24 - Sam

11.3K 545 71
                                    

Perché questa cerebrolesa continua a fissarmi? Mio Dio, quanto è snervante. Ma quando arriva il dolce? E come se non bastasse il cane dagli occhi diversi continua a fissarmi in maniera inquietante e si è seduto rigidamente composto proprio al mio fianco, mentre Evan e Axel sono seduti sul lato della vetrata. Tra l'husky e la padrona non so chi dei due voglia farmi la scansione a raggi x per primo. Sicuramente in una vita passata ero una persona orribile; non riesco a darmi altre spiegazioni per tutto quello che sto subendo.

Dopo il "piccolo" incidente di prima, non so come ma Axel è riuscito a ristabilire l'ordine e la pace. Riuscisse a ristabilire anche il mio buonumore sarebbe fantastico. Gli basta trascinare via questa demente dalla mia vista. Ora parliamoci chiaro, ormai mi conoscete bene no? Non è che mi stia semplicemente antipatico, no... la odio e basta. Come fai a scegliere uno come quel biondino-castano lì ad Axel? Non che la cosa mi dispiaccia, sia chiaro. Se questi due si fossero messi insieme non avrei mai incontrato Axel, ma continuano a ritornarmi in mente le prime settimane di settembre, quando Axel era sempre su un altro pianeta intento ad aspettare con ansia un suo fottutissimo messaggio. Dio, mi prudono le mani talmente vorrei strangolarla, ma non posso. Calma Sam, calma. Ricordati del karma e immaginala a testa in giù con un mucchio di serpenti le strisciano sotto al naso.

Purtroppo, mi tocca ammetterlo, non è affatto stupida la tizia. Nel mio religioso silenzio ho potuto ascoltare la conversazione dei tre con cui sto ancora consumando il pranzo, e non dice cose stupide. Non è la classica ragazza tutto corpo e niente cervello. È un po'... strana, certo, ma tutto sommato per frequentare la Tulane University devi avercela un po' di materia grigia. Ha blaterato eccitata qualcosa sui corsi di scrittura che sta tenendo, su quanto sia bello il campus e sui suoi progressi con il francese. Successivamente Evan si è cimentato a raccontare quanto sia divertente la convivenza con lei, al che il mio disagio è salito alle stelle dato che per colpa mia Kayla continua a rifiutare la proposta di Mike, e di come sia stressante gestire lo studio e l'intera società. Non riesco ancora a inquadrare bene il signorino Walker. È particolarmente misterioso oserei dire e quell'aria da "sono bello e dannato" non fa altro che accentuare di più questa sensazione di inquietudine. Bah.

«E tuo padre?» chiede ad un tratto Axel irrigidendosi impercettibilmente. Incuriosita dall'improvvisa tensione nell'aria mi volto verso i due appena in tempo per sentire Evan: «Mio padre è morto» risponde il moro con nonchalance e svia l'argomento con un gesto della mano come se stesse scacciando una mosca. Spalanco gli occhi e mi cade letteralmente la mascella davanti a tanta indifferenza e freddezza. «Non hanno ancora capito se si sia trattato di suicidio oppure omicidio, ma non mi sorprenderebbe se fosse la seconda opzione. Quell'uomo era un'emerita testa di cazzo» aggiunge serrando la mascella e stringe la forchetta che tiene in manao fino a farsi diventare le nocche bianche. Okay, credo che questo tizio non abbia mai avuto un buon rapporto col padre... Non che io e Charlie ci amiamo eh, ma se le succedesse qualcosa come minimo mi preoccuperei. È pur sempre mia madre, no?

Davanti alla mia faccia sconcertata Camomilla si sente in dovere di rassicurarmi: «Tranquilla, è una storia lunga e strana. Ma nulla di cui preoccuparsi. Il signor Walker se l'è in qualche modo cercata» afferma annuendo grave. Okay, calma Sam: qui sono tutti pazzi, sei l'unica sana di mente rimasta. E anche voi ovviamente; non abbandonatemi vi prego. Sbatto le palpebre stordita e dopo aver scrollato il capo mi riconcentro sulla tovaglia del locale. Devo ammettere che la bistecca che ho appena divorato era squisita e tutto sommato non è un pranzo così catastrofico. Eccezion fatta per le cose strane che volano di tanto in tanto e sarebbe tutto più bello se "Occhietti grigi" (che soprannome squallido) smettesse di continuare a fissarmi. Sbuffo sonoramente e alzo gli occhi al cielo: «Che vuoi? Perché tu e il tuo cane continuate a fissarmi?» vado dritta al punto incrociando le braccia sul tavolo.

Stay HereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora