Luca
Della scorsa sera non ricordo più di tanto, dopo aver litigato con Mia per ciò che ha fatto a casa mia, per il fatto che l'ho lascia la da sola, l'ho obbligata a seguirmi in discoteca.
Infatti avevo organizzato una serata con i miei vecchi migliori amici. Ho passato con loro tutta la sera a divertirmi, bere e ballare, non badando minimamente a Mia e ora mi sento dannatamente in colpa.
Posso dire solo che mi ricordo di averla ritrovata a dormire ubriaca marcia sotto un albero fuori al locale. Del resto ho immagini sfuocate e confusionarie, ma so che lei ha passato tutta la notte in bagno a vomitare e ora che ormai sono le sette del mattino continua a dire che non si sente bene.Mi inginocchio di fianco a lei in bagno e lei alza lo sguardo guardandomi con i suoi occhioni che mi fanno provare pena per lei e mi si stringe il cuore. Ha il viso pallido e magro e i capelli tutti disordinati.
<< vuoi che vada a farti preparare un tè ? >> le sussurro.Non risponde e abbassa il viso. Lo prendo come un sì quindi corro giù nella zona colazione e ringrazio il cielo quando trovo già le macchinette accese per prepararle un the.
Dopo il beep che mi indica che posso prelevare la bevanda glielo porto in camera . La trasporto delicatamente sul letto e glielo passo.
Inizia a bere qualche goccio poi me lo ripassa .<< non capisco perché hai bevuto cosi tanto ! Non l'hai mai fatto! >> sbuffo perché il vederla ridotta in questo stato fa mi fa stare male .
<< Luca mi hai fatta piangere tutto il pomeriggio e poi alla sera dopo aver litigato mi hai trascinata in quella discoteca affollata di gente che non conoscevo e che non parlava la mia lingua e mi hai lasciata sola per tutto il tempo. Dovevo rimanere seduta per ore su una panca a girarmi i pollici mentre tu te la spassavi ? Dimmi Luca dovevo continuare a deprimermi e pentirmi di aver fatto la mia prima volta insieme a un senza cuore come te ?>>
Le sue parole mi colpiscono come coltelli al centro del cuore. Non può davvero pensare questo.
Sono un coglione forse ho davvero esagerato ieri pomeriggio. Non è colpa sua, lei non sa di Viola e non dovevo prendermela con lei. Mi pento ddi averla lasciata sola in quel luogo che non conosce. È colpa mia, per ogni cosa è colpa mia. Devo farle cambiare idea, non deve pentirsi di ciò che ha fatto, è stata la scelta migliore che potesse mai prendere, e glielo dimostrerò.
<< mi puoi passare il telefono>> mi chiede annoiata e io dopo essermi allungato per prenderlo sul comò glielo do tra le mani.Chiama sua mamma, lo capisco quando pronuncia << mamma >>
Segue un minuto di silenzio poi Mia dice quasi sull'orlo di piangere << no, non sto bene >>
<< ieri sono andata in discoteca e ho bevuto ...>> non riesce a finire di spiegare che corre in bagno lasciando il telefono sul letto .
Lo afferro e cerco di rassicurare la madre << signora ci penso io tranquilla , ora la devo lasciare, ci sentiamo >> metto giù senza aspettare risposta e mi precipito dalla mia ragazza .
Le prendo i capelli per fare in modo che non si sporchino .
Dopo essersi pulita la bocca sussurra senza forze << non ce la faccio più >> poi una lacrima le riga il viso e il mio cuore si spezza. Le asciugo la guancia col dito e l'abbraccio forte per farle capire che non è sola e che l'aiuterò io.<< prova a dormire, vedrai che dopo ti sentirai meglio >> l'aiuto a tornare sul letto e mi sdraio al suo fianco.
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Continuiamo il nostro amore
RomansaCOMPLETA Luca e Mia sono due bambini che giocano con l'amore come fanno tutti da piccoli. lmprovvisamente i loro destini si dividono e solo dopo dieci anni si rincontreranno. Luca torna nella città di Milano dove aveva vissuto da piccolo e finisce i...