- In copertina Baker Beach -
Baker Beach è una delle più note spiagge di San Francisco, e da essa si può godere di un'ottima visuale del Golden Gate momentaneamente tempestato di lucine accese. È il ponte più famoso e rinomato al mondo per la sua bellezza e incredibile altezza; se solo gli altri sapessero quante persone si suicidano da lì ogni giorno, forse smetterebbe di essere così appetibile agli occhi dei turisti che lo fotografano come se davanti avessero il Cristo di Rio.
Sono le otto e mezza di sera, ho mangiato una pizza al volo prima di mettermi in shorts beige e maglietta blu. Forse avrei dovuto portare le infradito al posto delle Vans nere, ma posso sempre togliermi le scarpe no? La sensazione dei granellini di sabbia a contatto con la pianta del piede, è qualcosa che mi manca da morire. Il mare in sé mi manca, e sono inesorabilmente ed immensamente felice di rivedere la spiaggia questa sera.
Dopo undici anni vissuti a Newport, non è molto bello essere strappati dal mare per essere catapultato in una city chiassosa e frenetica. Ovvio che San Francisco abbia i suoi lati positivi, come i monumenti che sto riscontrando durante le mie passeggiate solitarie, o insieme ai ragazzi. Solitamente faccio foto che mando a Camille e lei, in tutta risposta, mi manda audio vocali su WhatsApp con i suoi progressi con il francese e, quasi sempre, in sottofondo si sentono Evan e Bronx che bisticciano per qualcosa. Evan che parla con un cane dev'essere uno spettacolo epico.
Una cosa che invido al mio amico, e devo essere sincero, è l'avere Camille in casa. Secondo me dev'essere bellissimo avere la ragazza che ami accanto a te sempre; cenare con lei; guardare qualsiasi cosa alla televisione seduti sul divano, sicuramente mangiando schifezze. Svegliarsi la mattina avendola stretta tra le mani, o bisticciare davanti al lavandino in bagno, mentre ci si lava i denti.
Ecco. È tutto stupendo, ma queste cose Camille le fa con Evan.
È vero che ho un appartamento bellissimo, in centro, vicino all'università e tutto, ma ogni volta che rientro è vuoto. Privo di calore o gioia... Bah.
Parcheggio l'auto in un piccolo parcheggio a pochi metri dalla spiaggia e la quantità di auto che vi trovo è incredibile. Mike mi aveva accennato qualcosa sui ragazzi della San Francisco University, il dipartimento privato della città, frequentato per lo più da gente come... come Evan, ecco. Sono stati loro ad organizzare la festa e la cosa mi incuriosisce parecchio: strano che tra le due università non ci siano competizioni e conflitti. A Newport la mia scuola era perennemente in competizione e in fase "Ti smerdo a vita" contro la scuola della città accanto; roba che un ragazzo e una ragazza provenienti da queste due scuole, piuttosto che stare insieme si ripudiavano a vicenda.
Scendo una piccola scalinata in legno ricoperta dalla sabbia con le mani in tasca e mi guardo intorno alla ricerca dei ragazzi: il vento che mi sta scompigliando i capelli è frizzantino, ma non troppo freddo; l'odore di salsedine aleggia nell'aria insieme ai chiacchiericcio e alle risate dei ragazzi. Sulla spiaggia sono stati sistemati e accesi tre falò per permettere a tutti gli studenti di trovare posto ad uno di essi. C'è chi è seduto sulla sabbia, chi si è portato la sedia reclinabile da campeggio, chi si è accaparrato un posticino su alcuni tronchi. I fuochi sono scoppiettanti e, ad equa distanza da tutti i falò, c'è un'enorme pinta di birra con accanto una serie di bicchieri di carta rossi. Poco più in là, tra le risate di alcune ragazze, qualcuno strimpella una chitarra. Intravedo Mike che ride di qualcosa che gli sta dicendo Nick, mentre Kayla sorride a Sam, di cui intravedo solo le spalle.
Oh, bene... Sono l'ultimo.
Mi avvicino ad uno dei falò e rallento il passo per godermi la vista di Sam in pantaloncini, rigorosamente neri, e in canottiera bianca. Oddio, forse nevicherà domani. Da quando la ragazza usa qualcosa che non sia scuro e tetro? Abbasso lo sguardo sui suoi piedi e sento le mie labbra incresparsi in un sorriso: è in stivaletti col tacco borchiati. Scuoto la testa e mi appresto a salutarli tutti quanti: «Ciao ragazzi... Scusate il ritardo»

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Stay Here
ChickLit- Stay Here è il sequel di Hundred Kisses . . È passato un anno da quando Axel ha conosciuto Camille, un anno in cui si sono susseguite molte vicende e molti segreti sono venuti a galla. Tutti tranne uno: che cosa nasconde Axel? Il diciannovenne si...