Rabbia (n.19)

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Pov' s Riley

Mi sentivo fra le nuvole.

Quella serata sarebbe rimasta impressa nella mia mente come un incisione su una pietra... La pietra dell' amore.

Entrai in casa ancora estasiata.

Andai da mia sorella per darle il bacio della buonanotte, nonostante fosse stata fredda nei miei confronti quel pomeriggio. Insomma, le volevo comunque bene.

La trovai mentre dormiva nel suo letto.

Dopo averle dato il bacio sussurrai, anche se sapevo che non poteva sentirmi, "Non vedo l' ora di raccontarti tutto En. Ti voglio bene".

Così mi rintanai in camera mia.
Tolsi i vestiti per infilare il pigiama, mi lavai, sciolsi la treccia e mi addormentai subito.

Sognai il mio bacio con Harry. Mi ricordavo ancora dell' epicità di quel momento.

Mi sentii in paradiso di nuovo, quando sentii il suono del campanello.

Mi svegliai, ma ero ancora assonnata, mi chiesi chi poteva essere a suonare al nostro campanello in piena  notte.

Andai in corridoio e lì trovai zia Amber, anche lei mezza assonnata.
Mi guardò sorpresa.

Visto che il campanello continuava a suonare insistentemente mi affrettai a andare a vedere chi fosse.

Mentre mi stroppicciavo un occhio aprii.

La scena che mi trovai davanti mi sconvolse, perché Zayn teneva per un braccio mia sorella, che al contempo era vestita per uscire?

Zayn sembrava molto incazzato, aveva il viso contratto e potei giurare di aver visto i suoi occhi rossi.

Scacciai quel pensiero perché probabilmente era solo un effetto della luce lunare.

Mia sorella invece sembrava molto spaventata, un cucciolo indifeso abbandonato per strada.

"Cosa cazzo ci faceva tua sorella nella mia camera alle due di notte?

Ma soprattutto cosa ci faceva in casa nostra?" Queste furono le parole di Zayn.

Non riuscendo a collegare bene tutto, sia per il sonno, sia per la sorpresa, sia per la rabbia che mi provocarono quelle parole, le uniche cose che riuscii a pronunciare furono "Io... Cosa... Ma che?"

"Lascia perdere" Zayn mi interruppe avvicinando il braccio di mia sorella a me.
Mi affrettati ad afferrarlo e ad entrare in casa.

Appena fummo dentro mimai a Enny un "Ma cosa cazzo ti salta in mente?!".

"Riley non azzardati mai più ad usare quel linguaggio con tua sorella!" Mi gridò zia Amber appena arrivata.

Poi disse a mia sorella "Tesoro che ci fai vestita così alle due di notte? E perché eri fuori?".

Enny rimase immobile forse per il troppo shock. Sentii solo che cominciò a fare dei respiri più affannati, stava cominciando a piangere.

In quel momento mi passò per la testa di andare ad abbracciarla, ma la rabbia nel mio corpo prese il sopravvento.

Tirai uno schiaffo ad Enny, dando ufficialmente inizio alle lacrime.

Mia zia continuò "Riley non azzardati mai più, ci penso io ad educarvi, non hai il diritto di schiaffeggiare tua sorella!!!

Mi volete dire cosa è successo?"

"Vuoi sapere cosa è successo? È successo che la ragazzina che ci ritroviamo qua davanti ha fatto irruzione nella casa dei vicini!".

"Ma cosa?" Zia Amber rimase sconcertata, "È quello che è successo" riconfermai io.

Qualche minuto più tardi ci ritrovammo in soggiorno.

Stavamo continuando a discutere su quello che era successo, io ero letteralmente sconcertata.

"Ma che hai combinato?" continuò a ripetere zia Amber.

Mia sorella continuava a non rispondere.

Non capivo, com' era possibile che fosse successo qualcosa del genere?

Alla fine visto che eravamo tutte e tre molto stanche decidemmo di andare a dormire.

Mi sorella ci doveva ancora delle spiegazioni comunque, era in punizione per più di tre mesi.

Domani inoltre sarebbe dovuta andare a chiedere scusa ai vicini, sperando che non ci denunciassero.

_____

Il mattino dopo la colazione fu silenziosa e sull' autobus Enny ed io non comunicammo per niente.

Quando vidi Clarissa a scuola cercai di scacciare i brutti pensieri raccontandole del mio bacio con Harry.

Lei comunque non mi diede retta e come se fosse una cosa automatica mi chiese se c' era qualcos'altro di cui le volessi parlare.

Clarissa era da sempre stata la mia migliore amica, le raccontavo tutto e lei lo faceva con me.

Le dissi dell' inconveniente della sera prima.

Lei mi confortò dicendo che i bambini facevano sempre cose senza senso.

Io ero comunque preoccupata.

Quando Harry e i suoi amici entrarono in classe ero profondamente imbarazzata.

Cercai di non parlarci per tutta la giornata ma alla fine Harry mi trovò e mi costrinse a parlare.

"Harry io...".

"Se sei preoccupata per quello che è successo ieri sera calmati.

Non vi denunceremo o cose del genere, le scuse magari falle a Zayn, lui è veramente incazzato".

"Non so cosa sia preso a mia sorella. Comunque grazie".

"Figurati. Piuttosto parliamo di argomenti seri, ieri c'è stata una parte di serata molto interessante o sbaglio?" disse ammiccando.

Quel gesto mi fece sorridere. Decisi di prendere l' iniziativa per baciarlo, ma a quanto pare lui ebbe la stessa idea, così al posto di baciarci ci scontrammo.

"Scusa" dicemmo all' unisono.

Ci mettemmo a ridere.

Harry ad un certo punto mi diede un bacio sulla fronte "Questo è per scusarmi per la capocciata".

Mi diede molti bacini sulle guanciale facendomi sorridere ancora di più "Questi sono perché dovresti stare più calma".

Infine mi riportò in paradiso posando le sue labbra sulle mie, portando lentamente quel bacio a qualcosa di più approfondito.

Sentii la sua lingua avvolgere la mia. Il sapore era sempre quello di cioccolato.

Abbracciai Harry più forte, finché Clarissa non ci interruppe.

"È una scuola questa, piantatela!".

Adoravo Clarissa ma certe volte doveva imparare a tenere la bocca chiusa.

Mentre ci staccammo chiesi ad Harry "Questo per cosa era?".

Mi fece un sorriso sghembo e mi disse "Perché adoro le tue labbra e adoro te" pronunciando queste ultime parole punto con il dito il mio petto.

Io Vi Sentirò || 1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora