Scoperte e venire scoperta (n.16)

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Aprii la porta e...

... Era solo una normale camera da letto!

Accesi la luce con l' interruttore che si trovava alla mia destra.

La stanza era piccola, con le pareti dipinte di blu.

Vi era un letto singolo vicino alla parete sinistra con accanto un comodino e un armadio sulla destra.

Decisi di frugare un po' in giro, ma non trovai niente.

L' unica cosa che forse meritava la mia attenzione era un poster con due persone, a quanto pare famose, che non avevo mai visto.

Erano un ragazzo e una ragazza con dei volti cadaverici e con molto eyeliner nero a contornargli gli occhi.

Sotto di loro troneggiava una scritta incomprensibile arancione. Questa stonava con il blu delle pareti.

«Che fregatura», pensai, ero sicura di trovare qualcosa di interessante.

Aprii la seconda porta e così la terza e la quarta ma niente.

Com' era possibile che tutte quelle stanze erano più o meno uguali fra loro? Erano tutte camere da letto.

Non sapevo ancora però che le quattro porte che mancavano sarebbero state più interessanti.

Ne aprii una e scoprii un altro loro bagno.

Ed era qui che cominciava l' azione.

All' apparenza quello poteva sembrare un bagno normale, finché non aprii l' anta dell' armadietto color panna montato sulla parete.

Non penso di esagerare, quando vidi una sacca con del liquido rosso all' interno e con una scritta che recitava SOLO PER LE EMERGENZE, caddi su me stessa.

Mi coprii la bocca in tempo però per bloccare un urlo che minacciava di scappare dalla mia gola.

«Penso che le sorprese non siano finite» era quello il pensiero che mi balenò per la testa.

Decisi di rinchiudere l' anta dell' armadietto da bagno e di scappare in un' altra stanza.

Aprii la porta. Era un' altra camera da letto.

«In effetti ne mancava una» pensai.

Come al solito la stanza aveva la pareti blu, un letto singolo,un comodino e un armadio.

«Un momento» pensai «Quella è Clarissa».

Mi avvicinai al comodino dove vi era poggiata una foto con due bambini che si abbracciavano.

Mi inginocchiai per osservarla meglio.

La bambina con il caschetto biondo e la maglietta verde era di sicuro Clarissa.

Il bambino invece aveva la pelle scura come i capelli. Assomigliava molto a Zayn.

Mentre ero immersa nei miei pensieri però venni sollevata a forza dal pavimento e portata fino a casa.

Cominciai ad urlare e a giudicare da come le luci del vicinato si accesero, dovevo aver attirato l' attenzione.

Quando chiunque mi avesse quasi sequestrata si fermò davanti a casa mia, smisi di urlare e venni messa giù.

Vidi il volto arrabbiato di Zayn urlare contro mia sorella che era venuta ad aprire.

Anche Riley stava cambiando piano la sua espressione da stupita ad arrabbiata.

Ora sì che ero nei guai!

Io Vi Sentirò || 1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora