19. #Salvarla

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Eliah mi sta osservando, faccio un cenno nella sua direzione come se mi fossi appena svegliato da una sorta di stato di trance. «Muoviti pivello!» mi prende in giro sorridendo.

Si gioca.

Il lupo mi studia, forse sto esagerando ma avermi dato del pivello non fa altro che aumentare il mio ego e spingermi a giocare bene. Ho messo a segno un ottimo tiro con una forza notevole, per non destare sospetti nel lupo mi piego su me stesso boccheggiando mentre le mie mani si posano sulle ginocchia. «Cavoli che fatica..»

Si avvicina. «Non me l'aspettavo..» commenta. «Cosa!?» sbuffo buttando fuori l'aria. «..sei davvero bravo amico!» per la prima volta mi fa un sorriso sincero. Indugio qualche istante prima di afferrare la sua mano e aiutarmi a raddrizzarmi.

Beh per lo meno so mentire bene.

Se davvero non si è ancora accorto di chi io sia in realtà mento proprio bene. L'arte della menzogna. O essere fifone, per paura.

Scaccio il pensiero che si è formato nella mia testa, sopporto poco l'idea di essere metà animale ma sono altrettando certo che si tratti proprio di questo. Ogni tanto il mio lupo tenta di emergere, rendendomi suscettibile e estremamente antipatico.

Un rumore attira la mia attenzione, una presenza assai gradita nella mia testa. È lei, è la lupa.
L'istinto mi porta a raggiungerla velocemente anche se lo sguardo di Eliah è prorompente alle mie spalle. Sei geloso eh lupo!?
Ritrovarmi davanti a lei, alla luce del sole mi rende quasi nervoso. «Sono Samuel.» è l'unica cosa sensata che riesco a dire. Sembro proprio un coglione alle prime armi.
Mi fissa per qualche secondo in cagnesco prima di rivolgermi un sorriso falso, insulso. Non è ciò che volevo ma pazienza. «Solaya.» mormora scazzata alzando gli occhi al cielo.

«Beh..» mi gratto il collo. «..piacer..» qualcosa, qualcuno, interrompe la mia frase prima che riesca a finirla gentilmente. «Samuel vieni, faccio il circuito insieme!» Melania.

La sua voce scoppiettante sta davvero diventando una tortura per le mie orecchie. Credo di aver appena visto un paio di sguardi infuocati tra le due.

Se non fossi un vampiro con manie di estremo protagonismo sarebbe anche divertente.

«Sai anche a me piace il calcio.» ops. Non la sto ascoltando. «Scusa?»

«Si ho detto che faccio la cheerleader.» ripete confusa. «Ma..»
«Samuel!» Eliah ci interrompe. Beh grazie mille lupo. «Devo andare.» con una scrollata di spalle la stacco dal mio braccio e lei rimane li impalata, si agita per qulache istante e assomiglia più a una gatta morta che una cheerleader.

Ogni tanto gli occhi della lupa sono su di me e io la ignoro. Non posso farmi scoprire. La lupa rossa accanto a lei attira la mia attenzione per qualche istante. Non hanno niente a che vedere l'una con l'altra eppure sono corrotte da una tale complicità che quasi mi danno fastidio.
Mi concentro giusto per scoprire di cosa stanno parlando.

Non è il mio tipo.

Distrattamente sorrido incontrando il suo sguardo. Lia mi saluta sorridendo e io ricambio quasi automaticamente il suo gesto.

Eppure non l'avrei mai detto, qualcosa quella notte nel vicolo mi ha fatto quasi pensare che le fosse piaciuto. Beh gli animali sono così.. imprevedibili.
Sono distratto, così distratto che finisco addosso a uno dei ragazzi cadendo a terra. Gli altri ridono e io mi rendo subito conto di non sentire più la presenza della lupa.

Nemmeno i miei occhi la trovano.

Dove diavolo sei finita?!

La puzza di zolfo coglie di sorpresa le mie narici facendomi sussultare.

OLTRE OGNI CONFINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora