Hmm... Mio Dio, è la sensazione più bella che si possa provare quella che sento in questo preciso istante. Ma dove sono? Cos'è tutta questa comodità? E questo senso di pace e quiete? È il paradiso.
Mi stiracchio piano e apro gli occhi con un sorriso stampato in faccia, ma si spegne immediatamente quando avverto una strana pressione all'altezza dei reni. È qualcosa di duro e grande che preme contro la mia schiena. Spalanco immediatamente gli occhi e inspiro profondamente, poi abbasso gli occhi sulle braccia di Axel che mi stanno ancora tenendo stretta e mi metto a sedere di scatto urlando come una matta. Ma che schifo. Avevo la sua fottutissima erezione premuta sulla schiena.
«Sei un pervertito Brant. Levati, levati, LEVAT!» urlo spingendolo il più possibile lontano da me con calci e pugni. Non soddisfatta prendo in mano il cuscino e glielo piazzo dritto in faccia.
In tutta risposta il ragazzo tatuato si sveglia con un altrettanto urlo di spavento, balzando il più lontano possibile da me. «Ma che diamine ti urli di prima mattina?» sbraita con gli occhi totalmente confusi, poi si guarda intorno per capire cosa sta succedendo e si rigira verso di me, ancora impanicata, ancora con in mano il cuscino con cui l'ho aggredito, ancora in posizione d'attacco.«Sei un verme schifoso. Che diavolo volevi fare con quel coso, eh?» gli domando arrabbiata indicando con un cenno del capo il rigonfiamento, mooolto evidente, nei suoi boxer neri. Axel abbassa lo sguardo confuso sul suo ehm, patrimonio famigliare?, e si copre di scatto con il lenzuolo: «Si può sapere che diavolo di problemi hai Sam? Che ci fai tu nel mio letto?» domanda rivolgendomi un'occhiataccia.
Ah. Domanda lecita; che gli rispondo?
«Cosa ci fai tu con un'erezione di prima mattina? Lo sapevo che eri un pervertito, lo sapevo.»
«Cosa? Io sarei il pervertito? Sam, sei tu quella che ieri sera dormiva sul divano e che adesso si ritrova mezza nuda nel mio letto. E ti stupisci se ho problemi del genere?» urla esasperato indicandosi le parti basse, ancora coperte dal lenzuolo grigio pastello. Poi cala il silenzio; silenzio decisamente imbarazzante in cui tento di salvare quel poco di dignità che mi è rimasta, anche se devo dire che ormai è troppo tardi. Merda. Com'è possibile che mi sia parsa un'idea geniale la cazzata di ieri sera? Ma non dovevo svegliarmi presto per andarmene alla chetichella prima che si svegliasse anche lui?
Infatti ti sei svegliata prima tu, ma poi hai iniziato ad urlare come una che stavano violentando, mi rinfaccia il mio cervello. Dannazione.
Axel, decisamente stordito e incredulo, mi fissa ancora dall'altro lato del letto. I capelli neri sono scompigliati, gli occhi leggermente luccicanti per via della violenza con cui l'ho svegliato. Ma lo scenario destabilizzante che, ahimè lo devo ammettere, mi sta distraendo non poco, sono le sue spalle nude; il suo petto decisamente muscoloso e ben scolpito, e le sue braccia tese ed intente a coprirsi i punti critici.
«Volevo...volevo solo svegliarti. Mi sono svegliata presto e ho pensato di svegliarti, ma ho finito con l'addormentarmi accanto a te. Si è trattata di una questione di pochi minuti. Non ci penserei nemmeno morta a passare la notte intera accanto ad un maniaco sessuale come te.» mento spudoratamente. Okay, solo io e voi sappiamo la verità. Non c'è bisogno che lo sappia anche lui.
Brant mi fissa ancora più straniato di prima e si volta verso l'orologio digitale posto sul comodino accanto a lui: «Sono le sette Sam, mi stai dicendo che ti sei svegliata alle sei per venire a svegliarmi? Quando in realtà abbiamo lezione alle nove?» mi domanda ironico, le sopracciglia inarcate. Che ti sorridi così, idiota? Non verrò mai a dirti perché mi sono intrufolata nel tuo letto perché ero terrorizzata dal buio. Piuttosto la morte.
«Esattamente» ribatto con altrettanta sfrontatezza, poi incrocio le braccia al petto e noto lo sguardo di Brant abbassarsi dapprima sul mio seno e poi più giù; sulle cosce nude. «Belle mutandine. Non avrei mai scommesso un solo dollaro sul fatto che avessi delle mutandine con i coala». Sgrano gli occhi terribilmente in imbarazzo, e afferro nuovamente il cuscino per picchiarlo. Non poteva essere una mazza da baseball?

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Stay Here
Чиклит- Stay Here è il sequel di Hundred Kisses . . È passato un anno da quando Axel ha conosciuto Camille, un anno in cui si sono susseguite molte vicende e molti segreti sono venuti a galla. Tutti tranne uno: che cosa nasconde Axel? Il diciannovenne si...