"Li aveva risuscitati l'amore, il cuore dell'uno racchiudeva infinite fonti di vita per l'altro.
Si prefissero di aspettare e di aver pazienza.
Restavan loro ancora sette anni di attesa; e nel frattempo quanto intollerabile dolore e quanta felicità sconfinata! Ma egli era risuscitato, e lo sapeva, lo sentiva pienamente con tutto il suo essere rinnovato, e lei, lei non viveva che della vita di lui!"
( Fëdor Dostoevskij )
"Posso parlarti un secondo?"
"Ehm, certo" si alza in fretta, probabilmente felice di essere sottratta a discorsi che finge di ascoltare praticamente da ore.
Solo io la conosco così bene da capire che ha ascoltato metà delle conversazioni fatte perchè non c'è con la testa. Non c'è da un bel po', probabilmente.
Solo io la conosco così bene da riconoscere ogni sguardo, ogni movimento impercettibile di quelle labbra perfette, quando gli occhi sono troppo stanchi o fingono di star bene, la conosco così bene eccetto per il suo passato.Arrivati alla terrazza che da su tutta Seattle, si volta.
Si volta con gli occhi più belli del mondo, ma troppo tristi.
"Come ti senti?" perché voglio davvero saperlo. Voglio davvero sapere come sta la donna che amo, la donna che vorrei e basta.
Uno stronzo che si è ridotto a dire cose simili, quanto fotte le vita..."Quasi ubriaca, ma bene" sorride, ma so che finge "Senti... volevo ringraziarti, sì sai... per oggi" continua a torturarsi le dita, quasi come se potesse strapparsele, non l'ha ancora capito che noto tutto. Che osservo ogni cosa, purché riguardi lei.
Non me ne fotte un cazzo di nessuno, solo ed unicamente di lei. E lei che continua a credermi un santo."Non hai bisogno di ringraziarmi, non potrei convivere con me stesso se sapessi che ti ritrovi sempre così... quando sei da sola" mi guarda incerta, per un attimo ho creduto che stesse davvero per rivelarmi tutto, ma nulla. Resterà un mistero ancora per molto, ma non ho intenzione di arrendermi.
Non ho intenzione di perderla.
Mi avvicino a quel suo viso magnifico perché, credetemi, sono un uomo e un odore così, e un corpo così... è difficile non fare altro.
Ma cerco di mantenermi lucido
"Meredith, oggi mi hai detto che hai fatto delle cose... che... che se me le dicessi, non riuscirei più a guardarti allo stesso modo" prendo una pausa. Una pausa che non ha fine. Ho così tante cose che vorrei dirle ma ho paura che tutte siano quelle sbagliate ed io non posso permettermi di sbagliare. Non posso permettermi di rovinare tutto.
Continua a dipingermi come un ragazzo perfetto non capendo che è l'unica persona che sia riuscita a farmi diventare un pappamolle.
Provo a forzare la situazione pur sapendo che non otterrò nulla con troppa insistenza."Cosa hai fatto, Meredith?" mi guarda ancora con quello sguardo incerto, ancora con quella lingua tra i denti e ancora con questo odore magnifico. "Non me lo dirai mai, vero?" aggiusto una ciocca dei suoi capelli dietro l'orecchio. Non sapevo cosa fare e questa mi è sembrata l'unica conveniente, dato che almeno mi ha permesso di toccarla.
Lo so, lo so, sto diventando davvero ridicolo."Beh, non resta che dirti l'ultima cosa..." le prendo entrambe le mani, perché non me ne fotte un cazzo se devo aspettare "Devi sapere solo che ti amo e che farei di tutto per te" Prova a rispondere ma non ho finito, voglio dirle tutto come sta. Che l'amo. L'amo dal primo giorno che l'ho vista e probabilmente l'amerò sempre. Sarà sempre parte di me e non mi importa cosa dirà o cosa farà, io voglio lei. Quindi aggiungo "No, fammi finire." mi passo una mano tra i capelli incerto e dico cosa provo da sempre "Ti amo, ti amo da impazzire e ti giuro che ho provato a starti lontana... ho provato in tutti i modi a non amarti" sorrido perché il pensiero di me che la chiamo stronza per tutto il bagno mentre quella rossa se ne stava in stanza ad aspettarmi, mi fa ridere parecchio, ma riprendo il discorso "Ad odiarti, se è possibile... ma tu sei un'ossessione." La guardo negli occhi perché deve leggermelo dentro quanto la amo. "Sì, Meredith. Sei la mia ossessione, il mio desiderio non nascosto... Sei..."
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I WANT YOU. (SEQUEL "TELL ME WHAT I WANT")
RomanceSettantuno giorni. Solo settantuno giorni prima che sua madre muoia. Settantuno giorni a disposizione per perdonare. Settantuno giorni in cui le voci nella sua testa le ricorderanno costantemente ciò che era e ciò che sarà. Settantuno giorni che...