Mi svegliai con la faccia coperta da folti capelli scuri dal profumo inconfondibile.
Sorridendo mi stiracchiai e mi tolsi dal viso le lunghe ed indomabili ciocche della mia migliore amica.
Ero esausta, la notte prima eravamo rimaste sveglie fino alle tre a parlare, incuranti del fatto che l'indomani avrei comunque dovuto alzarmi per andare a scuola.
Mi trascinai in bagno, ma percorrendo il corridoio di quello che era stato il mio appartamento per due anni e mezzo, mi invase una sensazione singolare.
Per la prima volta, lì dentro mi sentii un ospite, come se quella non fosse casa mia.
Casa.
Cos'era casa per me?
Da anni ormai non avevo una famiglia da cui rifugiarmi, vivevo con la mia migliore amica e avevo imparato che il mio unico appiglio ero io.
Eppure quando pensai alla casa in sé, una sola cosa mi affiorò alla mente: un fisico da urlo, capelli folti e spettinati, un sorriso mozzafiato e gli occhi color ruggine di Boyd.
Lui era la mia casa.
Nella doccia, investita dal getto bollente, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla marea di pensieri che mi affollavano la testa.
Perché avevo sentito il bisogno di chiedergli quella pausa?
Dio, mi mancava già così tanto...
Il modo in cui mi svegliava la mattina, il dormire abbracciati la notte, i baci sotto le coperte...
Eppure sapevo che era ciò che ci serviva.
Non mettevo in dubbio l'amore che nutrivamo l'uno per l'altra, quello no.
Sapevo che mi amava e sapevo che, come lui lo era per me, anch'io ero tutto il suo mondo.
Quello su cui dovevo riflettere, era invece il fatto che io, involontariamente, lo stessi rovinando.
Lo stessi pian piano portando a fondo con me, nonostante fosse l'unica cosa che avevo sempre cercato di evitare con tutte le mie forze.
Per me si ubriacava, faceva a botte sempre più spesso, metteva a repentaglio la sua stessa vita.
Dovevo capire se eravamo in grado di vincere quelle nostre dinamiche: la sua impulsività e le mie insicurezze continue.
Prima di decidere di vivere insieme per sempre, volevo capire se eravamo in grado di crescere.
Dovevo stare lontana da lui perché quando eravamo insieme non vedevo problemi: ero al settimo cielo, tutto mi sembrava meraviglioso.
Eppure la mia vita era una sfida continua ed io avevo sentito il bisogno di riprendere fiato prima di buttarmi di nuovo anima e corpo in quel continuo tornado d'incertezze.
Uscii dalla doccia e mi avvolsi subito in un grande asciugamano grigio, cercando di scaldarmi.
Mi vestii e mi diedi una leggera passata di trucco, abbondando con il fondotinta per cercare di nascondere le profonde occhiaie che mi segnavano gli occhi.
Quella mattina non avevo voglia di farmi carina, così rinunciai a pettinarmi i capelli e li raccolsi in uno chignon disordinato, camminando verso la cucina.
Il mio umore migliorò notevolmente quando notai Selina in mutande e maglietta intenta a fare la colazione.
Canticchiava piano così non si accorse subito della mia presenza, ma quando corsi ad abbracciarla da dietro, lanciò un strillo.
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MAYBE YOU #2
Fiksi Remaja𝑇𝐻𝐸 "𝑌𝑂𝑈" 𝑆𝐸𝑅𝐼𝐸𝑆 #2 L'amore di Blaire e Boyd è più forte che mai, anche dopo la tragedia che si è abbattuta su di loro. Ma riuscirà a sopravvivere davanti ad altri segreti e ad un passato oscuro che torna a bussare alla porta? "Perché...