Continuiamo il nostro amore

Capitolo 27 ❤️

Mia

Tra poco partiamo per tornare a Milano. A Parigi sono stati 4 giorni molto romantici. Ho cercato di dimenticare ciò che mi ha fatto Luca per godermi la vacanza, poi mi è stato vicino quando stavo male e ciò mi ha fatto molto piacere.

Sento i passi di Luca nel corridoio dell'albergo e apro la porta per permettergli di prendere l'ultima valigia e portarla giù.
Quando si allontana nuovamente mi guardo in torno per assicurarmi di non aver dimenticato nulla e inizio a guardare se ho lasciato qualcosa dentro i cassetti.

In uno di essi trovo un foglio .
Lo osservo meglio e noto che è dell'ospedale, ma ci deve essere un errore, c è scritto che la visita di Luca è stata negativa e che sta peggiorando .

Luca mi ha detto una bugia ? non ci posso credere .
Leggo più e più volte le scritte sul foglio e man mano divento sempre più incredula.
Mi convinco mentalmente che questo foglio è sbagliato inventandomi scuse improbabili.

Sento il rumore della chiave che entra nella serratura della porta e mi piazzo di fronte alla porta con le mani incrociate al petto imbronciata.

Lui mi guarda stranito e ride chiedendo << cos'e quella faccia ?>> 

<< Luca io non sto scherzando >> dico secca e lui diventa improvvisamente serio .

<< sicuro che la tua visita dell'altro giorno sia andata bene ? >> dico mostrandogli il foglio .
Lui va in panico, mi guarda e non risponde .

Lo guardo insistente per incitarlo a parlare e lui cerca di difendersi con << non è come credi>>

<< eh a cosa dovrei credere ? >> pronuncio acida.

<< Mia ti posso spiegare !>> tenta e io incrociando le braccia al petto emetto un fastidioso << dai spiegami >>

Inizia a squillargli il telefono quindi risponde e si allontana.

<< ecco lo sapevo >> dico esasperata prendendo la mia borsa a tracolla, poi lo seguo fuori dalla stanza .

Scendiamo mentre lui continua a parlare al cellulare.
Vedo il taxi fermo davanti all'hotel e ci entro dentro supponendo sia il nostro.
Mi scende una lacrima che asciugo subito per non far vedere a lui che sono triste .
Ma non riesco nel mio intento, infatti cerca di guardarmi in faccia e mi mette una mano sulla gamba che io respingo ovviamente.

<< Mia ascoltami ti prego >> mi supplica.

<< cosa devo ascoltare Luca, altre bugie ?>> chiedo incollerita dalla sua richiesta ma non ricevo risposta.

Arriviamo in aeroporto.
Prendo la mia valigia e attraverso la porta dell'edificio . Mi metto in fila per i controlli e sento costantemente la sua presenza alle mie spalle, che mi fa solo innervosire.

Superati, mi siedo su una sedia in attesa del mio volo. C'è una rivista nella sedia di fianco quindi la prendo e iniziò a sfogliarla .

Luca cammina avanti e indietro di fronte a me e ogni tanto scambia delle chiacchiere con i genitori che ci hanno raggiunti.
Lo osservo, lui non sembra farci neanche una piega sul fatto che abbiamo litigato, e questo mi fa stare ancora peggio .

Non capisco perché non mi abbia detto la verità.
Non è colpa sua se è peggiorato, non mi potevo prendermela con lui, sarei stata molto preoccupata si questo si, ma non arrabbiata come sono ora. .
Forse non si fida di me a tal punto di dirmi in che situazione è la sua salute ma questo punto sarebbe più sensato lasciarci, nonostante ciò mi potrebbe uccidere.