Me ne andai dall'appartamento quella stessa mattina, non appena mi svegliai.
Ero talmente esausta, disperata e arrabbiata, che infilai alla rinfusa tutte le cose che mi appartenevano in una borsa e me ne andai senza nemmeno incrociare Boyd.
Una volta che fui in strada, però, ebbi un momento di smarrimento più totale.
Dove potevo andare?
Potevo tornare da Selina, certo, ma mi sarebbe toccato soffocarla con i miei problemi e non volevo sovraccaricarla.
Decisi perciò di andare alla clinica di mia madre e restai con lei un paio di ore, le parlai dei miei progetti per il futuro e cercai di mantenere sempre un tono allegro, ma non potei evitare di dare frequenti occhiate al telefono per vedere se lui mi avesse cercato.
Verso mezzogiorno, con il cuore a pezzi spensi il cellulare e salutai mia madre e le infemiere.
Decisi di fare tappa in un altro luogo, dove dalla sera prima meditavo di andare.
La casa di Carrick non distava poi molto dalla clinica di mia madre e la strada per arrivarci, che avevo percorso milioni di volte in passato, la conoscevo a memoria, perciò in meno di mezz'ora ero davanti alla villetta bifamiliare della famiglia Johnson.
Quando suonai, mi venne ad aprire Harianna, la madre del mio amico, la quale vedendomi fece un gran sorriso:
"Blaire, cara! Ma che bella sorpresa, è passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo viste! Entra, entra pure, tesoro!"
Si fece in là per lasciarmi passare ed io la ringraziai con un sorriso, entrando nell'atrio profumato di pout purrì.
"Anche per me è un piacere rivederla, signora Johnson! È in casa, Carrick?" le chiesi e il suo sorriso si fece più ampio.
"Oh, si! Sali pure, sono convinta che sarà felicissimo della tua visita"
Ci salutammo, poi feci come mi aveva detto e imboccai il corridoio che portava dritto alla camera del mio amico.
Quando bussai, sentii dei passi pesanti avvicinarsi alla porta e pochi istanti dopo il viso stravolto di Carrick, a petto nudo:
"Mamma, ti ho detto prima che... Oh, Blaire, sei tu!" esclamò, arrossendo leggermente.
"Eh già, avevo bisogno di parlarti e ho pensato che farlo faccia a faccia fosse meglio. Posso entrare?"
Annuì e si spostò velocemente per farmi entrare nella stanza, che era molto cambiata dall'ultima volta in cui ci ero stata.
Non assomigliava più a quella di un bambino, bensì a quella di uno studente indaffarato e disordinato, quale, alla fin fine, era Carrick.
"Hai fatto bene a venire. Di cosa volevi parlarmi?"
Mi sedetti sul bordo del suo letto e mi presi le mani in grembo.
Fare giri di parole era inutile, tanto valeva che andassi subito dritta al punto:
"Io e Boyd abbiamo rotto"
"Ma davvero?" disse, senza alcuna ombra di sorpresa nella voce.
"Non mi sembri sorpreso"
Lui sospirò e iniziò distrattamente a lanciare a canestro una pallina.
"Non lo sono, infatti. Blaire, quella storia aveva i giorni contati"
La rabbia mi montò dentro in pochi secondi:
Cosa ne sapeva lui di noi?
Non sapeva nulla di cosa ci eravamo detti, di cosa avevamo passato insieme.
STAI LEGGENDO
MAYBE YOU #2
Teen Fiction𝑇𝐻𝐸 "𝑌𝑂𝑈" 𝑆𝐸𝑅𝐼𝐸𝑆 #2 L'amore di Blaire e Boyd è più forte che mai, anche dopo la tragedia che si è abbattuta su di loro. Ma riuscirà a sopravvivere davanti ad altri segreti e ad un passato oscuro che torna a bussare alla porta? "Perché...