Seguito

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   Non sentivo la sicurezza che sentivo quando c' era al mio fianco Paulo. Guardai allo specchio l' immagine mia e di Simone e mi alzai di botto uscendo dalla stanza. Uscii dalla casa e chiamai Paulo.
"Pronto?" "Sono io" Dissi " È successo qualcosa?" Domandò. "No, Simone è amico di Gennaro e non so per quanto riuscirò a gestire tutto" Ammisi. "Quando vuoi torna, sentiti libera di farlo" " Diaz?" Domandai preoccupata per mio figlio. "Chi è?" Domandò Gennaro.  Non diedi caso alla presenza di Gennaro e allontanandomi da lui continuai a parlare con Paulo. "Chi era?" Domandò Paulo "Gennaro" "Ara torna a casa" Disse preoccupato. "Non preoccuparti per me, prenditi cura di Diaz. Tanto verrò la prossima settimana. " "Già, la partita" Sentii Diaz che diceva di passargli la sua mamma. Sentivo la mancanza di mio figlio, era un vuoto. "Qualcuno vuole parlare con te" Disse Paulo passandomelo. "Mamma" "Amore mio" "Quando torni? Si sente tanto la tua mancanza anche papà che la sera piange" Disse e a sentire le ultime parole non sorrisi diventai seria. "Ara" Disse Paulo "Non è vero" Ammise "So tutto tranquillo. Ci sentiamo" Chiusi la chiamata e corsi dentro con le lacrime agli occhi. Una mano mi bloccò il braccio, quella di Gennaro. "non toccarmi" dissi liberandomi della presa. "Chi è Diaz?" Domandò "Sei il mio ragazzo?" Domandai "No" risposi subito io "Quindi fatti un pò di" "Ara" Disse Simone spuntando "Dimmi" Dissi mettendomi una ciocca dietro l' orecchio. "Vai via" Disse Simone e Gennaro eseguì gli ordini. "Torno a Torino" Sbottai "Cosa?" "Non posso rimanere qui" Ammisi entrando ed entrando in camera. Dovetti solo chiudere la valigia, dato che non avevo disfatto nulla. "Dimmi almeno perchè" Domandò Simone entrando. "Ho mio figlio, ho tutto a Torino. Non posso stare qui" Ammisi. "Ok" Si limitò a dire lui. "Ricordati che hai accettato di sposarmi"  Ammise ricordandomelo. Annuii e lo abbracciai, dopo aver sciolto l' abbraccio mi diressi fuori dalla porta.  Dopo aver perso 1 ora sotto la pioggia aspettando il taxi, che mi chiamò gentilmente Simone, arrivai in stazione, dove dovetti aspettare un altra ora e mezza. Il vagone si aprì. "E così hai un figlio?" Sbottò Gennaro. Spalancai gli occhi. "che ci fai qui?" Dissi alzandomi. "Sono venuto per conoscere tuo figlio, forse meglio dire mio figlio" Ammise.

💎Mi Joyas💎Where stories live. Discover now