Stay Here

Epilogo

4 anni e mezzo dopo...

Sam

Strimpello ancora qualche nota dettata a caso e osservo i ragazzi e le ragazze che chiacchierano seduti o sdraiati sul prato del cortile esterno della San Francisco State University. Alcuni leggono, altri studiano, altri ancora giocano sotto al caldo sole di marzo, poi ci sono io: seduta su questo muretto accanto ad un albero che mi fa ombra, con la tracolla piena di cuciture e toppe: credo di averla veramente maltrattata in questi ultimi cinque anni e alle spille delle band si sono aggiunte anche quelle dei luoghi che ho visitato con Axel in questi ultimi anni.

Inspiro l'aria primaverile e chiudo gli occhi godendomi la sensazione del calore primaverile che mi carezza le spalle lasciate scoperte dalla canottiera azzurra che sto indossando: altra scommessa persa con Kayla, lei e la sua stramaledettissima mania di volermi vestire assolutamente colorata. Non è che se ad una piace vestire di nero allora è depressa! Mah, questa gente tutta matta e strana...

Metto da parte la chitarra, la stessa che mi regalò Axel quel lontano settembre di cinque anni fa, e prendo a dondolare i piedi. Sì, lo so che vi state chiedendo perché porto dei sandali ai piedi al posto dei miei consueti e abituali stivali neri, ma è una bellissima giornata di sole e avevo voglia di sentire il caldo sulla pelle! Inclino la testa di lato e osservo la mia caviglia sinistra mentre un sorriso mi compare sulle labbra. Dopo l'episodio con Hunter non l'abbiamo mai più rivisto e quella sera Samuel ci riaccompagnò a casa di Axel. Quando disse a Glout Senior che conosceva un medico diceva la verità dato che un'ora dopo mi ritrovai nell'appartamento un dottore che curò e fasciò il petto di Axel: tre costole rotte, il setto nasale ferito ma non rotto grazie a Dio e lo stomaco conciato male. Due settimane per lo stomaco e i lividi, un mese di fasciature per le costole.

Poteva andare peggio, soprattutto dal momento che quel coglione aveva estratto una pistola!

La parte più difficile dei giorni a seguire è stata affrontare il volo per Newport e cercare di dare spiegazioni ai suoi, ma bene o male ce la siamo cavata e le festività sono passate davvero piacevolmente. AH! E Camomilla e Walker si sono anche ufficialmente fidanzati, il matrimonio è stato organizzato per la fine di quest'ultimo trimestre: come festeggiare la laurea se non con un matrimonio sulla spiaggia a Newport? Che tipi quei due... Camomilla ha anche insistito affinché fossi una delle sue damigelle d'onore, ma mi sono rifiutata categoricamente: col cazzo che mi metto uno di quei vestitini color pesca e mi metto accanto a lei! Poi Axel si fa strane idee!!

La piccola stella a sei punte in stile tribale tatuata sulla caviglia, la gemella di Axel, mi guarda dal basso e io la osservo orgogliosa... in realtà c'è anche un secondo tatuaggio, una A intrecciata ad una S posizionate sulla spalla destra, ma quello è solo mio! Dite che sono troppo romantica? Hmm... mi sa che è tutta opera di Brant!

«Signorina Jones!» alzo lo sguardo e il mio sorriso si schiude mostrando anche i denti: davanti a me Axel cammina dritto spedito nella mia direzione. Lo zaino nero che penzola su una spalla, i jeans che gli cadono sui fianchi, la t-shirt bianca che gli fascia il petto. Ragazze mie, stare con uno dei più bravi giocatori di basket del college ha i suoi privilegi, soprattutto quando siete in pizzeria e vi capita la bottiglia d'acqua stronza che non vuole saperne di aprirsi manco sotto tortura!

«Brant!» lo saluto con il solito tono beffardo che lui ormai conosce. Mi si avvicina, molla lo zaino per terra accanto alla chitarra, e mi circonda immediatamente i fianchi con le braccia. Allargo un po' le gambe per poterlo abbracciare meglio e alzo il capo desiderosa di riceve il mio bacio post-lezione di Design. Non appena le sue labbra sfiorano le mie chiudo gli occhi e mi godo la dolce sensazione della loro consistenza... Dio mio, quanto sono morbide!