Verifiche (n.8)

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La notte aveva avvolto tutto e tutti col suo mantello oscuro.

Io però ero ancora sveglia sotto la mia coperta bianca.

Cercai di trovare un modo per capire ciò che era successo qualche ora prima.

Ragionai. Dunque, analizzando la situazione oggettivamente potei dire di aver visto un ragazzo che 'aggrediva' (?) una ragazza e si staccava da lei con la bocca piena di sangue.

Queste cose però succedevano solo nelle storie di vampiri... Vampiri no, non era possibile, ma come?

Mi stavo sbagliando sicuramente!

Riprovai a pensare ma non mi veniva nulla in mente.

Alla fine le palpebre si chiusero da sole.

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Quella mattina non aprii subito gli occhi.

Sapevo che era il momento di svegliarsi.
Il profumo di caffè che arrivava dalla cucina lo annunciava.

Se non mi fossi svegliata subito di lì a poco Riley sarebbe arrivata con Danny a farmi il solletico per farmi alzare.

Il problema era che ero stanca.
Non fu una buona idea rimanere alzata fino all' una. Dopo l' esperienza del giorno precedente però, mi ero scervellata per trovare una risposta.

Alla fine non conclusi niente e ipotizzai invece teorie assurde. Vampiri, certo che il sonno mi giocava brutti scherzi.

Dopo ancora un paio di minuti aprii gli occhi e andai a fare colazione.

Oggi avrei dovuto affrontare l' interrogazione di storia. Per fortuna ero preparata.

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Pov' s Riley

Quel giorno avrei dovuto affrontare la verifica di latino, ero veramente preoccupata.
Nonostante fossi rimasta tutto il pomeriggio precedente a studiare non ero sicura.

Messaggiai con Clary, la quale invece mi scrisse che facevo la solita storia ogni volta, ma alla fine prendevo sempre otto.

Già forse quel giorno non avrei dovuto preoccuparmi così tanto.

Finii di fare colazione con mia sorella, scrissi sul diario e mi affrettai a prendere l' autobus.
Lì continuai a ripetere.

C' era qualcosa di strano, mia sorella non comunicò molto quella mattina.

In quel momento giocherellava con la cerniera del suo giubbotto.

Le chiesi se stesse bene e lei rispose molto distrattamente annuendo.

Non mi convinsi, così cercai di convincerla a 'parlarmi' ma lei rimase pensierosa ignorando le mie domande.

Chissà cosa la affliggeva.

Appena entrai in classe vidi che come al solito nell' aula si erano formati i gruppi coloro che ripetevano e quelli che invece stavano perdendo tempo.

Mi unii al primo gruppo dopo aver dato il buongiorno a Clarissa.

Lei mi rispose e dopo riprese con me la ripetizione delle declinazioni.

Harry e i suoi amici entrarono poco dopo me e vennero a salutare me e Clary.

Come al solito il sorriso di quel ragazzo fu fantastico!

La verifica cominciò poco dopo.
Cominciai a leggere le frasi da tradurre. Sì potevo farcela.

Verso metà ora un foglietto atterrò sul mio banco.

Nulla di nuovo, i miei compagni mi chiedevano sempre le risposte durante i test.

Non lo lessi nemmeno quel foglietto, lo accartocciai e buttai sotto al banco.

Fu un errore.... Era firmato H. S.

Io Vi Sentirò || 1DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora