Appuntamento (n.11)

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Pov' s Harry

Oddio le avevo letto nel pensiero e risposto. Dovevo stare più attento, anche se... prima o poi avrei dovuto dirglielo....

La vidi sorridere, «perfetto» pensai.

Entrai con Riley e andai all' ingresso per prendere il tavolo.

"Desidera signore?" domandò un uomo calvo, in smoking nero, con i baffi sottili e con una targhetta di metallo con su inciso 'Sebastien' dietro al bancone.

"Ho prenotato per due col nome Styles" risposi calmo sorridendo a Riley.

"Certo, controllo subito. La sua prenotazione qui non c'è. Non ci sono tavoli liberi per stasera, se non con prenotazione" disse l' uomo.

"Come? Ma ho prenotato questo pomeriggio presto!"

"Signore, qui bisogna dare un preavviso di almeno due giorni!
Mi dispiace" disse falsamente scrutando prima me e poi Riley.

"Non mi è stato detto al telefono!" cominciai a sapazientirmi. Non era possibile, avevo pianificato tutto perfettamente e ora tutto stava andando a rotoli.

"Mi dispiace signore" ripeté l' uomo.

Che casino! E ora cosa potevo fare.

"Harry" oh no, Riley durante la conversazione era stata in silenzio, sicuramente stava pensando che ero un coglione, e lo ero.

"Sì, mi dispiace Riry" le dissi.

"Ehi non preoccuparti, possiamo fare qualcos'altro stasera".

Già ma cosa? Dovevo trovare una soluzione al più presto.

Potevamo andare a vedere un film. No, non sarebbe stato carino, avrebbe potuto significare «non voglio parlare con te». Serviva un' idea.

Mi stavo disperando, quando all' improvviso sentii un urlo dall' altra parte della strada.

Mi voltai d' istinto e mi accorsi che le urla venivano dalle giostre del Luna Park in città.

Ragionarci un attimo e alla fine dissi "Riley e se andassimo al Luna Park?"

Speravo dicesse di sì altrimenti non avrei saputo proprio che fare.

"Certo, è un' idea splendida!"

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Pov' s Riley

Dopo l' imprevisto del ristorante, tutto andò bene.

In macchina, mentre Harry cambiava le marce, mi feci coraggio e posai la mia mano sulla sua.

Nel frattempo mi morsi il labbro per il nervosismo, non sapevo se mi avrebbe respinto.

Non ebbi il coraggio di girarmi, ma guardando nello specchietto retrovisore centrale lo vidi sorridere. Inoltre non tolse la mia mano fin quando dovette tornare al volante.

Arrivammo al Luna Park, era tutto fantastico.

Migliaia di luci colorate ci circondavano, l' odore dolce dello zucchero filato era ovunque e musiche di ogni genere venivano emanate dalle giostre insieme ad effetti speciali, come il vapore.

Cominciammo subito i giri, dalle giostre più calme, a quelle più veloci.

Sulle montagne russe avevo paura, così strinsi di nuovo la mano di Harry.

Per farmi tranquillizzare mi raccontò delle barzellette.

Durante il giro continuai a stringere la sua mano finché tutto finì.

Dopo andammo in una cabina fotografica e cominciammo a scattarci delle foto ricordo.

Tutto in quel momento sembrava meraviglioso. Sì alla fine quella era stata veramente una serata magica.

Quando arrivammo all' ultimo scatto, dopo una marea di facce e smorfie sorprese, sorridenti, impaurite e buffe, Harry avvicinò le sue labbra alle mie e mi baciò....

Io Vi Sentirò || 1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora