno stamattina..» per fortuna la mia battuta li fa ridere.

«Beh ora vado..» raggiungo nuovamente la mia camera. Una tuta, semplice, nera. Credo sia il caso per ciò che devo fare. Afferro lo zaino riempiendolo con una felpa e altri vestiti pesanti. Una canotta e i pantacollant, visto che distruggerò senz'altro questa bellissima tuta. «Che palle..» apro la finestra calandomi al suo esterno. Raggiungo gli alberi prima di trasformarmi.

I muscoli si muovono, mentre le ossa si plasmano senza dolore. È quasi una passeggiata di piacere. Fiuto l'aria, individuando vari odori fino a trovare quello che mi interessa. Corro a perdifiato per diversi chilometri finchè il suo odore non mi invade. Miele.. scarto a destra su un sentiero poco battuto. Ed eccolo li, se fossi umana potrei toccare con mano la scia del suo odore.

Trovato stronzo.

Svolto a sinistra bruscamente prima di rallentare la corsa e trotterellare. Ogni volta che divento lupa qualcosa della tua parte umana viene cancellato.

Mi trovo in una piccola radura che non ho mai esplorato. Gli odori intorno a me mi fanno sentire elettrizzata. Nuovi profumi, animali non conosciuti. Seguo l'odore di Samuel anche se la mia mente è distratta da prede e possibili banchetti imprevedibili.
Poi i miei occhi si posano su qualcosa di umano. Sul vampiro. Lo osservo con le orecchie ritte. C'è qualcos'altro. Un fiume. Dall'altra parte della radura dove si trova Samuel c'è un piccolo corso d'acqua. Tutt'intorno gli alberi fanno da padroni incontrastati, nascondendo quel piccolo angolo di paradiso.

Il vampiro si accorge di me quando sono ormai a una decina da lui. Se l'avessi attaccato sarebbe morto. Si volta sorridendomi «Ben arrivata.. lupa.» fa uno strano effetto sentire la sua voce quasi amichevole.

Non mi trasformo, muovo appena le orecchie. Lo osservo mentre alza un sopracciglio e scende verso il fiume. È questo che vuole fare? Un bagno!? Non sono qua per giocare. Agito le orecchie mentre mi osserva.

«Sicura che non ti va un bagno? Puzzi di cane.» bastardo. Ringhio in risposta. Mi acquatto a terra. Non ho intenzione di avvicinarmi.
Samuel rimane in ammollo per un buon quarto d'ora. Ad ogni suo movimento brusco o rumoroso le mie orecchie si piegano in avanti.
Le gocce d'acqua invadono ogni angolo della sua pelle, scivolando lungo il suo corpo grazie alla forza di gravità. È davvero ben messo. Sembra una sorta di statua greca risalita dall'acqua.
Giovane e potente. L'acqua non impedisce più al suo profumo dolce di raggiungere il mio naso.

Dolce e ammaliante. Come una serpe. Un viscido vampiro.

Osservo i suoi muscoli tendersi per afferrare l'asciugamano a terra prima di passarselo tra i capelli scuri. I vestiti gli aderiscono perfettamente al corpo, bagnati e scuriti dall'acqua. Non riesco, per quanto mi interessi, a staccargli gli occhi di dosso.
I suoi occhi cercano i miei. «Trasformati.» già mi da ordini!? Partiamo male. Ringhio di nuovo. Non mi fido di lui.

«Okay..» fa una piccola pausa. «..la prima parte di questi allenamenti, che saranno pochi spero, sarà fisica. Sfiancante e anche..» fa un piccolo sorrisetto malizioso. «..eccitante.»
Mi paralizzo all'istante, non riesco a credere che l'abbia.. oh ma certo. Samuel intende studiarmi.

Rilasso i muscoli facendo un profondo respiro.

«Voglio vedere cosa riesci a fare visto che senti il mio odore e la cosa è alquanto..» alza gli occhi al cielo. «..snervante per me.»

OLTRE OGNI CONFINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora