UNDICESIMO CAPITOLO

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"Adesso, adesso, tacete, non dite niente; fermatevi.... voglio guardarvi negli occhi.... state fermo così, vi voglio guardare. Dico addio a un Uomo."
( Fëdor Dostoevskij )


E' assurdo quanto tutto sembri più... semplice, se sei ubriaca.
Non dovrei, secondo i dottori. "Potrebbe crearti altre dipendenze" sostengono, ma che ne sanno loro? Quale dipendenza è peggiore di quella dell'amore? Ve lo dico io, nessuna.

"Meredith, dovresti smetterla o ti sentirai male" Mark mi ha fatto da papà per tutta la serata, mentre Liam mi ha incoraggiato. Stasera decido di amare Liam. Io amo Liam. Amerò Liam.

"Chi beve a capodanno beve tutto l'anno?" dico, ridendo. La verità è che non sono poi così tanto ubriaca, direi soltanto su di giri. Mi ci vorrebbe da bere tutto l'Hotel per potermi sentire meglio o non sentire proprio nulla.

Sarò sincera, dopo il terzo bicchiere è stato molto più semplice fare conversazione. Abbiamo trascorso una serata divertente, con il solito Rob quasi ubriaco, una Candice mangiona e le teorie di Sam sul mondo e tutto il resto.

"Ragazzi, si avvicina la mezzanotte" urla entusiasta Jessica. Sorrido, perché vedere tutti così felici, riesce a riempirmi un po' il cuore. Forse ne avevo bisogno.

"Posso parlarti un secondo?"

"Ehm, certo" mi alzo in fretta, approfittandone del fatto che Liam è impegnato con Matt su una discussione abbastanza futile.

Arrivati alla terrazza che da su tutta Seattle, mi volto. E' magnifico. E non parli dello spettacolo che è Seattle. Ma dello spettacolo che mi trovo di fronte.

"Come ti senti?" i suoi occhi dolci mi rivelano quanto è preoccupato

"Quasi ubriaca, ma bene" sorrido "Senti... volevo ringraziarti, sì sai... per oggi" continuo a torturare le mie dita, quasi come se potessi strapparmele.

"Non hai bisogno di ringraziarmi, non potrei convivere con me stesso se sapessi che ti ritrovi sempre così... quando sei da sola" mi si blocca il respiro.
Diglielo, Meredith. Diglielo.

Si avvicina "Meredith, oggi mi hai detto che hai fatto delle cose... che... che se me le dicessi, non riuscirei più a guardarti allo stesso modo" prende una pausa. Una pausa che non ha fine. So cosa sta pensando. Che sono rovinata.

"Cosa hai fatto, Meredith?" lo guardo, occhi negli occhi. Vorrei avere quel coraggio che mi manca e dirgli tutto. Vorrei, vorrei e vorrei. Ma non faccio, mai.

"Non me lo dirai mai, vero?" aggiusta una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio, chiudo d'istinto gli occhi per godermi quell'attimo. Un gesto così semplice ed intimo... così Mark. "Beh, non resta che dirti l'ultima cosa..." mi prende per le mani "Devi sapere solo che ti amo e che farei di tutto per te" vorrei avere le idee chiare, potergli urlare "Ti amo anch'io" senza pentirmene il secondo dopo, vorrei poterlo amare senza sensi di colpa. Senza dolore al petto. Vorrei evitargli quel dolore che so di essere io a causare. Ma non so come.

Cerco di rispondere non so cosa, ma lui mi blocca "No, fammi finire." Si passa le mani tra i capelli e continua "Ti amo, ti amo da impazzire e ti giuro che ho provato a starti lontana... ho provato in tutti i modi a non amarti" sorride "Ad odiarti, se è possibile... ma tu sei un'ossessione." Mi guarda negli occhi "Sì, Meredith. Sei la mia ossessione, il mio desiderio non nascosto... Sei..."

"Ragazzi, sta per scoccare la mezzanotte quindi..." prende la mia mano "Se non ti dispiace, mi riprendo la mia donna" Liam afferra la mia mano e mi tira verso la porta.
Sento quasi il cuore di Mark cadere, frantumarsi, rovinarsi, così come sono rovinata io.

I WANT YOU. (SEQUEL "TELL ME WHAT I WANT")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora